SACRA RAPPRESENTAZIONE
Salvatore BATTAGLIA
Fernando LIUZZI
. È il termine italiano con cui si designa il teatro religioso del Medioevo, che si sviluppò più intensamente durante i secoli XIII-XVI, a [...] all'assassinio di Abele, a cui si fa seguire la processione di tutti i profeti che hanno annunziato l'avvento del Messia. L'azione rapidissima, schematica, che accenna anziché svolgere, in accordo con la levità ed esiguità dei piccoli versi ottonarî ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] , travolto in quegli anni da febbrili ansie di messianismo palingenetico.
Tale movimento trovava nella figura del nuovo "messia" Sabbatai Zewi il suo emblema mitico capace di mobilitare le masse diseredate degli ebrei, rompendo il fatalismo e ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] non dovesse sfuggire all'Emerson, autore egli stesso di tentativi di versi liberi. Per l'Emerson il W. era il messia della poesia americana da lui precorso (l'Emerson stesso una volta doveva umoristicamente descrivere i Leaves come una mescolanza del ...
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Profeta ebreo, l'ottavo dei cosiddetti profeti minori, il quale ci lasciò un vaticinio di 56 versetti, diviso in tre capitoli. Esso è pure l'unica fonte di notizie sicure intorno al profeta; raccoglieremo [...] .
Nel cantico, che ci presenta Dio venuto "a recar salute al suo popolo, a recar salute col suo Eletto" (ebr. māšīăḥ, "messia"), fu riconosciuto, e non a torto, un colorito messianico. Altri ci vede un'apocalissi, la più breve e più antica del genere ...
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GIUBILEI, Libro dei
Alfredo Vitti
È un apocrifo nominato la prima volta da Didimo il Cieco (v. didimo di alessandria), che ne cita IV, 31, ma col titolo di Leptogenesi (Enarrat. in epist. I Joan., III, [...] a commemorare la morte di Giuseppe (XXXIV, 19), nel che si potrebbe vedere una delle solite parodie giudaiche, riallacciantisi al Messia ben Joseph, ma certo posteriori al sorgere del cristianesimo.
Bibl.: B. Beer, Das Buch der Jubiläen und sein ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] circa la seconda metà di ottobre, e non approdò a nulla. Bonifazio, che doveva essere ad Anagni, rimandò gli altri due messi fiorentini con l'incarico di assicurare i concittadini ch'egli non aveva "altra intenzione che di loro pace" (Compagni, II, 4 ...
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Illuminismo
Nell’accezione più propria, un determinato periodo storico della vita politica e culturale europea (➔ oltre); in senso lato, si parla poi di I. (o neo-i.) anche a proposito di altre forme [...] punto di equilibrio nella concezione lockiana del cristianesimo ragionevole, compendiato in una semplice massima: «credere che Cristo è il messia, e vivere una buona vita». All’indomani della rivoluzione del 1688, si richiamarono senz’altro a Locke i ...
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HILDESHEIM
U. Kuder
(Hilduinesheim nei docc. medievali)
Città della Bassa Sassonia (Germania) nel territorio di Hannover, sviluppatasi sulla sponda occidentale del fiume Innerste, a N del massiccio [...] , evoca un programma iconografico volto a illustrare la salvezza dell'uomo attraverso l'avvento e il sacrificio del Messia. Una più appariscente impronta classicista è mostrata dalla colonna di bronzo - anch'essa proveniente da St. Michael -, che ...
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PULPITO
D.F. Glass
Il termine p., derivato dal lat. pulpitum, designa una piattaforma sopraelevata, utilizzata nelle chiese per leggere il vangelo, l'epistola e altre letture, per i canti liturgici [...] 13. Jahrhundert, RömJKg 6, 1942-1944, pp. 257-428; J.A. Jungmann, Missarum Sollemnia. Eine genetische Erklärung der römischen Messe, 2 voll., Wien 1948 (trad. ingl. The Mass of the Roman Rite. Its Origins and Development (Missarum Sollemnia), a cura ...
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MASSAJA, Guglielmo
Mauro Forno
(al secolo Lorenzo Antonio). – Nacque l’8 giugno 1809 nella frazione Braja del comune di Piovà d’Asti, settimo degli otto figli di Giovanni Domenico e di Maria Lucrezia [...] stato ormai identificato come Abuna Messias (associazione tra il termine abuna – in lingua ge‛èz «nostro padre» – e messia, deformazione di Massaja).
Particolare peso nella missione africana del M. assunse sin dall’inizio il «problema musulmano». In ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...