IMPROPERIA
Nella liturgia romana hanno questo nome alcune formule dell'ufficio del Venerdì Santo, che cominciano con le parole Popule meus, quid feci tibi?, desunte in gran parte dalle profezie d' Isaia [...] del popolo eletto ai benefici di Dio: ingratitudine assomigliata a quella poi commessa dagli stessi ebrei verso il Messia. Alle antifone che intonano, nel canto liturgico, queste formule diede celebri falsibordoni (v.) G. Pierluigi da Palestrina ...
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Ebraista (n. Zamora 1474 - m. 1531); rabbino convertito (1506), fu il primo prof. di ebraico a Salamanca, curò il testo ebraico e la traduzione latina del Targūm nell'ed. poliglotta complutense della Bibbia, [...] di cui compilò il dizionario e la grammatica ebraica. Un'altra grammatica, con lessico, un catalogo dei giudici, re, sacerdoti e profeti e una lettera agli Ebrei di Roma, dimostrando la venuta del Messia, pubblicò nel 1526. ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] la figura di P.: in Matteo (10, 2) egli è ricordato nell'elenco degli Apostoli, per primo, e per primo riconosce Gesù quale Messia (Matteo 16, 13-19; Marco 8, 17-20; Luca 9, 18-20); nell'ultima cena egli attesta la propria fedeltà a Cristo: "Se ...
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Ecce ancilla Dei
Dante Balboni
In Pg X 44, nel primo esempio ‛ parlante ' di umiltà, leggermente variando la frase di assenso pronunciata dalla Vergine Maria all'angelo Gabriele dopo l 'annuncio della [...] ha una sua particolare efficacia nel descrivere le obiezioni presentate da Maria, benché edotta circa l'avvento del Messia; infine avendo compreso la precisa volontà dell'onnipotente, ella si sottomette al divino volere pronunciando la frase predetta ...
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MELCHISEDEC
Alberto Vaccari
. Personaggio biblico, che, sebbene di razza cananea, ebbe un posto notevole nel pensiero del monoteismo ebraico e cristiano. M. ci appare nella Bibbia come una meteora [...] non è più menzionato nell'Antico Testamento che una volta sola in un carme d'augurio al re davidico ideale (Messia), il quale viene con giuramento solenne da Dio stesso proclamato "sacerdote in eterno sul modello (‛al dibrati, locuzione insolita) di ...
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(ebr. Shēt) Nella Bibbia, terzo figlio di Adamo ed Eva, nato dopo l’uccisione di Abele. Fu padre di Enos e capostipite dei patriarchi antidiluviani, detti appunto Setiti. La lista di questi presenta molti [...] si trattasse di un’unica lista, entrata in seguito nella Bibbia in due diverse redazioni, una sacerdotale (Setiti), l’altra yahwistica (Cainiti).
S. fu ritenuto messia da una setta gnostica giudeo-cristiana, i cui membri assunsero il nome di setani. ...
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Arcivescovo (n. Toledo 622 circa - m. 690), probabilmente di origine ebraica, eletto nel 680; presiedette quattro concilî (dal 12º al 15º, 681-688) di Toledo, il primo dei quali sanzionò l'assunzione al [...] , l'Ars gramatica, nota anche come Ars Iuliani, su esempî romani; De sextae aetatis comprobatione (per dimostrare che il Messia era effettivamente già venuto nel sesto millennio dalla creazione del mondo, contro gli Ebrei che lo attendono nel settimo ...
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NICODEMO
Alfredo Vitti
. Fariseo, membro del sinedrio quale dottore della legge, e quindi autorevole presso il popolo; nel IV Vangelo, che solo ne parla, N. va a trovare di notte "per la prima volta" [...] immune dai pregiudizî del popolo, fra i quali quello che bastava essere israelita per partecipare ai beni che il Messia avrebbe portati. Gesù rimuove i pregiudizî e gli manifesta la necessità di una "rinascita" oppure "nascita superiore", sotto l ...
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Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] perdute della casa d’Israele»; sono tutti seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione e dal Messia hanno ricevuto il potere di affrontare demoni immondi, accettando nel suo nome condizioni durissime e la persecuzione. In ...
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. Con questa festa, che ricorre il 25 di marzo, la chiesa celebra il mistero dell'Incarnazione del Verbo: e perciò anticamente essa fu chiamata festa della Divina Incarnazione. Il terzo Vangelo è il solo [...] l'angelo Gabriele apparso in Nazareth a Maria, le annunciasse che sarebbe diventata, per virtù dello Spirito Santo, madre del Messia Gesù. Perciò i Greci chiamarono la festa εὐαγγελισμός, "buon annuncio".
La festa. - L'opinione che la fa risalire all ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...