Medicina
Periodo che precede la morte. È caratterizzata da un progressivo esaurimento delle funzioni vitali: intermittenza del respiro, affievolimento e irregolarità dei battiti cardiaci, indebolimento [...] ore passate da Gesù sulla croce e meditare le sette parole che vi pronunciò: l’uso fu introdotto dal gesuita Alfonso Messia (m. 1732).
Arciconfraternita dell’a. Pia opera istituita da A.-J. Nicolle (m. 1890), prete della Missione, presso il santuario ...
Leggi Tutto
Scrittore svedese (Stoccolma 1869 - Copenaghen 1941). Tipico rappresentante del clima fin de siècle, sin dal primo romanzo Förvilleleser ("Abbagli", 1895) seguì l'impostazione positiva dominante, rappresentando [...] ). Trasferitosi a Copenaghen (1917), S. si dedicò soprattutto all'approfondimento di tematiche filosofico-religiose (Den förvandlade Messias "Il Messia trasformato", 1932), impegnandosi negli ultimi anni nella lotta contro la barbarie totalitaria. ...
Leggi Tutto
GUIDI, Filippo Maria
Franco Palladino
Nacque a Guardia Sanframondi, nel Beneventano, il 22 genn. 1752, terzo dei nove figli di Andrea (conciatore di pelli come il padre Girolamo) e di Aurelia Genoveffa [...] di Napoli, il G., già suo coadiutore, sostituì dal 1787 al 1804 l'olivetano F. Messia, già professore nell'Università di Pavia e subentrato nel 1787 a Sabatelli, poiché a Messia era stato concesso di recarsi in alcuni luoghi d'Italia e a Parigi onde ...
Leggi Tutto
coronare
Amedeo Quondam
" Cingere il capo di corona ", e precisamente di corona d'alloro (simbolo dell'incoronazione poetica che D. si attendeva come giusto premio per la sua opera, soprattutto per [...] LVI 17 (il participio ha valore di aggettivo); di una corona di gigli (simbolo della pura fede nell'avvento del Messia) sono cinti i ventiquattro seniori, in Pg XXIX 84, mentre di verde fronda (simbolo della speranza, come giustamente interpreta il ...
Leggi Tutto
Mauro Covacich
Usain Bolt. Il velocista tutto d’oro
È l’unico corridore della storia ad avere vinto sia i 100 che i 200 metri in due Olimpiadi. 26 anni, giamaicano, ha ridato smalto all’atletica leggera, [...] ’uomo-immagine che restituisce luce e gloria all’antico mondo della corsa a piedi.
Ma è davvero così? È questo il messia di cui avevamo bisogno? Procediamo per gradi. Innanzitutto il gesto atletico. Non è possibile capire come il velocista giamaicano ...
Leggi Tutto
Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] diffusa in età paleocristiana e in particolare nell’arte funeraria per il suo significato di resurrezione. Giobbe, l’uomo giusto messo alla prova da Satana con supplizi e sofferenze che prefigurano quelle di Cristo.
I Salmi, il Cantico dei Cantici, i ...
Leggi Tutto
Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] . 2, 6-7). In s. Giovanni si trovano le ultime affermazioni scritturali sulle quali si fonderà la posteriore elaborazione teologica: il Messia, l’uomo Gesù, è identificato con il Logos, la Parola di Dio, la Luce, la Vita, attraverso la quale tutte le ...
Leggi Tutto
. Vocabolo che, con lievi varianti nel vocalismo, significa "servo, schiavo" nella maggioranza delle lingue semitiche; preso nel senso religioso di "devoto" ad una divinità, entra nella composizione di [...] -orientale o nestoriana) od ‛Ebed Yeshū‛ (così nella pronunzia siro-occidentale) "servo di Gesù", ‛Abd Mĕshīḥā "servo del Messia". Presso i Cartaginesi spesso ‛abd diventa bod; quindi Bod Eshmūn, Bod Milqar (il Bomilcar dei Latini), Bod ‛Ashtart (il ...
Leggi Tutto
Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] della Rovere (1959), Era notte a Roma (1960), Viva l'Italia (1961), Vanina Vanini (1961), Anima nera (1962), Il messia (1975). R. si colloca fra i principali maestri del cinema contemporaneo: il suo uso del linguaggio del cinema come strumento di ...
Leggi Tutto
Personaggio biblico, discendente di Set; è ricordato (Gen., V, 18-24; Eccli., XLIV, 16; XLIX, 16; Giuda, 14, 15; Ebr., XI, 5,6) come "settimo da Adamo" (Giuda, 14; cfr. Gen., V, 1-18; I Cron., 1, 1-3: [...] 5; XLV, 3-4; XLIX, 2-4; LI, 3-5; LIII, 6), Eletto di giustizia e di fede (XXXIX, 6); Giusto (zadek: XLVII, 1; LIII, 6); Messia (mesìh: XLVIII, 10; LII, 4); nella fine di tutto il libro Dio lo nomina suo figlio: io ed il suo figlio (CV, 2). Di questo ...
Leggi Tutto
messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...