Regista e sceneggiatore italiano (n. Caltanissetta 1947). Dopo gli studi in regia al Centro sperimentale di Cinematografia (Roma), è stato assistente di R. Rossellini (tra gli altri, Anno uno, 1974; Il [...] messia, 1975); in seguito ha girato diversi cortometraggi e documentari, prima di dirigere e sceneggiare Il cavaliere, la morte e il diavolo (1985), il suo primo lungometraggio. Tra le pellicole successive si ricordano La casa del buon ritorno (1986 ...
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Dafoe, Willem (propr. William)
Alessandra De Luca
Attore cinematografico statunitense, nato ad Appleton (Wisconsin) il 22 luglio 1955. Dotato di un insolito fascino ambiguo, con un volto affilato e spigoloso, [...] si è soprattutto distinto nel delineare figure intriganti e sopra le righe, spesso rese con una recitazione estrema come il Messia di The last temptation of Christ (1988; L'ultima tentazione di Cristo) di Martin Scorsese o il bandito di Wild at heart ...
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Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] della Rovere (1959), Era notte a Roma (1960), Viva l'Italia (1961), Vanina Vanini (1961), Anima nera (1962), Il messia (1975). R. si colloca fra i principali maestri del cinema contemporaneo: il suo uso del linguaggio del cinema come strumento di ...
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RUSSELL, Ken
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Esordisce prima come ballerino, poi come fotografo, quindi come regista dilettante di cortometraggi (Peep [...] e da stilistici furori: The boy friend (Il boy friend), 1971, sul coreografo americano B. Berkeley; Savage Messiah (Messia selvaggio), 1972, sullo scultore francese H. Gaudier-Brezeka; Mahler (La perdizione), 1974, sul musicista G. Mahler; Tommy ...
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Jarman, Derek
Bruno Di Marino
Pittore, regista e scenografo teatrale e cinematografico inglese, nato a Northwood (Middlesex) il 31 gennaio 1942 e morto a Londra il 19 febbraio 1994. Figura chiave della [...] tra passato e presente, Storia e Natura, collage e narrazione, oscilla tra la massima improvvisazione e il controllo della messa in scena. Dei suoi film fu anche soggettista e sceneggiatore, talvolta in collaborazione con altri.
Per i frequenti ...
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Nascimbene, Mario
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 28 novembre 1913 e morto a Roma il 6 gennaio 2002. Accostatosi al cinema con una formazione 'tecnica', N. appartiene alla generazione successiva [...] Roberto Rossellini, circoscritto però alle opere televisive: Atti degli apostoli (1968), Blaise Pascal (1971), Cartesius (1974), Il Messia (1976).
N., allievo di Pizzetti e capace di grandi ricercatezze armoniche, fu tentato anche dalla musica 'colta ...
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Monty Python
Francesco Zippel
Gruppo inglese di artisti del cinema e della televisione costituito nel 1969 da Graham Chapman (nato a Leicester l'8 gennaio 1941 e morto a Maidstone il 4 ottobre 1989), [...] della loro maturità espressiva che narra le gesta tragicomiche di Brian Coen, un giudeo di sangue romano scambiato per il Messia. A testimoniare la loro popolarità negli Stati Uniti giunse nel 1982 Monty Python live at the Hollywood Bowl di Terry ...
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Caprioli, Vittorio
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 agosto 1921 e morto ivi il 2 ottobre 1989. Interpretò film appartenenti a generi assai diversi, ottenendo [...] fabbrica occupata in Tout va bien (1972; Crepa padrone, tutto va bene) di Jean-Luc Godard; dal viscido Erode di Il Messia (1976) di Rossellini fino allo scalcagnato capocomico di L'ultima scena (1988) di Nino Russo.
Aveva esordito come regista con un ...
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Jannings, Emil
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Theodor Friedrich Emil Janenz, attore cinematografico svizzero, naturalizzato tedesco, nato a Rorschach (Cantone di San Gallo) il 23 luglio 1884 e [...] König (1935; I due re) di Steinhoff, il prototipo dei grandi uomini tedeschi del passato che incarnavano i precursori del novello messia Hitler. A parte il kleistiano Der zerbrochene Krug (1937; L'ombra del diavolo) di Gustav Ucicky, suo cavallo di ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] regista che, dopo aver esordito con Henry V (1989; Enrico V), si è dedicato a numerose analoghe trasposizioni, curandone la messa in scena in funzione antiaccademica. Dal teatro viene anche Mike Leigh che, dopo una lunga carriera di regista alla BBC ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto dell’unzione divina; nella tarda letteratura...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...