VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] (1769), contrappongono all'universale religione naturale, di cui è depositario il genere umano, l'insostenibilità del messianismoebraico che si presume unico interprete della divinità. Con eguale foga vengono attaccati i testi del Nuovo Testamento ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] iniziò la sua carriera pubblicistica con saggi pedagogici, scegliendo l'ebraico, che per altro non smise mai di usare anche la tradizione così fittamente intessuta di motivi religiosi e messianici e la poetica ufficiale del realismo socialista. Lo ...
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messianismo
s. m. [der. di messianico, sul modello del fr. messianisme]. – 1. Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all’attesa del Messia, alla sua persona e alla sua funzione storica. Più ampiamente, attesa di...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...