SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] cioè 1-7 e 8-15. (Qui si seguirà la numerazione del testo ebraico).
È da notare che questi 150 salmi in realtà si riducono a qualcuno sono chiamati "messianici" (v. messianismo). I salmi riconosciuti più comunemente come messianici dalla tradizione ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] iniziò la sua carriera pubblicistica con saggi pedagogici, scegliendo l'ebraico, che per altro non smise mai di usare anche la tradizione così fittamente intessuta di motivi religiosi e messianici e la poetica ufficiale del realismo socialista. Lo ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] della stessa Germania (per effetto di una presenza ebraica assai numerosa e influente), il nazionalismo tedesco aveva in buona parte l'idea di un nazionalismo intinto di messianismo democratico, sembrò allora assai vicina a realizzarsi. Ma il paese ...
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Cristo
Kenelm Foster
Descriveremo e analizzeremo la figura e il tema di C. nelle opere di D., disponendole secondo il graduale sviluppo della cristologia dantesca che esse presentano. Un paragrafo conclusivo [...] 1) - e la sua umanità, in quanto si servì dell'ebraico, la lingua gratiae che, data da Dio ad Adamo, fu saluta l'arrivo in Italia di Enrico VII, è tutta intessuta di espressioni messianiche tratte da Isaia, i Vangeli e s. Paolo. Enrico è il sole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] . Secondo l’etimologia fissata da Gerolamo, fiore è il significato del nome ebraico Nazaret, in riferimento alla maternità di Maria. In Gioacchino diviene la cifra del suo messianismo monastico: come il messia è venuto dal «fiore» della prima Nazaret ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] , Il Messia nel pensiero ebraico, Roma 1997; Il messianismo nella storia, in Concilium, 1 (1993); G. Cunico, Messianismo, in Enciclopedia filosofica, VIII, Milano 2006, pp. 7332-7337; O. Aime, Il messianismo. Pensiero ebraico e teologia cristiana, in ...
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ORANO, Paolo
Giorgio Fabre
ORANO, Paolo. – Nacque a Roma il 15 giugno 1875 da Giuseppe Orano Suella (1841-1908) e da Maria Fiorito Berti (1845-1919), secondo di sei fratelli.
Il padre, di origine sarda, [...] «rassegnazione» dall’idea evangelica, figlia del «messianismo israelitico», parte mistica e «debole» del ’idea se non di un ‘complotto’, di un costante pericolo ebraico per l’Occidente. Pezzi esplicitamente antisemiti comparvero su La Lupa, ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] accresciuta quando, nel 1894, la famiglia abbandonò il ghetto ebraico per trasferirsi a palazzo Bembo. Tale posizione gli permise dove l'ebraismo si era mutato in una sorta di messianismo laico, è possibile comprendere il suo costante interesse per la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è caratterizzato dall’ingresso delle masse sulla scena della storia. Nel [...] le mosse il filosofo Leo Strauss, formatosi in un ambiente ebraico ortodosso e poi emigrato negli Stati Uniti con l’avvento denominazione è riservata da Talmon a quelle forme di messianismo politico (originatesi nel corso del Settecento) che ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] ’aspettativa millenaristica
Esauritosi il sogno di un impero mondiale escatologico, dopo la dura repressione della rivolta ebraica a opera dei Romani, l’idea messianica fu ripresa e sviluppata in ambiente cristiano, sia per influssi dell’apocalittica ...
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messianismo
s. m. [der. di messianico, sul modello del fr. messianisme]. – 1. Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all’attesa del Messia, alla sua persona e alla sua funzione storica. Più ampiamente, attesa di...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...