Patologo (Findlay, Ohio, 1871 - Città di Messico 1910). Dopo aver lavorato al Cook county hospital di Chicago, si dedicò a studî di patologia (sulle blastomicosi, sulla febbre delle Montagne Rocciose, [...] sul tifo messicano) che rimasero classici e in virtù dei quali fu chiamato all'univ. di Pennsylvania. Morì per un'infezione contratta nel corso delle ricerche. In suo onore fu creato il termine di rickettsia per indicare un genere di microrganismi ...
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VERATRINA
Alberico BENEDICENTI
Dai semi della Sabadilla officinarum Br., liliacea della Cordigliera del Messico, sono stati estratti diversi alcaloidi: la sabadina, la sabadillina e specialmente la [...] veratrina cristallizzata o cevadina (derivante dalla cevina) e la veratrina amorfa o veratridina. La veratrina, applicata localmente, irrita le terminazioni dei nervi sensitivi e produce energiche azioni ...
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Le civilta precolombiane. La medicina azteca
Bernard Ortiz de Montellano
La medicina azteca
Chiamiamo azteca quella civiltà di lingua nahuatl che, stanziata nel bacino messicano con il suo centro a [...] di vapore troppo caldi altrimenti i bambini sarebbero nati gonfi. Una credenza azteca, tuttora ampiamente diffusa in Messico e tra i Messico-americani, sosteneva che le donne incinte non dovessero uscire nelle notti di eclissi lunare per timore che ...
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Albero (Cupressus sempervirens; v. fig.) delle Cupressacee, conifera originaria della regione mediterranea orientale, introdotta in Italia all’epoca romana. Nella sua variante pyramidalis (fig. B), con [...] proprietà medicinali. C. esotici introdotti negli arboreti sono: Cupressus macrocarpa della California e Cupressus lusitanica del Messico e Guatemala.
Olio di c. Olio essenziale che si ottiene per distillazione delle foglie dei ramoscelli giovani ...
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dissenteria
Mauro Capocci
Disturbo della defecazione dovuto solitamente a infezioni di diverso tipo. È caratterizzata da frequenti scariche di diarrea, tenesmo, crampi addominali e non di rado da febbre [...] tropicali (è ben nota la ‘vendetta di Montezuma’, come è stata soprannominata l’infezione che colpisce i viaggiatori in Messico). La shigellosi è tuttavia piuttosto frequente anche dove l’industria alimentare è più sviluppata. Se non trattate, le ...
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Medico fisiologo italiano (Milano 1940 - Sardegna 2015). Tra i padri della fisiologia applicata allo sport, professore a contratto presso l’Università degli Studi di Siena e l’ISEF di Firenze, professore [...] tennis, ha diretto l’équipe di specialisti che ha seguito F. Moser nel suo record dell’ora ottenuto a Città del Messico nel 1984 ed è stato responsabile federale per la FIDAL del mezzofondo, fondo e marcia. Collaboratore del “Corriere della sera” e ...
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Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] foglie di coca; i peyotisti sono i membri della Native American Church che usano il peyote allucinogeno nei riti sacri in Messico e nelle regioni del Rio Grande, ecc.
Penetrate nei paesi occidentali come mezzo di evasione, apprezzato da un'élite ...
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VALDONI, Pietro
Chirurgo, nato a Trieste il 22 febbraio 1900. Dopo aver insegnato clinica chirurgica all'università di Cagliari (1938), passò alle cattedre di patologia chirurgica di Modena, di Firenze [...] del cancro del retto). Particolarmente degne di nota sono le relazioni da lui tenute, in congressi internazionali, sulla stenosi mitralica (Lisbona, 1953), sull'ipertensione portale (Svizzera, 1954), sul cancro del retto (Città di Messico 1957). ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
di Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione: a) le origini della psicofarmacologia; b) definizione di psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. 3. [...] mescalina, contenuta in un cactus, il peyotl, è stata usata fin dal più lontano passato dalle popolazioni indigene del Messico e della parte sudorientale degli Stati Uniti nel corso di cerimonie religiose.
L'impiego di queste sostanze nella ricerca ...
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vaiolo medicina Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un tipico esantema vescicolopustoloso. Può colpire, oltre l’uomo, diversi animali, nei quali, a seconda [...] con l’arrivo delle truppe spagnole di Pánfilo de Narváez. La metà degli abitanti aztechi di Tenochtitlán (od. Città di Messico) morì di v. durante l’assedio degli Spagnoli, che nel 1521 riuscirono a conquistare la città stremata dall’epidemia con ...
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messicano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) Del Mèssico, territorio e stato che occupa la parte merid. dell’America Settentr. e una parte della zona istmica dell’America Centrale: altopiano m.; architettura, scultura, ceramica m.; western di ambientazione...
mescal
mescàl s. m. [dallo spagn. mezcal, adattam. del nahuatl mexcalli, nome di bevanda distillata]. – 1. Nome di alcune cactacee, e in partic. di Lophophora williamsii del Messico e del sud-ovest degli Stati Uniti, conosciuta anche come...