WILMOT, David
Henry Furst
Uomo politico e giurista americano, nato a Bethany (Pennsylvania) il 20 gennaio 1814, morto a Towanda (Pennsylvania) il 16 marzo 1868. Sedette nella camera bassa dal 1845 al [...] si oppose all'estensione della schiavitù nei nuovi territorî, e l'8 agosto 1846, discutendosi un trattato con il Messico, il W. propose che nel territorio eventualmente comperato non dovesse "mai esistere né schiavitù né servitù involontaria". La sua ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] dei medici arabi Avicenna (Ibn Sīnā, 980-1037) e Rhazes (al-Rāzī, 854-930 ca.). Nel 1621, a Città del Messico fu istituita una cattedra di chirurgia e anatomia che andò ad aggiungersi alle due cattedre di medicina già esistenti, consentendo all ...
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Martinez Barrios, Diego
Martínez Barrios, Diego
Politico spagnolo (Siviglia 1883-Parigi 1962). Operaio tipografo, poi editore, più volte arrestato durante la dittatura di Primo de Rivera, con l’avvento [...] governo di tendenza radicale. Presidente delle Cortes allo scoppio della rivoluzione franchista, fu nominato a Città di Messico, nel 1945, presidente della Repubblica nominale spagnola, succedendo dopo un lungo intervallo, dovuto alle discordie dei ...
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Uomo politico statunitense (contea di Mecklenburg, Carolina del Nord, 1795 - Nashville 1849). Figlio di Irlandesi stabilitisi nel Tennessee, avvocato, entrò nel 1823 nella vita politica, e divenne in breve [...] con la Gran Bretagna a proposito del territorio dell'Oregon, fissando il confine lungo il 49º lat. nord; nel 1848, dopo la vittoriosa guerra col Messico, gli USA ottennero, oltre al riconoscimento dell'annessione del Texas, la California e il Nuovo ...
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Particolare forma di lavoro forzato, per secoli diffusa soprattutto nei paesi di dominazione spagnola e derivata dal costume, introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni esigendo in [...] perpetuo e trasmissibile di padre in figlio, il p. sopravvisse in molte repubbliche latino-americane e in particolare in Messico, nel Perù (dove i lavoratori permanentemente legati ai latifondi presero il nome di yanaconas) e nell’attuale Ecuador ...
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PIO XI Papa (XXVII, p. 323)
Paolo BREZZI
Dopo più di due anni di salute cagionevole, morì il 10 febbraio 1939. Intorno al 1931, con il dissidio circa l'Azione cattolica in Italia, la caduta di Primo [...] della repubblica in Spagna, l'avvento del nazismo in Germania, la ripresa dell'ostilità contro la Chiesa nel Messico, un periodo di relativa tranquillità, che potremmo chiamare l'èra dei concordati (quello con la Germania fu bensì stipulato ...
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conquistadores
Silvia Moretti
Gli Europei colonizzano le Americhe
All'inizio del Cinquecento soldati e avventurieri spagnoli e portoghesi partirono alla conquista delle Americhe, il nuovo continente [...] per la Spagna; altri rimasero nelle Americhe per sfruttare le ricchezze locali. I più noti sono Hernán Cortés, che conquistò il Messico e mise fine all'Impero azteco, e Francisco Pizarro che distrusse l'Impero inca in Perù.
Un incontro-scontro tra ...
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Cuauhtemoc
Cuauhtémoc
Ultimo imperatore azteco (n. 1502-m. 1525). Figlio del re Ahuítzotl, e principe di Tlatelolco, avverso alla politica imbelle di Montezuma, durante l’assenza di H. Cortés diresse [...] notte triste», la notte del 30 giu. 1520, quando Cortés sostenne una battaglia durante l’insurrezione di Città di Messico. Divenuto imperatore, fu fatto prigioniero nell’ag. 1521. Torturato, fu ostaggio di Cortés, che dovette seguire nella spedizione ...
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Città degli USA (71.831 ab. nel 2008), capitale del New Mexico, a 2118 m s.l.m., nel versante meridionale dei Monti Sangre de Cristo. È al centro di una regione agricola e mineraria (zinco, piombo, oro, [...] , fu fondata nel 1610 con il nome di Villa Real de la Santa Fe de San Francisco de Asis dal governatore del Nuovo Messico Pedro de Peralta e divenne presto la sede del governo. Occupata dagli Indiani Pueblo dal 1680 al 1692, quando Diego de Vergas ...
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Rivoluzionaria russa (Pietroburgo 1872 - Mosca 1952), figlia di un generale, studiò in Svizzera, dove (1890 circa) aderì al movimento socialista; si accostò ai menscevichi nel 1906, per passare ai bolscevichi [...] ; emigrata (1908-17) in Europa e negli USA, tornò in Russia dopo la rivoluzione di febbraio. Nel 1921 militò nell'"opposizione operaia", nel 1923 passò al servizio diplomatico, e rappresentò l'URSS a Oslo, in Messico e infine (1930-52) a Stoccolma. ...
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messicano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) Del Mèssico, territorio e stato che occupa la parte merid. dell’America Settentr. e una parte della zona istmica dell’America Centrale: altopiano m.; architettura, scultura, ceramica m.; western di ambientazione...
mescal
mescàl s. m. [dallo spagn. mezcal, adattam. del nahuatl mexcalli, nome di bevanda distillata]. – 1. Nome di alcune cactacee, e in partic. di Lophophora williamsii del Messico e del sud-ovest degli Stati Uniti, conosciuta anche come...