PARIBELLI, Cesare
Paolo Conte
– Nacque a Sondrio il 17 marzo 1763 da Lorenzo e Candida Sertoli.
Terzo di sette figli, a differenza dei fratelli intraprese la carriera delle armi e nel maggio 1781 si [...] circoli giacobini napoletani.
Agli inizi del novembre 1793 fu arrestato a Napoli e poi trasferito nel carcere di Messina: l’accusa ufficiale fu di aver manifestato «sentimenti democratici», ma le successive deposizioni degli arrestati della congiura ...
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PIGNATELLI, Andrea
Vittoria Fiorelli
PIGNATELLI, Andrea. – Ultimo figlio del principe Michele Pignatelli di Cerchiara e di Giovanna Serra di Cassano, nacque a Campi il 1° agosto 1764. Fratello di Giuseppe, [...] ai vertici di comando: allontanato il parroco di S. Giovanni de’ nobiluomini, Pignatelli fu trasferito nella cittadella di Messina per un periodo di punizione. Nei primi quattro anni di matrimonio la coppia ebbe tre figlie, che morirono senza ...
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FAOSTINO da Toscolano
Walter Bianchini
Al secolo Luca di Domenico Bartoli, nacque a Toscolano (ora frazione di Avigliano Umbro, prov. di Terni) nel 1595; divenne chierico nel convento dei minori riformati [...] gli fu rinnovato dal nuovo guardiano di Gerusalemme p. Paolo da Lodi.
Il 19 marzo 1633 F. s'imbarcò a Napoli alla volta di Messina, da dove salpò il 7 aprile per Alessandria sbarcandovi il 22 dello stesso mese. Fu poi a Rosetta, Il Cairo e Damietta ...
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FERRAI, Luigi alberto
Paolo Preto
Nato a Firenze il 6 dic. 1858 da Giulia Cresci e da Eugenio, insigne grecista, trascorse la sua fanciullezza prima a Pisa poi a Padova, dove nel 1867 il padre era stato [...] (1895).
Nel 1893 venne nominato professore straordinario di storia moderna nella facoltà di lettere di Messina e nel 1895, alla morte del De Leva, fu chiamato per trasferimento (non senza qualche contrasto da parte di chi gli preferiva C. Cipolla ...
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CORRADETTI, Gino
Francesco Manconi
Nacque a San Severino Marche (Macerata) il 21 ott. 1879 da Corrado, patriota attivo a Roma, tipografo ed editore, e Pudenziana Scoderoni. Di modesta famiglia, dopo [...] un provvedimento analogo dell'anno prima, pare determinata da ragioni di repressione politica.Nell'ottobre del 1911 si trasferì a Messina quando gli venne affidata la segreteria di quella Camera del lavoro. L'impegno sindacale del C. era ormai totale ...
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Magister camerarius
BBeatrice Pasciuta
L'ufficio di magister camerarius, dotato di competenze finanziarie e giudiziarie, costituiva uno dei cardini dell'amministrazione provinciale della parte continentale [...] i giustizierati di Calabria e Valle di Crati e Terra Giordana, sottratti ora alla tradizionale competenza del secreto di Messina; il nuovo magister designato per questa regione era Pietro di Cioffo. Anche il numero dei magistri camerarii attivi in ...
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VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] , che, chiave della Sicilia, resisteva eroicamente all'assedio postovi da Carlo d'Angiò.
Insignoritosi di Messina, l'Aragonese passò all'offensiva e portò le armi in Calabria, che, simpatizzante per la causa siciliana, era suo interesse congiungere ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] (Riccardo di San Germano, 1725, ad a. 1231); ma i roghi, a quel tempo, furono accesi soprattutto per sedare le rivolte di Messina, Siracusa e Nicosia (ibid., ad a. 1233; Annales Siculi, 1866, ad a. 1232). Per questa ragione, allo Svevo, che nel 1233 ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] Prima che l'indagine si chiudesse, lo J. si rifugiò a Napoli e nel 1771, dopo una sosta in Calabria e a Messina, approdò a Marsiglia. Bene accolto dalle logge massoniche locali, stabilì quei contatti che col tempo si sarebbero trasformati in piena ed ...
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MALATACCA, Giovanni
Francesco Storti
Originario di una famiglia popolare emiliana, attestata e accreditata a Bologna sin dalla metà del secolo XIII, nacque a Reggio nell'Emilia in una data imprecisata [...] e 100 fanti.
Pacificato il Regno, partecipò agli ultimi atti dell'effimera riconquista angioina della Sicilia, con la presa di Messina, la visita dei regnanti napoletani alla città (24 dic. 1356) e la rotta di Acireale (29 maggio 1357), che determinò ...
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messiniano
agg. e s. m. [dal nome della città di Messina (v. la voce prec.)]. – Termine di cronologia geologica (corrispondente al pontico) adoperato in Italia per indicare il piano più elevato del periodo miocenico; i suoi depositi, generalmente...
no-Ponte
(No-ponte, No ponte), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. ◆ I cinquemila in piazza alle 18 stavano già acclamando Francantonio Genovese tra le bandiere «No ponte» e quelle del...