Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] di sviluppo della cataratta. Nella cateratta diabetica si osserva un accumulo di fruttosio e di sorbitolo nel cristallino; il metabolismo del glucosio viene inibito e la concentrazione di ATP e la sintesi proteica si riducono.
La camera interna dell ...
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Anatomia e medicina
Formazione molle di vario tipo racchiusa, circoscritta o protetta dal tessuto osseo.
M. allungato
La regione di transizione fra encefalo e m. spinale.
Anatomia comparata
Deriva embriologicamente [...] centri che controllano attività fisiologiche indispensabili, come la regolazione della contrazione cardiaca, la respirazione, il metabolismo.
Nei Missini e Petromizontiformi la tela coroidea (➔ mielencefalo) si estende nel IV ventricolo a costituire ...
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Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] si sfasino con conseguenze negative per l'organismo. Infine, l'oscillatore endogeno regola una serie di fenotipi metabolici, fisiologici e pure comportamentali, trasmettendo in uscita le informazioni che provengono dalla sua oscillazione. Ciò avviene ...
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VELENOSI, ANIMALI
Silvio RANZI
Luciana ARA
. Gli animali velenosi sono capaci di elaborare sostanze tossiche (v. veleni, XXXV, p. 22). Questi veleni possono essere prodotti in svariate parti dell'organismo, [...] biologico nel quale esso vive (nemici, preda). I veleni formati in corpo a un organismo dànno abitualmente a tutto il metabolismo di questo un aspetto particolare, così a volte i veleni tendono ad accumularsi in organi diversi da quelli nei quali ...
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vacuolo Nel linguaggio scientifico e tecnico, ciascuna delle piccole cavità che si trovano nell’interno di un materiale (naturale o artificiale) a costituzione porosa o spugnosa. biologia In citologia, [...] eccesso, che continuamente vi penetra per osmosi dall’ambiente, e alcune sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo. Vacuolizzazione Formazione di v. nel citoplasma delle cellule o in altro materiale inizialmente compatto. geologia In petrografia ...
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Botanica
Introflessione sacciforme dei petali o del tubo corollino di alcune piante, per es., in Aconitum, Fumaria.
Medicina
Nome dato a condizioni patologiche, diverse per natura e origine, che hanno [...] forma diffusa (morbo di Basedow) o multinodulare, caratterizzato clinicamente dai segni dell’aumentato metabolismo (dimagramento, aumento della temperatura cutanea, ipersudorazione ecc.), tachicardia, disturbi gastroenterici, esoftalmo; g. associato ...
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VIVIPARITÀ
Silvio RANZI
Biagio LONGO
. Zoologia. - Quando la madre partorisce i piccoli già formati e non depone le uova si ha viviparità. Vi sono quindi animali vivipari (es., la massima parte dei [...] l'embrione a morte certa per l'azione tossica dell'urea da esso formata. Questo spiega perché gli animali terrestri a metabolismo ureico o depongono le uova nell'acqua, come molti Anfibî, o sono vivipari, come i più dei Mammiferi.
La viviparità ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] di varia natura, quali le malformazioni e le displasie, le affezioni vascolari, infiammatorie e degenerative, le alterazioni metaboliche, i tumori. La patologia del sistema n. comprende infine le alterazioni del neurasse in rapporto ai traumi.
Le ...
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Entomologia
Baccio Baccetti
di Baccio Baccetti
Entomologia
sommario: 1. Introduzione. 2. I pionieri. 3. Il sistema degli Insetti, la faunistica e la morfologia del dermascheletro. 4. La micromorfologia. [...]
Per quanto riguarda i carboidrati (v. Wyatt, 1967), il glucosio, che pure è d'importanza fondamentale per il loro metabolismo, è tuttavia presente e dosabile in essi generalmente solo in quantità piuttosto limitate, in quanto lo zucchero tipico dell ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] e il mantenimento di uno o più organismi da parte di un altro, risultando in nuove strutture e nuovi metabolismi, oltre che in potenziali scambi di materiale genetico. Solo a partire dagli anni Settanta la comunità scientifica prese coscienza ...
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metabolismo
s. m. [der. del gr. μεταβολή «mutazione»]. – In biologia, il complesso delle trasformazioni chimiche, degli effetti energetici concomitanti e dei fenomeni fisici (diffusione, ecc.) che avvengono nelle cellule, nei tessuti e negli...
metabole
metàbole s. f. [dal gr. μεταβολή, der. di μεταβάλλω «gettare oltre»]. – Propr., mutamento, trasferimento, variazione. Il termine è stato usato, nel linguaggio letter., con varî sign. particolari: passaggio da uno ad altro concetto...