Nel suo senso più ampio, questa parola designa l'atteggiamento di pensiero, che, pure assumendo forme diverse, implica sempre la convinzione che la conoscenza umana non è adeguata alla realtà.
Le parole [...] fenomeni e non sara mai capace di conoscere l'essenza intima della realtà e di risolvere i più elevati problemi della metafisica e della teologia. Il suo agnosticismo quindi ammette non soltanto che il pensiero non può avere conoscenza di tutta la ...
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HRUBÍN, František
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta, nato a Praga il 17 settembre 1910.
Motivo centrale della sua lirica è la visione incantata del paesaggio che contempla fra i due fiumi Vltava e Sázava. [...] raccolte Zpíváno z dálky, Cantato di lontano, 1933 e Krásná po chudobě, Bella dopo la povertà, 1935, si dilata ad ampiezze metafisiche più tardi nei libri Včelí plast′, Mantello d'ape, 1937; Země sudičha, La Terra Parca, 1941; e Cikády, Cicale, 1943 ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] ». La distanza tra le due formulazioni è anche la distanza fra la scoperta dell’ego cogito e la sua determinazione metafisica come sostanza, che nel Discorso interviene subito. Nella II Meditazione, invece, alla domanda «che cosa, dunque, sono Io? Si ...
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Handke, Peter
Handke, Peter. – Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore austriaco (n. Griffen 1942). Debutta come autore di testi teatrali di rottura, tra cui il provocatorio monologo Publikumsbeschimpfung [...] Wim Wenders del 1972, e Die Linkshandige Frau (1976; trad. it. 1979). In seguito si è concentrato su tematiche più metafisiche ed esistenziali con Das Gewicht der Welt (1977; trad. it. 1982), Langsame Heimkehr (1979; trad. it. 1986), Der Chinese des ...
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MACRÌ, Oreste
Anna Dolfi
Ispanista, nato a Maglie (Lecce) il 10 febbraio 1913. Titolare dell'insegnamento di Lingua e letteratura spagnola presso l'università di Firenze dal 1952 al 1983, italianista, [...] movimento è rimasto sempre strenuamente fedele, sottolineandone le ragioni e radici religiose ed esistenziali, umane e lariche, ontologiche e metafisiche. Lungo la linea romantico-simbolista, aperta in Italia da Vico (a cui M. dedicò la sua tesi di ...
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Merz, Marisa. – Artista italiana (Torino 1926 - ivi 2019). Unica rappresentante femminile dell’arte povera, ha elaborato un linguaggio segnico scandito sui saperi antichi delle donne, impiegando tecniche [...] umili come la cera o il sale modellati in installazioni allusive ai territori affettivi del quotidiano. Dalle installazioni metafisiche in lamine di alluminio dell’esordio nel 1966, il percorso artistico di M. si snoda attraverso la collettiva ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] sono il prodotto di fraintendimenti. Tutto ciò che può fare un filosofo, che operi nello spirito di Wittgenstein, consiste nel ricordare al metafisico i fatti che, in un modo o nell'altro, gli sono già noti, come ad esempio i fatti relativi al modo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filosofo e scienziato del XVII secolo, dopo una prima fase scettica e nominalista, approda [...] motivo non vi è alcuna necessità di rifiutarne il valore e l’uso al solo scopo di ricercare una fondazione metafisica eminente rispetto al dato fornito dall’esperienza.
Viene infine criticata anche la dimostrazione ontologica dell’esistenza di Dio a ...
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Candido (propr. Candido, o l'ottimismo; Candide, ou l'optimisme)
Candido
(propr. Candido, o l’ottimismo; Candide, ou l’optimisme) Racconto filosofico (1759) di Voltaire. Nella figura di C., ingenuo [...] convince il giovane C. del contrario ed egli si risolve, in luogo di gettarsi nel mondo armato di presupposti e certezze metafisiche, a «coltivare il proprio giardino», ossia a lavorare concretamente, per migliorare sé stesso, nella società. ...
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Drammaturgo inglese (Sale, Manchester, 1924 - Petersfield, Hampshire, 1995). Pur appartenendo cronologicamente alla generazione dei seguaci di J. Osborne, si è mantenuto nei limiti di una più antica e [...] of Baron Bolligrew (1965), Vivat! Vivat Regina! (1970), State of the revolution (1977), propongono un contesto naturalistico con evasioni metafisiche. L'influsso più palese nella sua tecnica è quello del teatro di Brecht e del cinema. È stato anche ...
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metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...