Zapponi, Bernardino
Serafino Murri
Sceneggiatore e scrittore, nato a Roma il 4 settembre 1927 e morto ivi l'11 febbraio 2000. Il suo stile fortemente ironico con ampie incursioni nel popolaresco, attraversato [...] Vedo nudo, Z. si dedicò al progetto televisivo di I clowns per Fellini, con il quale elaborò una nuova amara metafora dell'umanità stretta tra melanconia e ridicolo, chiusa in regole immodificabili. Il successivo La moglie del prete (1970), scritto ...
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Poitier, Sidney
Demetrio Salvi
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Miami il 20 febbraio 1927. Negli anni Sessanta, con i ruoli interpretati e il grande successo ottenuto, P. ha rappresentato [...] molto regolare: l'iniziale odio che caratterizza il rapporto dei due uomini evolve fino a una necessaria solidarietà, evidente metafora di un pensiero dichiaratamente antirazzista. Nel 1961 fu accanto a Paul Newman in Paris blues (1961) di Martin ...
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Syberberg, Hans Jürgen
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato a Nossendorf l'8 dicembre 1935. La sua opera (solo in parte assimilabile al Neuer Deutscher Film) si è spinta [...] e scene corali, la stravagante vita e l'opera di un celebre scrittore di avventure esotiche facendone una metafora delle utopie totalizzanti e autodistruttive dello spirito germanico. Il successivo Hitler ‒ Ein Film aus Deutschland (1977), fluviale ...
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Young, Gig
Daniela Angelucci
Nome d'arte di Byron Elsworth Barr, attore cinematografico statunitense, nato a St. Cloud (Minnesota) il 4 novembre 1913 e morto a New York il 19 ottobre 1978. Prevalentemente [...] e ambientato nel periodo della Grande depressione, racconta di una gara di ballo ‒ denuncia delle spietate leggi dello spettacolo e metafora della lotta per la sopravvivenza ‒ di cui Y. è il cinico conduttore. Dopo essere stato il protagonista della ...
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Regista cinematografico danese (Copenaghen 1889 - ivi 1968); uno degli autori di maggiore rilievo della storia del cinema. Fuori da ogni prospettiva di generi, coerente nel portare fino alle ultime conseguenze [...] della pittura e dell'architettura. Nel 1964 riuscì a girare Gertrud, una storia d'amore che diventa quasi una metafora della tensione umana verso l'assoluto, dell'affermazione della possibilità di scelta. L'eccezionalità senza drammi della storia ...
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Wolff, Tobias
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Birmingham (Alabama) il 19 giugno 1944. Dopo aver studiato alla Oxford University e alla Stanford University, ha cominciato a vivere tra [...] 'anni più tardi dal protagonista, diventato affermato scrittore, la vicenda diventa l'emblema della fine di un sogno e insieme la metafora di una più generale perdita dell'innocenza.
Lo stile di W., asciutto e quasi desolato, è consono ai luoghi e ai ...
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PALMIERI, Domenico
Luciano Malusa
PALMIERI, Domenico. – Nacque a Piacenza il 4 luglio 1829 da Gerardo e da Maria Francesca Giuseppa Rocci.
In famiglia trovò un clima favorevole alla vocazione sacerdotale [...] da elementi semplici, inestesi, denominati «punti di forza», dal cui dinamismo si originava quella che, solo per metafora, si poteva denominare la materia. Le sostanze materiali, inanimate e animate, erano quindi, secondo lui, costituite da ...
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Trauberg, Leonid Zacharovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Odessa il 17 gennaio 1902 e morto a Mosca il 14 novembre 1990. Il nome di T. resta indissolubilmente [...] con rapidità. Anche il tema della rinascita era molto caro ai membri della FEKS; per T. questo andava inteso come una metafora atta a spiegare al pubblico che il teatro era morto e che i feksy lo avevano fatto risorgere. I feksy erano strettamente ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] , il film si divarica tra il disegno di un destino individuale irriducibile, pervaso da un disagio esistenziale, e la metafora collettiva di un'intera città, Napoli, colta nel mezzo di una trasformazione civile e morale tra speranze e disinganni ...
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FRANCESCO da Vicenza
Cristina Scarpa
Nacque nel 1596 a Vicenza nella nobile famiglia Barbarano de' Mironi, da Druso, giureconsulto, e dalla seconda moglie di lui, la nobile veneziana Laura Querini, [...] con le preziosissime gemme delle virtù teologali (Vicenza 1650), in cui fin dal titolo si vede il gusto tutto barocco per la metafora complicata. Il Bortolan (p. 18) descrive un'altra opera che a buon diritto si inserisce in questo gruppo: la Lucerna ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...