Brackett, Charles
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Saratoga Springs (New York) il 26 novembre 1892 e morto a Hollywood il 9 marzo 1969. La sua fine [...] vivono fra le vuote ombre di un passato malinconicamente rievocato: film amaro e crudele dove attorno a una piscina, metafora del successo e simbolo di decadenza, si muovono i personaggi che abitano un universo mortuario, dove sono mescolate finzione ...
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Brakhage, Stan
Bruno Di Marino
Regista cinematografico statunitense, nato a Kansas City (Missouri) il 14 gennaio 1933. Considerato uno dei massimi autori del cinema sperimentale, ha diretto in quasi [...] ‒ come in Dog star man (1961-1964), che ha come soggetto la scalata di una montagna da parte di un uomo e del suo cane, metafora della sfida disperata tra l'Io e il mondo ‒ e la natura morta: è il caso di Mothlight (1963) e di The garden of earthly ...
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Romero, George A. (propr. George Andrew)
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 4 febbraio 1940. Se il suo film d'esordio, Night of the living dead (1968; La notte dei morti viventi) [...] due film girati tra un titolo e l'altro della trilogia: The crazies (1973; La città verrà distrutta all'alba), metafora della guerra in Vietnam realizzata attraverso la storia di un virus devastante che, nato come arma batteriologica, si diffonde in ...
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Boorman, John
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 18 gennaio 1933. B. si ricollega alla tradizione, che affonda le radici negli anni del muto, del talento visionario europeo [...] rispecchiano gli stati interiori dei personaggi, riprende i temi prediletti del viaggio e del rapporto con la natura, visti come metafora di un'epoca di degrado, in cui la difficoltà maggiore sta nel ritrovare sé stessi.
Negli anni Novanta I dreamt ...
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Pintilie, Lucian
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico e teatrale romeno, nato a Tarutino (Bessarabia, od. Ucraina) il 9 novembre 1933. Irruento esponente del rinnovamento del cinema romeno (v. [...] risarcire l'ingiustizia della Storia. Nel 2003 ha diretto Niki et Flo, ancora un ritratto generazionale e una metafora sul presente della Romania, che vede protagonisti un colonnello in pensione e un nostalgico della vita bohémienne legati unicamente ...
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Regista cinematografico e teatrale italiano (Bergamo 1931 - Asiago 2018). Dopo aver esordito raccontando l'umile Italia degli anni Cinquanta, O. ha analizzato la civiltà contadina scavando nel suo passato [...] severa prospettiva umanistica, ancorata a una visione essenzialmente religiosa, si è affidata di preferenza all'apologo e alla metafora: Camminacammina (1983) è una rivisitazione della leggenda dei Re Magi girata sulle Alpi Apuane. Nell'inverno 1984 ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] transizione dal buio alla luce, dal mondo sotterraneo alla superficie, dall’id all’ego. Perché, al di là della nostra cornice metaforica, questa musica in definitiva riguarda ciò che è occulto e ciò che si rivela. E adesso il tema dell’Allegro emerge ...
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PESENTI, Antonio Mario
Riccardo Faucci
PESENTI, Antonio Mario. – Nacque a Verona il 15 ottobre 1910 da Romeo, direttore dell’ufficio telegrafico di Treviso, e da Amalia Bisoffi, veronese, anch’essa [...] (PSI) che aspettavano passivamente l’inevitabile caduta del regime (cfr. La cattedra e il bugliolo, cit., p. 77, per la metafora della pera che Pesenti attribuisce a Pietro Nenni).
Nel 1932 pubblicò a Parigi con lo pseudonimo di Italicus un pamphlet ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] ). Del resto lo stesso Ingens sylva. Saggio sulla filosofia di G.B. Vico (ibid. 1949) può esser letto come una metafora della prigionia nella ‘barbarie’, e non solo perché l’occasione esterna fu il casuale possesso di un esemplare della biografia di ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] tra gli sbadigli il suo copione.
I piani dello spettacolo si moltiplicano nel susseguirsi di invenzioni, tenute insieme dal tenue filo della metafora del "teatro nel teatro", che unirà negli anni Trenta il B. a Max Rein hardt e che fu alla base della ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...