Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] ed emozione, e si rivela così in grado di inseguire una "possibile fantasticazione" nella serie di costruzioni metaforiche che identificano il concetto dell'interpretazione, con la sottolineatura del valore polisenso della parola e dell'immagine ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] nouveau che all'international style, incorporando l'intelaiatura ricca di riferimenti eterogenei del primo, la sua ampia disponibilità alla metafora, i suoi segni scritti, la sua ‛volgarità', i suoi segni simbolici e i suoi clichés, l'intera gamma ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] del metodo eterofenomenologico proposto da Dennett (1982, p. 39) scaturisce dalla sua volontà dichiarata di sostituire le metafore tradizionali con un nuovo schieramento di analogie: la coscienza non risiede più in un 'grande concettualizzatore', ma ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] all'infuori dell'uomo, ma quando si afferma che una realtà esisterebbe anche se non esistesse l'uomo o si fa una metafora o si cade in una forma di misticismo" (ibid., p. 1416).
Circa la mancanza di uno sviluppo adeguato della dialettica da parte ...
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GODEMINI, Cesare
Leendert Spruit
Nacque a Pistoia da Francesco (o Girolamo: le fonti sono contrastanti) e da Maria Maddalena Marchetti l'8 (o il 16) ott. 1688. Compì i primi studi con i padri gesuiti [...] congregazione romana (1663), senza concedere tuttavia che essa fosse da rigettarsi come perniciosa. Richiamandosi ancora alla metafora dell'orologio, sviluppò una difesa del metodo cartesiano: se è possibile dare un'unica spiegazione delle cose ...
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Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] il salto della fede e che in questa vita può essere conosciuto solo in minima parte. È questo il significato della metafora della 'nube oscura', presente nel libro biblico dell'Esodo (2, 21) e utilizzata dai mistici (misticismo), ossia dagli autori ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] P. Pomponazzi, Abhand-lung über die Unsterblichkeit der Seele, Hamburg 1990, pp. VII-XXXV; P. Zambelli, «La metafora è conosciuta solo da chi fa la metafora». P., Bessarione e Platone, in Nouvelles de la République des lettres, X (1991), pp. 75-88; S ...
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tempo, idea del
Anna Lisa Schino
Come l’uomo concepisce il trascorrere degli eventi
La nozione di tempo costituisce uno degli elementi costanti della riflessione filosofica e scientifica. Tale nozione [...] in questo caso si presenta come una linea retta, che ha un’origine e una fine, o – per usare un’altra metafora – come una freccia che, scagliata da un tiratore, viaggia verso un certo obiettivo.
Il cristianesimo offre quindi la possibilità di dare ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] una volta, antioggettivista: essa nega le assolute trasparenze. L’umile ascolto e non il superbo vedere è l’appropriata metafora del pensare.
La f. come chiarificazione e analisi
L’antica idea della f. come analisi e come liberatrice da fattori ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] D'altronde, il carattere di progetto, di ipotesi che Anceschi riconosce alla sua prospettiva, non ha affatto un significato metaforico: l'apertura e la flessibilità di essa designano i modi propri di un atteggiamento teorico per cui la sistematicità ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...