DAMNAMENEUS (Δαμναμενεύς)
L. Guerrini
1°. - Uno dei Daktyloi Idaioi (y.). Il suo nome appare formato dalla radice del verbo δαμνάω (= δαμάζω, sott. bronzo, ferro, ecc.) e μέγας. Secondo Esichio, indica [...] suo vigore"; è compagno di Kelmis (= fuoco) e dell'ὐπέρβιος Akmon (= incudine) nell'invenzione della fusione e lavorazione dei metalli. È detto anche servo della ninfa Adrasteia. È ricordato come Daktylos nella Foronide (v. Schol. Apollon. Rhod., Arg ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] le serie in oro, ma aveva mantenuto per l'argento lo standard traco-macedone di 14,5 g, decide di tagliare entrambi i metalli sul piede ponderale attico (1 statere aureo = 20 dracme d'argento, con un rapporto di 1:10, e non più epitrito come quello ...
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Vedi BRONZO dell'anno: 1959 - 1994
BRONZO (in lat. aes; l'it. bronzo forse da aes Brundisium)
B. Bearzi
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
B. Bearzi
R. Bianchi Bandinelli
T. R. Grousset
J. [...] di vasi, ecc.) si usavano modelli in cera, che venivano racchiusi in una camicia di terra refrattaria con fori di entrata per il metallo e di uscita per la cera disciolta e per l'aria: la vera arte fusoria delle statue ha inizio con la scoperta di ...
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ROMA - Arti suntuarie
F. Pomarici
R. dovette di certo essere uno dei grandi centri di produzione e di commercio di oggetti preziosi dell'età tardoantica. Tra i cospicui donativi fatti da Costantino [...] di corte, in Roma, Napoli, Avignone. Arte di curia, arte di corte 1300-1377, Torino 1996, pp. 131-175; E. Ponzo, Donativi in metallo prezioso a Roma tra VII e IX secolo: alcuni dati quantitativi, AM, s. II, 10, 1996, 1, pp. 15-18; F. Baratte, La ...
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Arte
Recipiente a forma di calice, vaso o ciotola, usualmente senza anse, con piede tondo e corto stelo; presenza o aspetto di anse, piede e stelo sono però elementi variabili. I primi esemplari (sin da [...] di anse, è la patera. A partire dal Medioevo si diffonde una produzione più diversificata, per forme, materiali (metalli preziosi, pietre dure e preziose, vetro, cristallo di rocca) ed elementi decorativi. Vari tipi derivano da recipienti liturgici ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] IV, 152) ci dice che il samio Kolaios arrivò fino a Tartesso attraverso lo Stretto di Gilbilterra per aprire un mercato di metalli nel 628 a.C. Nella costa nord-orientale della Spagna e nel distretto del Rodano si è registrata attività rodia; ma i ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] l'epoca forse non tanto di maggior moda della toreutica, poiché l'amore per il vasellame e gli oggetti di metallo fu caratteristico di tutta la civiltà antica, ma della sua maggiore diffusione, dovuta alla più diffusa ricchezza e maggiore abbondanza ...
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ALBA (Alba Pompeia)
C. Carducci
Città romana del Piemonte, presso la confluenza del torrente Cherasco col Tanaro (oggi nella provincia di Cuneo). Secondo il Holder (Altceltischer Sprachschatz, s. v. [...] risalgono al Neolitico, ma i numerosi ritrovamenti avvenuti nel territorio rappresentano anche le successive fasi dell'età dei metalli.
L'ingente materiale che oggi arricchisce le collezioni del Museo Preistorico di Roma e che è in parte anche ...
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L'archeologia del Sud-Est asiatico. Arcipelago delle Filippine
Peter Bellwood
Wilfredo P. Ronquillo
Wilhelm G. Solheim II
Ian C. Glover
Eusebio Z. Dizon
Peter Bellwood
Arcipelago delle filippine
di [...] Fox dati la comparsa dei manufatti di rame/bronzo nelle sequenze di P. al 500 a.C. circa, l'unico sito dell'età dei Metalli a essere stato datato è l'ambiente B di Manunggul, che ha fornito una datazione al 14C intorno al 200 a.C. I materiali qui ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo. [...] . 10, 2; 11, 2).
La tecnica più semplice e al tempo stesso più antica per montare i granati è quella di bordarli di metallo. Le lamine d'oro su cui venivano appoggiate le pietre e che servivano a ravvivare l'effetto luminoso dell'a. - di un rosso più ...
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metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...
metallista
agg. e s. m. e f. [der. di metallo1] (pl. m. -i). – Relativo al metallo; è termine esclusivo del linguaggio econ., nella locuz. teoria m., sinon. di teoria metallica della moneta (v. metallico), e, come sost., per indicare i sostenitori...