MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] proletariato.
Nel 1923 fu chiamato da W. Gropius a lavorare al Bauhaus dove, pur insegnando lavorazione dei metalli, si occupò di ricerche cinetiche, fotografia, teatro e cinema, realizzando anche i cosiddetti fotogrammi, fotografie senza macchina ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] B. coll'esempio della fiaccola). Il B. ripeteva anche la sua critica della identificazione della ricchezza con i metalli preziosi, la definizione della ricchezza come possibilità di procurarsi tutto ciò che si può desiderare, e la osservazione sulla ...
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FRANZONI, Giacomo
Luisa Bertoni
Nacque a Genova il 25 dic. 1612 dal marchese Anfrano e da Girolama Fieschi, in una famiglia ricca e influente. A sedici anni, contro la volontà dei genitori, decise di [...] l'introduzione nello Stato pontificio delle monete d'oro scarse di peso; la proibizione di estrarre dallo Stato monete e metalli, rinnovata nel 1648 da Innocenzo X, aveva favorito infatti la circolazione di monete di peso non regolamentare. Al 23 ott ...
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CORDUBA, Francesco (de)
Clara Gelao
Le quasi del tutto sconosciute tappe della biografia dell'artista sono state recentemente (1974)illuminate dal Castellano, con il ritrovamento di numerosi documenti [...] chiesa di S. Domenico a Bitonto. A questo periodo risale la sua attività di intagliatore e di cesellatore di metalli. L'incisione ritrovata dal Gambacorta, posta come frontespizio ai Repentini Zampilli della Fonte de' Ravvivati d'Acquaviva... (Bari ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] esteso a tutte le sostanze. Nel sistema di Berzelius ogni elemento era rappresentato da una lettera (non metalli) o due (metalli), cui era associata una determinata quantità di sostanza (Berzelius aveva stabilito i pesi atomici di moltissimi elementi ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] e sua moglie lo avevano troppo caro. Il B. dirà di aver eseguito in loro presenza delle "proiezioni", di aver cioè trasmutato i metalli in oro; in realtà aveva ottenuto soltanto un po' di olio di talco e di "oro potabile" per l'arciduchessa (Monconys ...
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FUSINIERI, Ambrogio
Paolo Campogalliani
Nacque a Vicenza il 10 febbr. 1775 da Giovan Battista e da Domenica Bonariva. Il padre, avvocato, avviò il figlio, unico maschio, alla professione forense, iscrivendolo [...] era già stata messa in luce da H. Davy (1817), J.W. Doebereiner (1823), P.L. Dulong e L.-J. Thenard (1823): i metalli presi in esame solitamente erano il platino, l'oro, l'argento, il palladio e la loro azione si manifestava a condizione che il ...
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PERETTI DAMASCENI, Michele
Giampiero Brunelli
PERETTI DAMASCENI, Michele. – Nacque nel 1577 dal gentiluomo romano Fabio Damasceni e da Maria Felice Mignucci Peretti, nipote del cardinale Felice Peretti.
Quando [...] di Roma, Archivio Sforza-Cesarini, parte I, n. 73, cc. n.n.); in cambio avrebbe avuto 500 scudi annui, più una parte dei metalli estratti.
La tenuta di Torre in Pietra, nel secondo e nel terzo decennio del Seicento, fu a più riprese oggetto di lavori ...
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BIANUCCI, Bartolomeo
Paolo Cristofolini
Nacque a Montecarlo, in Val di Nievole, il 16 apr. 1718, da Lamberto e Maria Angiola Cinelli, di famiglia agiata. Compì i primi studi a Firenze, presso lo zio [...] , Lavoisier, e appoggia la propria concezione del fuoco come elemento sugli esperimenti di fusione dei metalli. Questi sono da lui così interpretati: i metalli constano di due parti, l'una terrestre e l'altra infiammabile; privati della parte ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] la teoria della dissociazione elettrolitica di Arrhenius arrivò a formulare una teoria della diffusione ionica secondo la quale i metalli posti in contatto con una soluzione tendono a passare in questa come ioni positivi; ne consegue che l'elettrodo ...
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metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...
metallista
agg. e s. m. e f. [der. di metallo1] (pl. m. -i). – Relativo al metallo; è termine esclusivo del linguaggio econ., nella locuz. teoria m., sinon. di teoria metallica della moneta (v. metallico), e, come sost., per indicare i sostenitori...