Fisico (n. Zurigo 1886 - m. 1976); prof. (1926) nell'univ. di Rostock, passò poi alla società Siemens. Si è occupato di varie questioni di elettronica e di fisica dello stato solido. Nel 1919 realizzò [...] 'esso effetto S., è l'apparente diminuzione del lavoro di estrazione di elettroni da un metallo conseguente a un'opportuna polarizzazione del metallo medesimo. Da lui prende nome anche, in cristallografia, un tipo di difetto reticolare (difetti di ...
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Scultore statunitense (Poznań 1907 - New York 1981); negli USA dal 1929, ha studiato a Chicago, New York e in Europa. Sino al dopoguerra la sua scultura era rigorosamente costruttivista; ma, convinto dell'impossibilità [...] per l'artista di astrarsi dalla vita, maturò uno stile espressionista e violento, di grande drammaticità e dinamismo, a cui ben si presta come mezzo il metallo lavorato in tutti i modi possibili. Opere nei principali musei degli USA e dell'Europa. ...
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Pittore e scultore italiano (Roma 1935 - Marsiglia 1963). Dai suoi interessi iniziali per l'architettura, derivò l'esigenza di un ordine formale e costruttivo, da opporre, già alla fine degli anni Cinquanta, [...] dei Filtri (1959), nella quale affrontava in modo nuovo il problema della luce, e a quella dei Metalli (1960-61), superfici scure di metallo opaco, su cui si articolano piani aggettanti verso lo spettatore. Da questo nuovo rapporto tra "superficie ...
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Scultore (Costanza 1911 - Meudon 2006). Studiò a Zurigo e, dal 1931, a Parigi all'Académie Ranson dove conobbe Étienne-Martin, con il quale strinse una duratura amicizia; nel 1940 assunse la cittadinanza [...] delle forme organiche, rivolse in seguito le sue ricerche a soluzioni più strutturate, spesso in pietra o in metallo, che tendono all'integrazione di forme naturali e architettoniche (fontana delle Quattro stagioni, 1961-65, San Francisco, Golden ...
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specchio Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la [...] , di forme varie, con superficie per lo più convessa, decorati sul verso da scene figurate. I manici sono di legno o di metallo. Anche gli s. micenei hanno disco di bronzo circolare e manico di legno, osso o avorio. Nel mondo greco gli s. più ...
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Scultore spagnolo (Barcellona 1876 - Arcueil, Parigi, 1942). Figlio di un fabbroferraio, seguì i corsi serali di pittura dell'Accademia di Barcellona. Recatosi (1900) a Parigi, si unì al gruppo di Picasso [...] si dedicò esclusivamente alla scultura, sostenuto nella solitaria miseria da Picasso e Brâncuşi. Dal 1927 produsse sculture in metallo lavorato in cui cercò di superare cubismo e costruttivismo verso forme assolute dove lo spazio è parte integrante ...
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Pittore svedese (Ludvika, Kopparberg, 1924 - Nacka 2007). Sotto l'influsso di J. Nash e di G. V. Sutherland sviluppò uno stile originale d'intonazione neo-espressionista, caratterizzato da violente contrapposizioni [...] , Nationalmuseum; decorazioni per la Folkets Hus a Västerås nel 1959 e per la metropolitana di Stoccolma nel 1974; ecc.). Autore, dagli anni Sessanta, di sculture in legno e in metallo ispirate all'arte popolare, R. si è anche dedicato alla grafica. ...
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Pittore (n. forse Rottweil 1400 circa - m. Basilea o Ginevra 1445 circa). Fu uno dei maggiori pittori tedeschi del sec. 15º. In una visione semplificata e grandiosa, del tutto originale, W. concepì le [...] , costruito in violenti scorci, con acuto realismo e sensibilità per la corporeità dei materiali, fossero essi pietra, legno, metallo o stoffa.
Vita e opere
Accolto (1434) nella corporazione dei pittori a Basilea, ottenne la cittadinanza nel 1435 ...
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Scrittore italiano (Bologna 1952 - ivi 2022). Laureato in scienze politiche, dopo aver pubblicato saggi di storia, si è dedicato alla narrativa. Ha esordito nel 1994, con Nicolas Eymerich, inquisitore, [...] i confini temporali per giungere fino al nostro presente e oltre. Ha poi inaugurato con i racconti di Metallo urlante (1998) il Ciclo del metallo, di cui fanno parte Black flag (2002) e Antracite (2003), che raccolgono suggestioni dalla musica heavy ...
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Chimico (Kalmar 1797 - Angsholm, Drottningholm, 1858), allievo di Berzelius; prof. nell'univ. di Stoccolma. È ricordato per importanti e accurati lavori analitici che portarono alla scoperta di alcuni [...] e da J. J. Berzelius nel 1803 era in realtà costituito da un miscuglio contenente, oltre a quell'elemento, anche un altro metallo che chiamò lantanio. Più tardi M. si accorse che il residuo non conteneva solo i sali di lantanio e ritenne di avere ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...