Impressione che una stampa fresca lascia sopra un foglio posto a contatto con essa, specularmente invertita rispetto alla stampa e quindi riproducente la matrice.
Nell’arte incisoria, se si applica un [...] , si ottiene la c. della prova, o controprova, la quale riproduce il disegno quale fu inciso sulla lastra di rame o di altro metallo o di legno o di pietra; la c. serve perciò al ritocco e al completamento o correzione dell’originale senza che sia ...
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MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] ayyubide, dell'incrostazione in argento e oro su ottone si mantenne fino al 14° secolo. I motivi figurativi, comuni sugli oggetti di metallo del sec. 13°, divennero rari nel periodo seguente: si trattava per lo più di scene di caccia e di musica, ma ...
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FLABELLO
V.H. Elbern
Oggetto liturgico, derivato dal ventaglio di uso profano, impiegato nelle antiche culture dell'Oriente per offrire ombra, refrigerio e allontanare gli insetti. Il f., poiché agitato [...] conservati si ricorda il f. detto di Teodolinda (m. nel 627/628), realizzato con un foglio di pergamena pieghettato e un manico in metallo, i cui motivi a foglie incise permettono di datarlo al sec. 9°; l'oggetto di uso profano è giunto nel Mus. del ...
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Scultore (Berlino 1900 - ivi 1975). Studiò ingegneria a Berlino e dal 1925 si dedicò all'attività artistica, recandosi per studio anche in Francia e Russia. Durante il nazismo gli fu impedita ogni attività, [...] sue opere si trovano a Bonn (Beethovenhalle), a Friburgo (Biblioteca dell'università), Leverkusen (Monumento alla Resistenza), ecc. Le sue sculture in metallo risentono della sua formazione costruttivista e sono legate a rigorosi schemi matematici. ...
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Scultore statunitense (San Francisco 1938 - Orient, New York, 2024). Ha studiato alla University of California di Santa Barbara, lavorando contemporaneamente in un'acciaieria e poi presso la Yale University [...] a New York. Ha esplorato le potenzialità espressive dei materiali realizzando opere in gomma, fibra di vetro, neon, metallo, ecc. (Prop, 1968, New York, Whitney Museum). Dagli anni Settanta un maggiore rigore formale ha caratterizzato, oltre che ...
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Architetto (Parigi 1656 - Passy 1735). Allievo e collaboratore di J. Hardouin-Mansard e poi suo successore nella carica di primo architetto reale (1708), il de C. fu coinvolto nelle maggiori imprese del [...] momento di passaggio dal barocco al rococò, progettò numerosi hotel a Parigi e fornì disegni per mobili, lavori in metallo e arazzi. Attivo anche fuori di Francia, contribuì a diffondere i modi dell'architettura francese corrente, principalmente in ...
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Van Cleef & Arpels Marchio dell’alta gioielleria internazionale, nato nel 1896 in Olanda dal matrimonio dell’orafo Alfred Van Cleef e di Estelle Arpels, figlia di un mercante di diamanti. La ditta [...] soprattutto grazie alla qualità delle pietre preziose utilizzate. Nei gioielli V. la luminosità e il colore delle pietre vengono fatti ancor più risaltare da un’incastonatura brevettata, l’invisibile setting, in cui il metallo di sostegno è nascosto. ...
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GIRARDET, Augusto Giorgio
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Nacque a Roma il 28 nov. 1855 da Giorgio Antonio e Teresa Severini. Studiò dapprima con il padre, presso il quale si formò anche il fratello [...] ebbe come insegnanti Francesco Podesti, Antonio Allegretti e Giulio Monteverde.
Nel 1883 fu a Parigi per perfezionarsi nell'incisione su metallo. Di ritorno a Roma, lavorò per il negoziante di cammei in pietra dura De Felici (piazza di Spagna, n. 98 ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] stile di Borre nella sua fase matura, intorno al 900, ma la decorazione non ha alcun equivalente preciso nei manufatti in metallo realizzati in serie.Lo stile di Jelling comprende un gruppo di animali nastriformi e a forma di S; il nome deriva dalla ...
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Famiglia di vetrai tedeschi, attivi nei secc. 15º-18º, il cui membro più famoso è Johann von Löwenstern (Hutten, Rendsburg, 1630 circa - Dreissighuten, Pärnu, Estonia, 1703), noto anche per le sue ricerche [...] , a smeraldo, a corallo, ecc.); compì anche anticipatori esperimenti di analisi quantitativa (confronto tra il peso di un metallo e quello di un suo ossido, precipitazione quantitativa dell'argento in soluzione, ecc.); si attribuì il merito (1676 ...
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metallo1
metallo1 s. m. [dal lat. metallum, gr. μέταλλον]. – 1. a. Nome generico degli elementi chimici di una delle due fondamentali categorie in cui essi sono solitamente divisi (l’altra è quella dei non metalli); i metalli sono solidi cristallini,...
metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...