MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] fiorentini sia col gusto sofisticato e composito di Francesco I. Nella Medea che ringiovanisce Esone, soggetto tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, il M. diede prova tangibile della sicurezza e precisione, ma anche della grazia e scioltezza, della ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] . 1989, una raccolta di suoi scritti di varia provenienza).
Luoghi onirici, esseri mitologici, animali fantastici, emblemi araldici, metamorfosi, allucinazioni e incubi di ogni genere trovano spazio in pagine tenute sempre in equilibrio tra una forte ...
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SOAVE, Francesco
Giuseppe Micheli
(Gian Francesco). – Nacque a Lugano il 10 giugno 1743 da Carlo Giuseppe e da Chiara Francesca Herrick (Herrich).
Lì iniziò gli studi presso il collegio S. Antonio, [...] ) e delle Opere di Esiodo (Pavia 1805); e poi, usciti postumi, La mitologia [...] con l’aggiunta d’un transunto delle Metamorfosi di Ovidio (Vigevano 1810) e la Storia del popolo ebreo (Vigevano 1813).
L’interesse preminente era però sempre per la ...
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CASALI, Andrea
Olivier Michel
Nacque a Roma 17 nov. 1705 da un modesto sarto lucchese, Giovanni Antonio, e da Maddalena Giovanna Luciani, originaria di Fermo nelle Marche. Trascorse un periodo di tirocinio [...] e trasparenze apparivano come bassorilievi in marmo e venivano poi sostituite da loro copie a colori. Queste metamorfosi vennero accompagnate dalla celebre musica di Haendel. Furono eseguite numerose incisioni dell'insieme e di quattro delle opere ...
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DOLCE, Pietro
Giovanna Galante Garrone
Nato a Savigliano (Cuneo) intorno al 1506 (Bonino, 1927, p. 81), iniziò la sua carriera artistica verso il 1530 come miniatore di testi religiosi accanto ai saviglianesi [...] dalle carni terree, una flotta, un trionfo di putti spiccano, dipinte a colori vivaci entro cartigli ovali, scene delle Metamorfosi di Ovidio, ognuna delle quali è commentata da un'ottava in volgare di risonanza ariostesca. L'iconografia dei singoli ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] disegnati dal Tolomei stesso; poi l'elegantissimo Asino d'oro di Apuleio nella traduzione di A. Firenzuola, del 1550; le Metamorfosi di Ovidio, tradotte da L. Dolce, del 1553, illustrato da 95 vignette, 79 delle quali approntate per quella specifica ...
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MARIANI, Camillo
Maria Teresa De Lotto
– Figlio di Antonio, di origine senese (cfr. Baglione), nacque a Vicenza nel 1567 circa, come si desume dagli epitaffi composti alla sua morte da Giuseppe Gualdo, [...] della pittura e delinea una personalità oculata nell’investire i propri risparmi e in possesso di una discreta biblioteca – dalle Metamorfosi di Ovidio alla Bibbia, alle incisioni della Passione di A. Dürer – da cui trarre spunti per la sua attività ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] e delle sacre scritture, G. sostituisce una formazione classica, che rimanda in particolare alle Egloghe virgiliane e alle Metamorfosi di Ovidio, queste ultime filtrate da un'opera conosciuta alla corte scaligera nei primi anni Settanta, la ...
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MAZZACURATI, Giancarlo
Matteo Palumbo
Nacque a Padova il 9 giugno 1936 da Adeodato e Mariarosa Gherardi.
Ebbe anche un fratello, Benedetto, di poco più giovane. Il ramo paterno era originario di Galliera, [...] delle figure e la profezia di Svevo e con il saggio del 1982 Dentro il silenzio di Svevo; crisi, morte e metamorfosi della letteratura. Intanto, nel 1979 e nel 1981 Mazzacurati scrisse due ampi saggi su Robert Musil, che costituirono una prima ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] la versione in terza rima della Tavola di Cebete (Dialogo di più persone congiunte con Amicizia) e il riassunto delle Metamorfosi di Apuleio. Se il D. scrisse il Tempio come metafora esistenziale, si lasciò certo influenzare da una lunga tradizione ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...