Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] questo, forse, l'impressione che resta dopo aver seguito i tentativi delle generazioni barocche che pure presero atto della metamorfosi dell'universo, è quella di una giovinezza mancata, di un gusto ridondante di esperimenti e di ricordi, ma incapace ...
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Poeta italiano (Roma 1885 - ivi 1928). Poeta ambizioso e fecondo, O. partì da una formazione pascoliana e dannunziana, ma sfiorò anche il crepuscolarismo e le esperienze dei primi vociani. Al tempo stesso [...] Nuovo Rinascimento come arte dell'Io (1925) - a una visione fra magica e demiurgica del mondo, a un senso di metamorfosi o analogia universale. Tale visione, adombrata nelle prose ritmiche di Le trombe d'argento (1924), si esprime in particolare nel ...
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FLAIANO, Ennio (App. III, 1, p. 628)
Gaetano Mariani
Scrittore e giornalista, morto a Roma il 20 novembre 1972. Con gli anni F. è venuto affinando il suo gusto della satira, la sua riflessiva e talora [...] , narratore. Nel 1969 vedeva la luce Una e una notte, racconti e satire; nel 1970 Il gioco e il massacro, due metamorfosi; nel 1971 Un marziano a Roma e altre farse, che raccoglie il meglio del teatro di Flaiano (La guerra spiegata ai poveri ...
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Critico letterario, nato a Torino il 14 settembre 1929. Laureatosi con G. Getto all'università di Torino, è professore ordinario di Letteratura italiana dal 1967; dal 1971 dirige il Grande dizionario della [...] letteratura (1988).
È anche poeta, caratterizzato da un'accentuata sperimentazione formale (La voce roca, 1960; Nel tempo della metamorfosi, 1962; La declamazione onesta, 1965; Finzione e dolore, 1976; Il marinaio del Mar Nero e altre poesie, 1980 ...
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BONARELLI, Prospero
Franca Angelini Frajese
Nacque a Novellara il 18 ag. 1580 dal conte Pietro Bonarelli della Rovere e da Ippolita di Montevecchio; le vicende della sua prima infanzia sono quelle della [...] di Filli (Ancona 1629), lettera poetica in versi, in cui si ripetono i luoghi comuni sulla bellezza femminile; Le metamorfosi d'amore (ibid. 1632), cinque intermezzi, in forma di "azioni" allegoriche per l'Ereminda, pastorale di G. Teodoli; La ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] 1989; Il volto nelle parole, 1988 e 2003; Romanticismo italiano e romanticismo europeo, 1997; Il Novecento e dopo, 2003; Le metamorfosi della parola. Da Dante a Montale, 2004; Prime lezioni. Scipio Slataper, Giovanni Boine, 2004). Ha dedicato a Dante ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] letteratura, si ricorda il mito di Venere innamorata di Adone per una freccia scagliatale da Amore, che compare nel X libro delle Metamorfosi del poeta latino P. Ovidio Nasone (43 a.C. - 17 d.C.). Nell'età rinascimentale e barocca, per la poesia si ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] . Il prologo è detto da Ovidio ai principi regnanti (e in particolare a Cristina di Lorena), e trattandosi di cantare una metamorfosi non può dirsi che il personaggio sia scelto male; ma in realtà l'ufficio suo è soltanto di consentire al poeta l ...
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PARENTI, Marco Antonio
Angelo Colombo
– Di antica famiglia del Frignano nel Modenese, nacque a Montecuccolo il 30 gennaio 1788, primogenito di Luigi Serafino e Livia Giovanardi Giugali. Gli fu imposto [...] in parallelo gli interessi letterari e la poesia.
A questo periodo risalgono il disegno di un vasto poema ispirato alle Metamorfosi ovidiane, interrotto al canto XXIII, gli studi per un’edizione riformata del Furioso e le indagini sul Ricciardetto di ...
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Goethe, Johann Wolfgang von
Antonella Gargano
Lo scrittore che si definì un "beniamino degli dei"
Vissuto tra la seconda metà del Settecento e la prima dell'Ottocento, Johann Wolfgang von Goethe è considerato [...] organismo, diventerà così per Goethe il principio di ogni forma vivente. Su questa base è fondato il suo studio sulla Metamorfosi delle piante, nato dall'intuizione dell'idea di "pianta originaria" che gli era venuta a seguito della visita all'Orto ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...