PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] Roma dedicata al teatro.
In Sud fu pubblicato uno dei suoi primi racconti: Ritratto di giovane. Era complicato narrare la metamorfosi di un bambino in ragazzo, la solitudine dopo la morte del padre, l’omosessualità, il disagio vissuto in quegli anni ...
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ARRIVABENE, Ludovico
Simona Carando
Nacque probabilmente intorno al 1530 da Leonardo. La prima notizia che lo riguarda risale al 1555, anno in cui egli fu sicuramente a Parigi, al seguito del padre [...] Il Mascheromastige, overo gli ammaestramenti del lodevole et christiano carnevale. Con le leggi et le quistioni toccanti alle Metamorfosi Mascherali et alla gloria dè Beati, Mantova 1590, dialogo in cui, secondo la tradizionale polemica ecclesiastica ...
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CASAREGI, Giovanni Bartolomeo
Nicola Merola
Nato a Genova, da famiglia comitale, nel 1676 e cresciuto in un ambiente ricco di molteplici stimoli culturali - il padre, Giandomenico, era un apprezzato [...] .
Ritenuti generalmente dai contemporanei il suo capolavoro, i XII sonetti polifemici - costruiti su un fortunato motivo delle Metamorfosi ovidiane, e prima ancora teocriteo, già sfruttato nella Lira dal Marino e recuperato dagli Arcadi - denunciano ...
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BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] fu stimato anche da Marinetti, né è un caso che il Boine rimanesse entusiasta dei suoi poemetti in prosa, specie di Metamorfosi (come risulta dallo scambio epistolare tra il Boine e il B., pubblicato dal Flora in Letterature moderne, dicembre 1950 ...
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Marinetti, Filippo Tommaso
Gianni Rondolino
Scrittore, poeta, autore drammatico, organizzatore culturale, nato ad Alessandria d'Egitto il 22 dicembre 1876 e morto a Bellagio il 2 dicembre 1944. Fra [...] -54). Nel 1917 scrisse il soggetto del film Velocità, che non fu mai realizzato, in cui faceva largo uso di allegorie, metamorfosi, analogie e montaggio di elementi eterogenei. In seguito, fra il 1924 e il 1931, fu coinvolto in una serie di progetti ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] trattarono il mito di Orfeo sempre più liberamente, e i Romani lo derivarono dagli alessandrini: si ricordino la descrizione nelle Metamorfosi di Ovidio e l'episodio finale del 4° libro delle Georgiche di Virgilio.
L'arte della tarda antichità ha ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] figurazioni. Ma il suo temperamento più agevolmente si dispiega nei due libri Parthenopei sive Amorum, che si chiudono con la metamorfosi di Sebeto, cui si allaccia il più famoso dei suoi poemetti, l'egloga Lepidina, in cui P., cantando le feste ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] momento, con una formulazione di un'idea di humanitas che non giudica a priori né abissi né altezze, né invarianti né metamorfosi della natura umana. Esemplari al riguardo sono i lavori di J. O'Malley, Praise and blame in Renaissance Rome: Rhetoric ...
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Scrittore di lingua tedesca, nato a Rustschuk (Bulgaria) il 25 luglio 1905, premio Nobel 1981 per la letteratura. Di famiglia ebrea di radice sefardita, si è formato a Vienna, dove anche ha scritto o almeno [...] , Auto da fé, in AA.VV., Il romanzo tedesco del Novecento, Torino 1973, pp. 315-32; D. Barnow, Significato e metamorfosi. Il problema della obiettività nelle scienze umane in Canetti e Lévi-Strauss, in Nuovi argomenti, 1974, pp. 294-331; F. Jesi ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] (benché la prosa del Trattato risulti assai più limpida e lineare): la tripartizione dell'anima, le due nature dell'uomo, la metamorfosi dell'uomo in bestia, la generazione e le età dell'uomo. Non è improbabile che il titolo nasconda il nome della ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...