Biologia
Modificazione strutturale o funzionale di un organismo vivente.
In botanica, il termine si riferisce a ogni evidente modificazione nella conformazione esterna e nella struttura interna di uno [...] si ha una successione di due o più forme larvali che si trasformano l’una nell’altra in seguito a processi metamorfici (per es., Fasciola, aragosta, Coleotteri Meloidi).
Mitologia
Trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura ...
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Botanica
Metamorfosi di un organo già metamorfosato (detta anche metamorfosi secondaria). Si riscontra, per es., nel fiore di diverse piante, in cui i vari componenti sono modificazioni, o metamorfosi, [...] della foglia e possono subire un’ulteriore modificazione: per es, nell’aconito i sepali, pur conservando la funzione, unica o prevalente, di protezione delle altre parti del fiore, hanno assunto anche ...
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In botanica, metamorfosi consistente nello schiacciarsi e allargarsi di un organo di forma cilindrica o prismatica, che diviene laminare. Si hanno esempi di a. nel fusto (cladodio), nella foglia (fillodio) [...] e nella radice (rizocladio) ...
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(o cladofillo) Metamorfosi del fusto di alcune piante, che si appiattisce e si espande assumendo aspetto e funzioni di una lamina fogliare. Per es. nel pungitopo (Ruscus aculeatus) e nel fico d’india (Opuntia [...] ficus-indica) ...
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In botanica, organo (detto anche cirro) di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili, derivato da metamorfosi del caule (come nella vite), delle foglie (nelle Fabacee) o di [...] radici (alcune Orchidacee) ...
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botanica Organo di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili (detto anche viticcio; v. fig.). I c. derivano da metamorfosi ( cirrazioni) del caule (vite), delle foglie (Fabacee), [...] delle stipole (Smilax aspera) o di radici (vaniglia). Sono semplici (passiflora) o ramosi (vite del Canada), lunghi e volubili o semplicemente uncinati (alcune Bignoniacee). La c.-ventosa è un c. che aderisce ...
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Picciolo fogliare che, per insufficiente o mancato sviluppo del lembo, si appiattisce e si espande assumendo aspetto e funzioni di una lamina fogliare. Presentano questo tipo di metamorfosi le Acacie fillodinee [...] dell’Australia, Lathyrus missolia ecc ...
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(XV, p. 423).- La natura morfologica del f., particolarmente di quello delle Angiosperme, è stata spesso discussa: secondo la teoria classica o della metamorfosi, tutti i costituenti del f., cioè sepali, [...] petali, stami e carpelli, sono omologhi a foglie; benché non sia appoggiata da evidenti prove paleobotaniche, tale teoria è confermata anche da studî recenti di organografia, anatomia e ontogenia, ed è ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] come metodo per la classificazione di sistemi vegetali e animali e fu recepita e diffusa insieme alla teoria della metamorfosi di Goethe. Si affermò così con particolare forza il 'metodo genetico' quale nuovo principio per la costruzione di 'sistemi ...
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Botanica
Raggiungimento della maturità sessuale in uno stadio di sviluppo primitivo e poco differenziato, come avviene nei gametofiti maschile e femminile delle Spermatofite.
Zoologia
Il fenomeno per [...] condizioni ambientali o per somministrazione di ormoni tiroidei e ipofisari. Altri casi di n. (assoluta, cioè in cui la metamorfosi non si può provocare in alcun modo) si hanno nel proteo (Proteus anguinus), urodelo delle caverne carsiche, e anche ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...