Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] ) e cheratinizzare per stimoli esterni come il fumo o nella avitaminosi A; ancora, stimoli ormonici producono pure metaplasia malpighiana (a tipo epidermico) negli epiteli degli sbocchi ghiandolari cervico-uterini. Un esempio che può apparire del ...
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GIUNTI, Giulio
Stefano Arieti
Nacque a Cagliari il 23 marzo 1904 da Lorenzo e da Luigia Birocchi. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma nel 1927, iniziò la sua attività scientifica [...] volume del fegato, caratterizzato tuttavia da una reazione del reticolo di minore intensità e da un minor grado di metaplasia delle fibre radiali (Reperti anatomici nella leishmaniosi (leishmaniosi sarda), in Arch. italiano di anatomia e di istologia ...
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Questa branca fondamentale della patologia generale, mentre ha subìto modificazioni specialmente dal punto di vista dottrinario, ha realizzato notevoli progressi connessi a nuovi sviluppi ed orientamenti [...] di caratteri morfologici e funzionali delle cellule di un altro tessuto di dignità superiore (metaplasia progressiva), di dignità inferiore (metaplasia regressiva o anaplasia) o di tipo differente (alloplasia); e) alterative: morte della cellula ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] epiteliale, anomala per il tessuto od organo che si considera mentre è normale altrove. Tipico è il caso della metaplasia squamosa o epidermoide degli epiteli mucosi di rivestimento (del labbro, della lingua, della laringe, ecc.). Frequente è pure il ...
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Necrosi
Matteo A. Russo
La necrosi (dal greco νεκρός, "morto") costituisce, insieme all'apoptosi (dal greco ἀπὸ, "da", e πτῶσις, "caduta"), una delle due forme di morte cellulare. Questa rappresenta [...] o dai cambiamenti di struttura mitocondriale in relazione allo stato energetico, oppure da mutamenti più complessi, come la metaplasia, in cui uno stimolo dannoso forza la cellula ad assumere caratteri differenziativi diversi dal primitivo piano di ...
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La grande scienza. Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Joseph F. Costello
Huei-Jen Su Huang
Webster K. Cavenee
Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Il cancro si presenta in un'ampia [...] dell'uvea, grazie alla dimostrazione di alterazioni genetiche specifiche condivise dai vari campioni. Per esempio, in una metaplasia squamosa (un'anomalia non tumorale dei bronchi) adiacente a un carcinoma a cellule squamose, ma fisicamente separata ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] dell 'uvea, attraverso la dimostrazione di alterazioni genetiche specifiche condivise dai vari campioni. Per esempio, in una metaplasia squamosa (un'anomalia non tumorale dei bronchi) adiacente, anche se fisicamente separata, a un carcinoma a cellule ...
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Lussazione
Pier Paolo Mariani
Maria Grazia Grillo
Con il termine lussazione (derivato dal latino luxus, "andato fuori posto, slogato") si intende uno spostamento reciproco persistente dei capi articolari. [...] sono i fattori patogenetici responsabili della rigidità articolare. Anche le calcificazioni dei tessuti capsulari, per metaplasia calcifica post-traumatica, portano a una riduzione del movimento articolare. La necrosi asettica, complicazione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] nella meccanica embriogenetica. La trasformabilità cellulare era invece ammessa da Virchow, che aveva introdotto il termine metaplasia per indicare il mutamento morfologico di un tessuto. Sulla base dei caratteri istologici Virchow distingueva le ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] anemico e leucemico; descriveva esattamente i vari tipi di "cellule midollari", insinuando fondati dubbi sulla presunta metaplasia dei globuli bianchi in globuli rossi, e la conformazione dei capillari intramidollari; iniziava un esame sistematico ...
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metaplasia
metaplaṡìa s. f. [dal gr. μετάπλασις «trasformazione»]. – In istologia, la trasformazione diretta di un tessuto differenziato di un animale adulto in un altro tessuto di diversa natura e origine, senza ritorno allo stadio embrionale.