Figlio di Publio Cornelio Scipione Nasica, fu adottato da Metello Pio; nel 63 a. C. denunciò a Cicerone il tentativo di Catilina; fu console nel 52 con Pompeo, suo genero. Scoppiata la guerra civile, raccolse [...] truppe in Siria, comandò il centro dello schieramento nella battaglia di Farsalo; unitosi quindi a Giuba I, ebbe una parte importante nella guerra africana; dopo la battaglia di Tapso (46) si uccise ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] capi effettivi della cosa pubblica sin dall’epoca degli Scipioni, attraverso Silla, Cesare e Antonio, fino ai vari 2° sec., si eressero templi e portici (di Ottavia, di Q. Cecilio Metello).
A partire dal 2° sec. a.C., in concomitanza con la conquista ...
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Uomo politico, giurista e storico romano (n. 154 a. C. - m. dopo il 78 a. C.), amico di uomini politici di tendenze conservatrici e di educazione filosofica greca, specialmente stoica, come Muzio Scevola, [...] Emiliano; egli stesso fu scolaro di Panezio. Seguì Scipione nella guerra numantina come tribuno militare, fu poi legato di Metello nella guerra giugurtina (109-106), e console (105). Prese parte alle lotte contro Saturnino e Glaucia, e fu antimariano ...
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Nome di due antiche città africane, delle quali è incerta la storia e l’ubicazione per l’indeterminatezza delle fonti. Sallustio parla di una Z. città fortificata, residenza di Giugurta, vanamente assediata [...] da Metello. Questa città è probabilmente localizzabile a 140 km a SO di Cartagine (od. Djama). Qui infatti sono all’una o all’altra delle due città) alla battaglia svoltasi (202 a.C.) presso Naraggara, nella quale Scipione l’Africano vinse Annibale. ...
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Generale romano di Nocera Inferiore (sec. 1º a. C.); sospetto seguace di Catilina, fuggì prima in Spagna poi in Africa, dove fu al servizio di principi locali. Alla venuta di Cesare (46) si mise dalla [...] , generale di Giuba; dopo la battaglia di Tapso, sconfisse i resti dei pompeiani guidati da Cecilio Metello e distrusse la flotta di Scipione. Ricevette da Cesare una parte del territorio di Massinissa. Dopo la morte del dittatore fu assassinato da ...
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VACCEI
Francesco Pellati
. Popolo dell'Hispania Tarraconensis, vivente sul corso medio del Durius (Douro), fra gli Astures di Galizia e i Vettones di Lusitania. Popolo assai bellicoso, esso fu la prima [...] che, all'assedio di Intercatia, rifulse l'eroismo di Scipione Emiliano, che montò per primo sulle mura di quella città 93 a. C., sia infine nel 56 quando furono domati da Cecilio Metello Nipote.
Da Diodoro, V, 34, sappiamo che i Vaccei praticavano ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] Crasso. Unico dovette poi essere ‒ come ricorda Plutarco ‒ l'interesse manifestato da una donna, la figlia di Metello Pio Scipione, per matematica, musica e filosofia (Pompeius, 55). Plutarco stesso, pur avendo studiato molto la matematica da giovane ...
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Cecili
A Roma antica, nome di un’illustre gens plebea che si diceva discendente dall’eroe latino Ceculo. Il suo ramo principale è quello dei C. Metelli, i cui membri per tutta l’età repubblicana giocarono [...] Numidico, che guidò la prima fase della guerra contro Giugurta; Quinto C. Metello Pio, vincitore su Sertorio assieme a Pompeo. Il suo figlio adottivo, Quinto C. Metello Pio Scipione, si schierò con Pompeo e fu ucciso dalle truppe di Cesare dopo la ...
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