Medicina
Sistema teorico, o metodo, elaborato nel 1° sec. d.C. dal medico greco Temisone di Laodicea sulla base delle concezioni di Asclepiade di Prusa , suo maestro. Secondo Temisone le malattie possono [...] per lo scambievole controllo morale e religioso, allo scopo di accertare se si seguiva e si osservava il ‘metodo’ proposto da Wesley per giungere alla salvezza (esame di coscienza, rinnovamento interiore, devozione, preghiera, osservanza rigorosa del ...
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Organizzatore del metodismo americano (Hamstead Brigde, Birmingham, 1745 - Spottsylvania, Virginia, 1816). Recatosi (1771) in America, e nominato da J. Wesley (1772) assistente generale e soprintendente [...] , 1782). Nella successiva conferenza di Baltimora del 1784, A. fu eletto soprintendente, titolo da lui presto mutato in quello di vescovo. Sorse così la Chiesa metodista episcopale degli USA, la prima a rendere omaggio al governo di G. Washington. ...
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Teologo (Swaffham, Norfolk, 1735 - Cambridge 1790). Attratto dal metodismo (1752), ne divenne predicatore prima a Mildenhall e poi a Norwich; nel 1759 passò ai battisti, e divenne (1761) parroco ordinario [...] a Cambridge. Le sue prediche, piene di forza, di arguzia, ricche di esempî efficaci e di rude sincerità, ebbero larga eco in ogni ceto sociale. Di concezione liberale in politica e in teologia, combatté ...
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Ministro wesleyano (Drumcondra, Dublino, 1751 - Londra 1844). Convertitosi al metodismo (1777), si dette alla predicazione; in due periodi (1784-86; 1788-90) fu assistente di J. Wesley, e uno dei suoi [...] rev. J. Wesley (2 voll., 1824-25), è una fonte capitale per la storia del metodismo. I suoi ultimi anni furono turbati da difficili rapporti con la Conferenza metodista. Uomo di profonda pietà, M. fu un bell'esempio della devota semplicità del primo ...
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Teologo protestante (Ouchy 1797 - Losanna 1847). Pastore (1819), si avvicinò al réveil antirazionalista derivante dal metodismo, e contro l'intolleranza religiosa delle autorità civili difese la libertà [...] di culto e la separazione tra Chiesa e Stato; la costituzione (1845) della chiesa indipendente del Vaud gli costò la perdita della cattedra di teologia pratica che teneva dal 1837. Fra le sue opere, l'Essai ...
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Predicatore (n. Pottstown, Pennsylvania, 1759 - m. 1808), figlio di un emigrato tedesco (Johann Albrecht); dal luteranesimo passò (1790) al metodismo, che predicò tra i connazionali, fondando una setta [...] di tipo metodista, ma indipendente (Evangelical Association). ...
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Ecclesiastico e poeta inglese (Epworth 1707 - Londra 1788), fratello di John, con il quale fu iniziatore e propagatore del metodismo. È ricordato come autore di oltre seimila inni. n I suoi figli Charles [...] (Bristol 1757 - Londra 1854) e Samuel (Bristol 1766 - Londra 1837) si segnalarono come organisti e compositori prevalentemente, ma non esclusivamente, di musica sacra, vocale e strumentale. Come organista ...
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Teologo (Stoccarda 1807 - Cincinnati 1899). Discepolo di F. T. Baur, emigrò negli Stati Uniti nel 1828; insegnò ebraico nel seminario luterano di Gettysburg, quindi (1835) passò al metodismo, che propagò [...] tra gli emigrati tedeschi e nella stessa Germania ...
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Ecclesiastico inglese (Bell Inn, Gloucester, 1714 - Newburyport, Mass., 1770), esponente del risveglio evangelico nel sec. 18º. Collaborò dapprima con J. Wesley (v.) agli inizî del movimento metodista, [...] ma se ne distinse per il più rigido calvinismo predestinazionistico. Dal 1740 il suo distacco dal metodismo fu definitivo. Fu attivo come predicatore in Inghilterra, nel Galles, in Scozia e nelle colonie inglesi d'America. ...
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risvegli religiosi
Denominazione che comprende i diversi movimenti protestanti, prevalentemente a carattere entusiasta, che nel 18° sec. reagirono al razionalismo sociniano e illuministico. Vi appartengono [...] , il great awakening negli Stati Uniti. I loro precedenti si ritrovano nel puritanesimo, nel quaccherismo, nel pietismo e nel metodismo di J. Wesley. Ebbero una coda in alcuni movimenti entusiasti, per lo più a carattere profetico ed escatologico, di ...
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metodismo
s. m. [der. di metodo; nel sign. 2, dall’ingl. methodism, der. di method «metodo»]. – 1. In senso proprio, non com., conformità, rigorosa aderenza a un metodo; con sign. riduttivo, esagerato valore attribuito all’uso o all’efficacia...
metodica
metòdica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metodico]. – 1. In generale, applicazione di un metodo o dei varî metodi all’indagine scientifica, e il modo con cui sono applicati: una m. rigorosa, coerente, giusta, sbagliata; nell’uso,...