Astronomo, geodeta, fisico, matematico (Ragusa di Dalmazia 1711 - Milano 1787), gesuita. Compiuti i primi studî al Collegium Ragusinum passò al Collegio Romano dove fu poi professore di matematica dal [...] con l'introduzione di forze che a grandi distanze seguono le legge di gravitazione diNewton mentre a distanze minori 'orbita di Urano, rilevazione delle perturbazioni nelle orbite di Giove e Saturno); mentre in matematica fornì un metodo grafico ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] legge diNewton. Il successivo estendersi delle conoscenze astronomiche ai sistemi stellari e a tutto l’universo sidereo ha fatto estendere e completare, nel 20° sec., le ricerche della m. celeste classica con l’introduzione anche di nuovi metodi e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] .
La stessa cosa avvenne a metà Ottocento con l’evoluzionismo darwiniano: nonostante C. Darwin ritenesse di aver seguito il metodo baconiano e il modo di ragionare diNewton, i risultati della sua ricerca non erano coerenti con lo status della s. del ...
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UNIVERSO (XXXIV, p. 735; App. I, p. 1096; II, 11, p. 1064; III, 11, p. 1029)
Massimo Cimino
Le conoscenze relative all'U. hanno finito con l'identificarsi, specialmente in questi ultimi anni, con la [...] ciascun tipo di galassia; un compito imponente, che aumenta l'interesse per il metodo della sintesi di popolazioni.
G essendo la costante gravitazionale diNewton.
Assumendo all'epoca presente 1/H ≈ 1010 anni, l'età dell'U. risulterebbe di t = 6,7 • ...
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1. Le osservazioni astronomiche e una lenta, ma incessante evoluzione delle dottrine filosofiche e meccaniche della natura condussero alla legge della gravitazione universale (v. gravitazione, XVII, p. [...] in virtù del principio d'inerzia (Lex prima dei Principia diNewton), la sua accelerazione rispetto ad assi galileiani (accelerazione assoluta) della meccanica celeste e si effettua col metodo della variazione delle costanti, dovuto a Lagrange ...
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Relatività e gravitazione
Bruno Bertotti
La teoria della relatività speciale (A. Einstein, 1905) fornisce un assetto concettuale e matematico pienamente valido e potente per tutta la fisica, sia a livello [...] scalare di una massa puntiforme è, al pari di quella diNewton, puramente di terra veniva ritrasmesso indietro dall'antenna di bordo, permettendo così la misurazione dello spostamento di frequenza. Questo nuovo metodo e le favorevoli condizioni di ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] di Isaac Newton Arithmetica universalis.
Al di sopra delle consorelle e delle altre scienze intermedie, al di 847). A lui e ai suoi successori risalivano i sistemi di notazione e i metodidi soluzione in uso. Per esempio, l'incognita era designata ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] ), che consiste nel definire un metododi tipo Newton a convergenza rapida con un operatore di regolarizzazione applicato a ogni passo per compensare eventuali perdite di regolarità. Nasce così il teorema di Nash-Moser, un importante strumento dell ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] della Camera dei Comuni inglese sollecitò un parere da un gruppo di esperti, includente Halley e Newton, il quale era allora presidente della Royal Society di Londra. Newton commentò il metododi Whiston e Ditton, e ne menzionò altri tre – l’uso ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...