MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] W. Heinitz, Instrumentenkunde, in Handbuch der Musikwissenschaft; R. Lachmann, Musik des Orients, Breslavia 1929.
La musica popolare.
una coerenza e una sicurezza dimetodo, specialmente nei riguardi di un'esatta interpretazione filologica dei ...
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INFUSORÎ
Paolo Enriques
Sono considerati come un sottotipo del tipo dei Protozoi (v.).
Storia. - La scoperta degl'Infusorî si deve ad A. v. Leeuwenhoek (1676) che osservò alcuni animalcula nell'acqua [...] sviluppò essenzialmente per i lavori di O. F. Müller (1773), C. G. Ehrenberg (1838), J. Claparède e K. Lachmann (1858), F. Stein . Perfezionando il metodo d'isolamento inaugurato dal Guanzati, ottenne poche centinaia di generazioni agame, dopo ...
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SINOTTICI, VANGELI
Alberto Pincherle
. Il fatto della molteplicità, ma anche sostanziale unità dei Vangeli ha ben presto destato l'interesse della Chiesa e spinto, per es., Eusebio di Cesarea a redigere [...] lo stesso scopo, ma con diverso metodo, J. J. Griesbach mise a fronte, invece di combinarli, i passi paralleli nella a P. A. Gratz (1822) e A. W. Knobel (1831), soprattutto a K. Lachmann (1835), Chr. H. Weisse (1837-38 e 1856) e Chr. G. Wilke (1838 ...
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MINNESANGER (o Minnesinger)
Bruno Vignola
È la denominazione, già usuale nel Medioevo (resa italianamente, anche dal Carducci, con minnesinghero) dei poeti lirici tedeschi del sec. XII e del XIII, derivata [...] Zurigo 1758-59, ambedue dal grande codice Manessiano). La prima edizione critica, capitale e fondamentale per il metodo, fu quella di C. Lachmann, Walther von der V. (Berlino 1827) e, per i Minnesänger del sec. XII, Des Minnesangs Frühling, terminato ...
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GRIMM, Jacob Ludwig Karl
Lorenzo BIANCHI
Filologo e scrittore tedesco, fondatore della germanistica, fratello di Wilhelm (v.), nato il 4 gennaio 1785 a Hanau (Assia), morto a Berlino il 20 settembre [...] pubblicati è da segnalare: Briefwechsel der Brüder J. und W. G. mit K. Lachmann, a cura di A. Leitzmann, Jena 1925-27, con un'importante introduzione di K. Burdach. - Si veda inoltre R. v. Raumer, Geschichte der germanischen Philologie, Monaco ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] assai raffinata dal punto di vista filologico, che pare risalire a Otto Jahn, allievo di Karl Lachmann e August Boeck a storia dei dogmi, opera nella quale, per mezzo del metodo storico-critico, approfondì lo studio delle antiche origini dei dogmi ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] , Ermolao si misura. Le seduzioni del metodo tutto letterario del Gaza o di certo purismo del Merula, quando polemizzava con e completa tra quella del Petrarca e poi di Lorenzo Valla e quella del Lachmann. Per questo, vent'anni dopo, Guillaume ...
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Informatica umanistica
Andrea Bozzi
La definizione dell’informatica umanistica come disciplina nella quale interagiscono la scienza dell’informazione, l’utilizzo di sistemi di calcolo e il vasto universo [...] a una stampante; b) il secondo metodo si riferisce alla riproduzione digitale di documenti ed è stato reso possibile con l quando, cioè, Karl Lachmann la mise in pratica nel 1852 per stabilire il testo del De rerum natura di Lucrezio e che ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] r. che è dedicata alla filosofia della scienza e a questioni dimetodo. The British journal of aesthetics (Londra, 1960-) è stato diretto da A. Fritsch, W. Korthaase, R. Lachmann e Th. Leinkauf per conto della Deutsche Comenius-Gesellschaft; ...
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FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] " della filologia, in antitesi alla scuola "formale" di G. Hermann e di K. Lachmann; e asseriva la necessità per l'Italia non pure mente storica e rifletta, pertanto, od interpreti il sentire, il metodo e la problematica del tempo suo). Al F. l'arduo ...
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