GUARINO Veronese (Guarinus Veronensis o de Guarinis)
Remigio Sabbadini
Umanista, nato nel 1374 in Verona dal fabbro Bartolomeo e da donna Libera di Zanino, morto a Ferrara il 4 dicembre 1460. A Verona [...] grammaticale s'impartivano le flessioni irregolari, i principî fondamentali della sintassi, alcune nozioni di prosodia e di metrica e gli elementi del greco: manuali per la flessione e la prosodia il Doctrinale, per la sintassi le Regulae di Guarino ...
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Uno dei maggiori storici ed eruditi tedeschi del secolo XIX, nato a Karlsruhe il 24 novembre 1785; studiò dal 1803 nell'università di Halle teologia sotto lo Schleiermacher, e antichità classiche sotto [...] di Platone, da Sofocle o Euripide alle orazioni di Demostene, alternando il suo insegnamento con corsi sulla metrica e sulle antichità greche. Egli rielaborò le idee del Wolf formulando i nuovi principî della filologia, la quale dev'essere, com ...
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Parola dell'uso corrente, che nella scienza assume vari significati fra loro affini, ma rispecchianti differenti gradi di astrazione dalla realtà. Nella fisica (pur non pretendendo di dare una vera e propria [...] anima immortale: problema che ha dei precedenti nella filosofia greca (pitagorismo, platonismo) ma che acquista nuovo valore per di corpo) si esprime in punti tipografici (v. metrica tipografica). Presentemente è generale l'uso di corpi sistematici, ...
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GUARINI, Guarino (o Camillo)
Mario Labò,
Architetto, nato a Modena il 17 gennaio 1624, morto a Milano il 6 marzo 1683. Di famiglia ferrarese, si fece chierico regolare teatino come tutti i suoi cinque [...] sua Architettura civile, ci mostra un'originalissima pianta, a croce greca, con cupola a tamburi, più sviluppata di quella di Messina. è il suo senso plastico monumentale, francamente ribelle alla metrica in uso, e ricercatore ansioso di nuovi ritmi, ...
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Si chiama comunemente, senz'altro, esametro l'esametro dattilico, il verso che da Omero in poi è tradizionale per tutta l'antica epopea (v.) greca e romana, compresa anche quella che noi chiameremmo piuttosto [...] il tardo Nonno: v.) distinguiamo solo, per brevità, per il greco l'esametro omerico da quello di Callimaco, per il latino l per il latino molto materiale in L. Müller, De re metrica poëtarum latinorum, Pietroburgo 1895. Per elisione e fin di parola ...
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PRISCIANO di Cesarea
Fausto GHISALBERTI
Grammatico latino della fine del sec. V, nato a Cesarea nella Mauritania. Poco sappiamo della sua vita. Frequentò la scuola di Teoctisto, e insegnò lingua latina [...] fabularum Terentii, nel quale, appoggiandosi su Eliodoro ed Efestione per i Greci, su Asmonio e Terenziano per i Romani, fissa le caratteristiche metriche degli antichi comici ormai quasi obliate; Praeexercitamina, fedele traduzione adattata al ...
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Fiorì attorno al 150 a. C., quale celebratissimo allievo di Aristarco e uno dei più versatili filologi greci. Alla varietà dei suoi interessi avran contribuito gli studî filosofici compiuti sotto lo stoico [...] ; onde riuscì l'opera più compiuta del genere nel mondo greco, e lo stoicizzante Strabone, nei capitoli sulla geografia omerica ( (Strabone) o Περὶ γῆς (Stefano Biz.), e in forma metrica. Lavori filologici erano i commenti a Sofrone e ad Epicarmo, ...
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Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella ricca biblioteca di E. Stillingfleet, [...] di Publilio Siro e le favole di Fedro, è particolarmente notevole per una breve trattazione sulla metrica antica latina e sulle sue differenze da quella greca, che è rimasta per il latino arcaico fondamentale sino al Ritschl (v.): qui per la prima ...
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. Anapesto (gr. ἀναπαιστος, dal verbo ἀναπαίειν, ma è incerto in quale senso della parola: forse in quello di "battere, picchiare", dunque nel significato di metro della zuffa) è chiamato un piede ascendente, [...] latino sono molto più liberi rispetto alla dieresi che quelli greci, e non hanno alcun ritegno nello scioglimento dell'arsi , 8), § 6. Per Seneca, v. spec. L. Müller, De re metrica poetarum latinorum, 2ª ed., Lipsia 1894, pp. 161, 164 segg., 167 segg ...
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Narra Erodoto (Hist., I, 23-24) che Arione di Metimna, citaredo non inferiore ad alcuno del suo tempo e primo a comporre e rappresentare ditirambi, dopo aver dimorato a lungo presso Periandro di Corinto, [...] an., XII, 45) si rivela a un'accurata analisi stilistica e metrica una falsificazione non anteriore all'ultimo periodo attico (cfr. Bergk, Poetae p. 84 e Ammerkungen, p. 90; G. Fraccaroli, I lirici greci, Torino 1913, p. 14 segg.; A. Taccone, Melica ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...
metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: i sistemi m. e monetarî usati dagli...