Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] ’ Medici. In questa chiave si spiegano le riprese di forme metriche come la ballata, il madrigale e addirittura la sestina. La che domina il testo.
Le suggestioni esercitate dalla cultura greca sono alla base del progetto delle Laudi del cielo ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] Eppure, già nei più antichi testimoni di opere greche l’apostrofo è saltuariamente presente in alternanza con la delle grammatiche attuali. Gli usi arcaici permangono come espediente metrico-espressivo di poesia: per es., se nel 1897 ➔ Giovanni ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] In latino gli accenti grafici (gravi, acuti e circonflessi, presi dal greco) non segnalavano l’intensità della vocale, bensì il timbro grave o italiana ad uso delle scuole. Con nozioni di metrica, esercizi e suggerimenti didattici, 1918).
Maraschio, ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] esiti anche nelle traduzioni (pubblicate postume per cura di U. Albini, Lirici greci, Firenze 1972). Ed è significativo che l’ultimo lavoro filologico sia stato di argomento metrico (Alcmanio e reiziano in Archiloco, in Maia, VII (1955), pp. 14-19 ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] nozione di ritmo si applica nelle varie culture sia alla lingua parlata che a quella poetica (➔ lingua poetica; ➔ metrica e lingua). Nella Grecia classica, almeno fino al periodo attico, la parola rhythmós, indicando la forma assunta da un oggetto in ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] l’occlusiva velare sorda era comunemente indicata col grafema greco ‹k›, oggi presente ‘di rientro’ nei forestierismi, cura di) (1994), Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, Torino, Einaudi.
Berruto, Gaetano (20052), Corso ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] altra città sede di giochi dedicati al dio), di tutti i Greci (Zéus Panellē´nios), etneo (Zéus Aitnâios, «relativo all’Etna (1994), Epiteto, in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, diretto da G.L. Beccaria, Torino, Einaudi, ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] un impiego, però, differente da quello moderno. Anche nel greco e in latino, infatti, l’accento grave si contrapponeva all . Grammatica italiana ad uso delle scuole. Con nozioni di metrica, esercizi e suggerimenti didattici, Livorno, R. Giusti, 1918 ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] in cui è stata recuperata l’accentazione della originaria voce greca, rispetto a piazza, dal lat. platĕam), sia di , Michele (2004), Allotropo, in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica e retorica, diretto da G.L. Beccaria, cit., p. 44. ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] ) può variare posizione: fuori degli usi poetici, che sottostanno a dettami ritmici (➔ metrica e lingua), di norma a creare conflitto sono pronunce alla maniera greca contrapposte a quelle alla latina di parole dotte importate dalla prima per tramite ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...
metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: i sistemi m. e monetarî usati dagli...