Trasformazione di un fotone di sufficiente energia (> 1 MeV) in una coppia elettrone-positrone in seguito alla sua interazione con il campo coulombiano di un nucleo o di un elettrone. ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] di cui si dispone e dallo spettro di n. (veloci) che si desidera produrre.
Per produrre n. di energia superiore a circa 50 MeV si fa ricorso a due altri tipi di processi: le reazioni di strappo (stripping) del deutone e l’urto con scambio di carica ...
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In fisica, in chimica e in ingegneria, si dice di quanto è relativo al nucleo atomico.
La fisica n. è la branca della fisica che, studiando le proprietà dei nuclei atomici, permette da un lato di indagare [...] , deuterio e trizio invece che idrogeno: si realizza in tal modo una reazione di fusione del tipo 21H + 31H → 42He + 10n + 17,58 MeV che dà luogo a una produzione di neutroni veloci dieci volte maggiore, a parità di potenza, che nelle bombe a fusione ...
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microtrone
microtróne [Comp. di micro- e (ciclo)trone] [FSN] Acceleratore di particelle, sino a energie dell'ordine di 20 MeV, di dimensioni lineari ridotte (dell'ordine di 2 m), basato sul principio [...] del ciclotrone e usato anche come preiniettore di sincrotroni: v. acceleratore di particelle: I 10 b ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] l’energia Ea della particella incidente è così grande che l’energia di legame dei nucleoni nel nuclide bersaglio (~8 MeV) può essere trascurata. In queste condizioni, il nucleo bersaglio X può essere paragonato a un agglomerato di nucleoni quasi ...
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acceleratóre di particèlle Dispositivo che imprime elevate energie cinetiche a particelle subatomiche cariche (ioni, protoni, elettroni ecc.) mediante l’azione di campi elettrostatici o elettromagnetici. [...] ) oppure generatori elettrostatici (Van de Graaff), si possono ottenere particelle con notevoli energie, sino a ~ 10 MeV.
Negli a. lineari le particelle vengono accelerate lungo traiettorie rettilinee da campi elettrici variabili nel tempo. Un a ...
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Acceleratore di particelle cariche pesanti (protoni, particelle α ecc.). Il primo esemplare, ideato (1930) e realizzato (1931) da E.O. Lawrence, forniva protoni di 80 keV.
Il c. (v. fig.) consiste di [...] della particella. Le energie massime ottenibili con i moderni c. per protoni vanno da qualche decina a qualche centinaio di MeV. Lo sfasamento anzidetto può essere corretto con due sistemi: o variando nel tempo la frequenza del campo acceleratore o ...
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elettromagnetiche, cascate
Fernando Ferroni
Riccardo Faccini
Fenomeno dovuto al comportamento di elettroni e fotoni nel loro passaggio attraverso la materia a energie maggiori di 1 milione di elettronvolt [...] di assorbimento: è definita energia critica e ha un valore diverso per ogni materiale (si approssima con Ec∼ 800/Z MeV, con Z numero atomico del materiale). Elettroni o fotoni incidenti sul materiale generano una cascata in cui le particelle crescono ...
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megaelettronvolt
megaelettronvòlt s. m. [comp. di mega- e elettron-volt]. – Unità di misura dell’energia (simbolo: MeV), pari a 106 elettronvolt, usata in fisica nucleare e subnucleare.