BARTOLOMMEI, Ferdinando
Sergio Camerani
Nacque a Firenze il 10 marzo 1821 dal marchese Girolamo e dalla marchesa Teresa Niccolini. Rimasto presto orfano di padre, fu affidato dalla madre alle cure dell'abate [...] di economia rurale, e partecipò alla polemica, svoltasi in seno all'Accademia dei Georgofili nel 1855, sul problema della mezzadria, circa la quale espresse forti riserve sulla sua utilità per il perfezionamento e il progresso dell'agricoltura.
Non ...
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Al pari delle altre regioni d'Italia, l'E. R. è andata soggetta nell'ultimo ventennio a sensibili mutamenti, ma più come ulteriore sviluppo, e accentuazione delle sue caratteristiche essenziali, che come [...] sceso da 548.000 nel 1961 a 309.000 nel 1971 (20% della popolazione economicamente attiva) e la conduzione a mezzadria ha accelerato il suo regresso. Comunque il miglioramento tecnico consente alla regione di mantenere i suoi primati di produzione (1 ...
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MORVAN (A. T., 32-33-34)
Clarice Emiliani
Regione della Francia centrale il cui nome (Morvinnus), d'origine celtica, si trova ricordato per la prima volta in un'iscrizione romana del sec. III; il suo [...] ad Avallon e Rouvray. Nel Morvan prevalgono in genere la grande proprietà e i dominî collettivi; solo a E. è in uso la mezzadria con relativa dispersione della popolazione. I centri e le abitazioni sparse non si spingono al disopra dei 700 m. s. m. e ...
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SONNINO, Sidney Costantino
Pier Luigi Ballini
– Nacque a Pisa l’11 marzo 1847, terzogenito di Isacco (1803-1878) e di Georgina Sofia Dudley Arnaud Menhennet (1824-1907).
Il padre era un banchiere e [...] – e sottolineava i nessi fra mancate riforme e suffragio ristretto, fra rappresentanza e questione sociale. Sostenitore della mezzadria come fattore di conciliazione degli interessi, di conservazione sociale e di progresso, ma sottolineando i doveri ...
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ORSOLINI CENCELLI, Valentino
Erminia Ciccozzi
ORSOLINI CENCELLI, Valentino. – Nacque a Magliano Sabina il 7 febbraio 1898, da Alberto dei conti Cencelli Perti e da Vittoria Orsolini Marescotti, entrambi [...] ambulante di agricoltura di Rieti (1929-37), membro della Commissione per lo studio della carta della mezzadria italiana, costituita presso la Confederazione nazionale sindacati fascisti dell’agricoltura (1931).
Ebbe l’incarico più importante ...
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L'Angiò, capitale Angers, con una superficie di circa 8940 kmq., antica contea. Nel 1790 il suo territorio formò quasi tutto il dipartimento di Maine-et-Loire e una piccola parte dei dipartimenti della [...] il 56% del comune appartiene a sei sole famiglie. La popolazione è sparsa nelle case coloniche e nei poderi affittati a mezzadria, dove i sublocatarî spesso si succedono di padre in figlio. Soltanto le borgate sono mercati agricoli: Segré (4130 ab ...
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SCORTE
Fulvio Maroi
. Con questo termine si designano quelle cose mobili che, in quanto sono destinate allo sfruttamento agricolo di un fondo, si considerano a esso organicamente collegate. La legge [...] senza tener conto dell'aumento o diminuzione dei prezzi mercato. Quando alla restituzione delle scorte alla fine della mezzadria le norme generali per la disciplina di tale contratto, approvate dal Consiglio nazionale delle corporazioni il 13 maggio ...
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. Contratto con cui il lavoratore agricolo si obbliga a coltivare un appezzamento di terreno, partecipando secondo una certa proporzione ai frutti e talora alle spese. Ignoto al codice, è disciplinato [...] compartecipazione in atto nell'agricoltura italiana, in Scritti sindacali corporativi agricoli, II, Roma 1942; P. Germani, Mezzadria e compartecipazione in agricoltura, in Riv. diritto agrario, 1943, p. 246; F. Pagani, Le compartecipazioni agricole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Italia non è un Paese povero: dall’AGIP all’ENI
Fabio Catino
In una tarda serata di fine inverno del 1960, Joris Ivens, talentuoso e problematico regista olandese, presenta a Enrico Mattei (1906-1962), [...] rurali di alcune regioni meridionali d’Italia (per es., lo stato d’abbandono di un neonato appartenente a una famiglia numerosa a mezzadria in Lucania, assalito da mosche in una spelonca buia e umida).
L’Italia non è un Paese povero non avrà un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il XIII e il XIV secolo, la dimensione del villaggio è ancora quella prevalente [...] del proprietario e del contadino, la divisione a metà dei vantaggi e dei rischi dell’impresa, il divieto per il mezzadro di iniziare le operazioni di raccolta senza il consenso del proprietario concedente, l’obbligo di custodire i prodotti fino alla ...
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mezzadria
meżżadrìa s. f. [der. di mezzadro]. – Sistema di conduzione e tipo di contratto agrario per cui il concedente, cioè il proprietario di un fondo, e il mezzadro in proprio, quale capo di una famiglia colonica, si associano per la coltivazione...
mezzadro
meżżadro s. m. (f. -a) [da una voce settentr., continuazione del lat. tardo mediator «intermediario»]. – Contadino (o più esattamente il capo della famiglia colonica) che lavorava un podere, associato al proprietario con il contratto...