Contratto agrario, un tempo assai diffuso soprattutto nell'Italia centrale, in base al quale un soggetto (concedente), titolare del diritto di godere di un fondo rustico, si associava con un altro soggetto [...] nel podere con la famiglia colonica. La l. 15 settembre 1964, n. 756 ha vietato la stipulazione di nuovi contratti di mezzadria, ma le parti continuavano ad utilizzare questa figura. La l. 3 maggio 1982, n. 203, all’art. 27, ha infine disposto ...
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Data la particolare importanza della colonia parziaria nell'agricoltura italiana, è opportuno aggiungere alla trattazione storico-giuridica di questo sistema di conduzione delle aziende rurali alcune notizie [...] agronomi.
Fra tutti i tipi di colonia parziaria esistenti, la mezzadria è certamente il più diffuso e importante. In essa, come . Non va confusa, ad esempio, con la cosiddetta mezzadria o metateria siciliana, che è un semplice contratto di ...
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MEZZADRIA (XXIII, p. 147)
Giovanni CARRARA
Nel codice civile italiano 1942 la mezzadria è regolata nella seconda sezione del libro V, titolo II, capo II, dedicato alla impresa agricola; per quanto non [...] dal codice civile nell'art. 2141 segg. Circa il secondo punto l'accordo si otteneva sulla formula che il contratto di mezzadria è a tempo indeterminato con facoltà di disdetta annua, da darsi almeno sei mesi prima della scadenza. Circa il terzo punto ...
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Fondo rustico destinato a coltura o suscettibile di coltura, lavorato da una o più famiglie coloniche in proprio o per contratto di affitto o, un tempo, di mezzadria. Tali p., con le rispettive case, costituiscono [...] un esempio d’insediamento umano sparso: si trovano o sui colli, o sui poggi, o in pianura vicino ai pozzi o alle risorgive, o sui versanti soleggiati delle regioni montane ...
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fazenda
Azienda agricola brasiliana di grandi dimensioni, specializzata nella coltura estensiva del caffè. Si diffuse tra il 1840 e la fine del sec. 19° per la crisi saccaria che causò la riconversione [...] delle piantagioni di canna da zucchero. Fallito l’iniziale progetto di conduzione a mezzadria, fu coltivata da schiavi fino alla loro liberazione nel 1888 e poi da immigrati europei. ...
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. Presso i Romani l'azienda agricola era diretta dal villicus, il quale era uno schiavo che sorvegliava gli altri schiavi addetti al lavoro del fondo (familia rustica). Alla direzione delle grandi aziende [...] della grande tenuta nobiliare e l'assenteismo del proprietario fondiario, ed è soprattutto frequente in quelle zone, in cui la mezzadria s'impone come sistema normale di coltivazione (Toscana, Umbria e Marche). Oggi al suo posto si colloca un'altra ...
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CARUSO, Girolamo
Carlo Pazzagli
Nato ad Alcamo (prov. di Trapani), il 18 sett. 1842, compì gli studi secondari a Palermo e si laureò in agraria a Napoli nel 1861. Dopo aver trascorso alcuni anni nell'esercito, [...] alla conseguente possibilità da parte del proprietario di ridurre la propria, che il C. individuava la "convenienza economica" della mezzadria. Una analisi, questa del C., del tutto simile a quella svolta trent'anni prima da Cosimo Ridolfi, anche se ...
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CAREGA DI MURICCE, Francesco
Carlo Pazzagli
Discendente da un ramo della famiglia Carrega trasferitosi da Genova in Toscana verso la metà del '700 e poi ascritto alla nobiltà toscana, nacque a Livorno [...] col suggerire era analogo a quello già messo in pratica, qualche anno prima, dal Ridolfi a Meleto, la "sospensione" della mezzadria.
Ma le due operette pubblicate dal C. nel '57 suscitarono interesse anche per un altro motivo. In esse era infatti ...
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. Per "diritto agrario" s'intende il complesso delle norme, sia di diritto privato sia di diritto pubblico, che regolano i soggetti, i beni, gli atti e i rapporti giuridici pertinenti all'agricoltura: [...] paese è stata confermata dalla recente emanazione delle norme generali per la sua disciplina (la cosiddetta "Carta della mezzadria") - e la colonia parziaria. Il contratto di lavoro ha pur esso aspetti particolari in agricoltura, soprattutto nelle ...
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Trasformazione dell’ordinamento produttivo in agricoltura, realizzata in seguito a un intervento pubblico nell’economia privata, mediante una ridistribuzione della terra o un riordinamento del regime fondiario. [...] un sistema di tipo capitalistico (il grande affitto), facendo scomparire i vecchi ordinamenti della proprietà signorile e della mezzadria, laddove nelle zone centrali di medio sviluppo agricolo (Emilia, Toscana, Marche e Umbria) il piccolo affitto e ...
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mezzadria
meżżadrìa s. f. [der. di mezzadro]. – Sistema di conduzione e tipo di contratto agrario per cui il concedente, cioè il proprietario di un fondo, e il mezzadro in proprio, quale capo di una famiglia colonica, si associano per la coltivazione...
mezzadro
meżżadro s. m. (f. -a) [da una voce settentr., continuazione del lat. tardo mediator «intermediario»]. – Contadino (o più esattamente il capo della famiglia colonica) che lavorava un podere, associato al proprietario con il contratto...