Garibaldi, Giuseppe
Guido Pescosolido
L'eroe dei due mondi
Dei quattro grandi artefici del Risorgimento italiano, Giuseppe Garibaldi è stato, in Italia, il più popolare e amato e, nel mondo, il più [...] di Roma. Sconfisse ripetutamente francesi e borbonici, prima di essere costretto ad arrendersi alla superiore potenza difuoco il 7 novembre. L'impresa dei Mille, che univa il Mezzogiorno al Piemonte per formare l'anno successivo il Regno d'Italia, ...
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Terra
Enzo Boschi e Michele Dragoni
Ottavio Vittori
Terra solida di Enzo Boschi e Michele Dragoni
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Dalle osservazioni ai modelli: a) la gravità e la forma della Terra; [...] a mezzogiorno del solstizio d'estate il Sole era a picco sulla città di Siene (oggi Assuan), perché illuminava il fondo di un , per il quale le eruzioni erano emanazioni di un grande fiume difuoco posto all'interno della Terra, il Pirifiegetonte. ...
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Commercio e marina
Massimo Costantini
Il Mediterraneo all’inizio del XVIII secolo
L’ultimo secolo di vita della Serenissima, considerata nel suo aspetto storicamente più significativo, vale a dire dal [...] eccellente capacità difensiva (per l’elevata potenza difuoco installata sui legni mercantili e per l’efficace il doppio quadrante, o quadrante di Davis, per misurare l’altezza del sole a mezzogiorno; la carta piana, o di Mercatore, per tener conto ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] durante i quali esso aveva percorso una distanza di 180 miglia; la velocità della sfera difuoco era dunque compresa tra 18 e 45 miglia al altezza sull’orizzonte della Stella Polare di notte, oppure del Sole a mezzogiorno. Per la longitudine era tutt ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] fulgore dei raggi dimezzogiorno.
c) La notte come morte, caos e lontananza di dio; il sonno come assenza di vita; rapimento e cui raggi sono interpretati dal mito come un vento caldo formato difuoco e aria. Il momento cosmogonico non è altro che il ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] di 600.000 e un massimo di poco più di 2.000.000 di italofoni su un totale di 25.000.000 di italiani. Situazione drammatica, tanto più se si pensa che nel Mezzogiorno babbiare («scherzare»), gioco difuoco («fuochi d’artificio»), annervarsi (« ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] questo punto di vista, segnarono una svolta determinante con la scelta di localizzazione della FIAT nel Mezzogiorno, attuata dei ‘gruppi difuoco’ terroristi, che volsero la loro offensiva nei confronti dei responsabili sindacali di reparto, dei ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] ore difuoco intenso e fortunato", il C. non trascurava: di raccomandare "la sorte della guamigione che fu vittima di pochi dopo il C. avrebbe impresso alla politica governativa nel Mezzogiorno.
La regione era afflitta dalla piaga dei brigantaggio ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] catal.), a cura di M.C. Maiocchi, Torino 2003. Altri tre importanti cataloghi consentono di mettere nitidamente a fuoco la vicenda del Ragghianti, C. L., Firenze 1948; A. Trombadori, Gente del Mezzogiornodi C. L., in Realismo, 1953, nn. 13-15, pp ...
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Bernardo di Chiaravalle, santo
Raoul Manselli
Nacque tra l'aprile e l'agosto del 1090, di nobile famiglia borgognona, terzo figlio di Tessellino le Saur, signore di Fontaine (non lontano da Digione) [...] di una prima fondazione cisterciense a Fossanova gli dava la gioia di vedere l'espansione del suo movimento, anche nel Mezzogiorno 'insegnamento di Abelardo, Arnaldo da Brescia, che egli perseguì, senza tregua, con lettere difuoco. Contemporaneamente ...
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scoccare
v. tr. e intr. [der. di cocca1] (io scòcco, tu scòcchi, ecc.). – 1. tr. a. Scagliare con forza, lanciare dardi con un arco o una balestra: al segnale, l’arciere scoccò la freccia; Aspett’io pur che scocchi L’ultimo colpo chi mi diede...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...