HILBERSEIMER, Ludwig Karl
Maurizio Gargano
Urbanista e architetto di origine tedesca, nato a Karlsruhe il 14 settembre 1885, morto a Chicago il 6 maggio 1967. Formatosi presso la Technische Hochschule [...] , T. Garnier, H. Muthesius e, tra i suoi contemporanei, dall'architettura industriale di H. Poelzig e dalle idee di MiesvanderRohe (cui fu legato da lunga amicizia e da rapporti di lavoro, specie dopo l'abbandono della Germania nazista), H. fu ...
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Grassi, Giorgio
Giovanni Jacometti
Architetto, nato a Milano il 27 ottobre 1935. Dal 1961 al 1964 ha fatto parte della redazione della rivista Casabella continuità; dal 1977 è professore ordinario di [...] L. Hilberseimer e H. Tessenow) che si pone coscientemente in continuità con l'eredità classica (A. Loos, L. MiesvanderRohe, Le Corbusier, J.J.P. Oud).
Ha pubblicato La costruzione logica dell'architettura (1967), L'architettura come mestiere ed ...
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HÄRING, Hugo
Susanna Pasquali
Architetto tedesco, nato a Biberach il 17 maggio 1882, morto a Göppingen il 1° maggio 1958. Compie gli studi presso il Politecnico di Stoccarda e poi di Dresda (1899-1902) [...] alla nuova architettura; è membro fondatore del Zehner-Ring (poi Ring), gruppo costituito con L. Hilberseimer, E. Mendelsohn, L. MiesvanderRohe, B. Taut e altri, allo scopo di propagare l'architettura moderna; nel 1929 è tra i membri fondatori del ...
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PEI, Ieoh Ming
Ruggero Lenci
Architetto statunitense di origine cinese, nato a Canton il 26 aprile 1917. Figlio di un eminente banchiere ed economista cinese, partì per gli Stati Uniti nel 1935 per [...] il John Hancock Building a Boston (1976), che rappresenta l'evoluzione del parallelepipedo in ferro e vetro di L. MiesvanderRohe; ottiene attenzione internazionale con l'ampiamento della Galleria nazionale di arte a Washington (1968-78), dove la ...
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JOHANSEN, John MacLane
Ruggero Lenci
Architetto statunitense, nato a New York il 29 giugno 1916. Figlio di artisti di fama internazionale, iniziò la sua attività come pittore seguendo le orme dei genitori. [...] studio di L. Skidmore, N. A. Owings e J. Merrill mostrando simpatie sia per lo stile internazionale di L. MiesvanderRohe che per la ricerca sul recupero delle forme derivanti dalla storia operata da L. Kahn.
La ricerca delle fonti costruttive e ...
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MONDRIAN, Piet (Pieter Cornelius Mondriaan)
Corrado MALTESE
Pittore, nato ad Amersfoort (Olanda), il 7 marzo 1872, morto a New York il 1° febbraio 1944. Studiò all'Accademia di Amsterdam, subendo l'influenza [...] 1920, e attraverso i contatti dei suoi esponenti con W. Gropius e tutto il gruppo del Bauhaus, E. Mendelsohn, MiësVanderRohe, Le Corbusier, R. Mallet Stevens e molti altri, il nuovo stile esercita un'enorme influenza sull'architettura e le arti ...
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JOHNSON, Philip Cortelyou
Maurizio Gargano
(App. III, I, p. 890)
Architetto statunitense. Dalla metà degli anni Cinquanta J. inizia progressivamente ad abbracciare una visione dell'architettura più [...] disincantata, volta a superare quella sorta di ''limitazioni'' proprie delle teorie di MiesvanderRohe, stimata figura di riferimento con il quale, comunque, collabora alla nota realizzazione del Seagram Building nel 1958. All'insegna del famoso ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] da Bruno Taut (1920- 1922) troviamo anche H. Scharoun, mentre una partecipazione più marginale è fornita da Behrens e MiesvanderRohe. Sono presenti tutti gli artisti già protagonisti della Brücke, mentre del gruppo del B/aue Reiter c'è solo ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] catalano, ben lontano dall'essenziale modernismo di MiesvanderRohe di cui proprio in quell'anno veniva Feyenoord a Rotterdam di Johannes Andreas Brinkman e Leen Cornelius Vander Vlugt (1934-36). Pregevoli esempi di moderno sono proposti ...
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La modificazione della città europea
Benedetto Gravagnuolo
Uno scenario in fase di trasformazione
All’alba del nuovo secolo le grandi città d’Europa hanno attuato sistematici programmi di modificazione [...] come l’avvento della trasognata Glasarchitektur, inneggiata dal poeta Paul Scheerbart nel 1914 e prefigurata da Ludwig MiesvanderRohe nell’irrealizzato grattacielo sulla Friedrichstrasse nel 1921. A ben vedere, invece, l’eccessiva reiterazione del ...
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