QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu [...] 1960, p. 349) che indicava in Siracusa la città natale del poeta, ad alimentare un’identità di «siculo greco» (S. Quasimodo, Micene, in Id., Poesie e discorsi sulla poesia, a cura e con un’introduzione di G. Finzi, prefazione di C. Bo, Milano 1996 ...
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POLIGONALE, OPERA
Giuseppe Lugli
. Si chiama in questo modo, con nome convenzionale moderno, quel sistema antichissimo di costruzione, che consiste nel sovrapporre massi enormi gli uni sugli altri, [...] opera pelasgica, o ciclopica. Comincia nella civiltà cretese-micenea, dove trova la massima applicazione nelle mura di Tirinto e di Micene, e poi si espande per tutta la Grecia classica e per l'Italia, specialmente centrale. Fu usato di preferenza ...
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SCHLIEMANN, Heinrich
A. Giuliano
Nato a Neubuchow (Mecklenburgo) il 6 gennaio 1822, morto a Napoli il 26 dicembre 1890. Dopo un duro tirocinio giovanile, durante il quale imparò da autodidatta alcune [...] 'altro) del "Tesoro di Priamo". Gli scavi intrapresi a Micene nel 1874 portarono alla scoperta delle tombe reali, ricchissime di oro i risultati eccezionali delle indagini a Troia e Micene.
Fu divulgatore entusiasta e immaginoso delle proprie scoperte ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO (ν. vol. Ι, p. 100)
L. Vlad Borrelli
I progressi nelle conoscenze tecnologiche dei materiali antichi, un rilevante incremento degli scavi e alcune eccezionali [...] con calce e paglia, è stato lucidato con ciottoli marini.
I pigmenti sono generalmente ricavati da minerali locali. Il blu a Micene è sempre la c.d. fritta egiziana, usata in Egitto fino dalla IV Dinastia, talvolta addizionata con quarzo. A Creta ...
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MEGARON (μέγαρον)
F. Matz
Il termine m. risale ai poemi omerici: in senso ristretto indica l'ambiente principale della casa, sicché lo si potrebbe tradurre con la parola atrio, sala (δ 308, η 339, (ω [...] , forma caratteristica dell'architettura della regione egea in età preistorica e storica. Quando lo Schliemann ebbe scavato a Troia, Micene e Tirinto case principesche di questo tipo, sorse il quesito come se ne dovesse spiegare l'affinità con l ...
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MINIA e MINIADI (Μινύας e Μινύας, Minyas e Minyēĭdes)
Angelo Taccone
Minia fu eroe e fondatore di Orcomeno in Beozia, dove gli era dedicato uno speciale culto di cui faceva parte anche la celebrazione [...] M. in Orcomeno, uno degli edifici greci che potevano gareggiare con le piramidi, e che era, come il tesoro di Atreo a Micene, una tomba a cupola. La vicenda più nota nel gruppo leggendario a cui M. appartiene è quella delle sue figliuole, le Miniadi ...
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ARMI e ARMATURE (v. vol. II, p. 820, s.v. Corazza; vol. II, p. 315, s.p. Elmo; vol. VII, p. 138, s.v. Scudo; vol. VII, p. 421, s.v. Spada)
M. C. Guidotti; G. Lacerenza; R. Pierobon-Benoit; Ch. Saulnier; [...] D'Agostino, in StEtr, XXXIII, 1965, p. 674. - Cannes-Ecluse: C. Caucher, Y. Robert, in GalliaPrHist, X, 1967, p. 169 ss.
Scudi: Micene: P.M. Fraser, in ARepLondon, 17, 1970-1971, p. 10, fig. 16. - Tebe: E. Touloupa, in ADelt, XX, 1965, p. 281. Tomba ...
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AGAMENNONE (᾿Αγαμέμνων)
A. de Franciscis
Eroe greco, uno degli Atrìdi. Fu il capo supremo dei Greci all'assedio di Troia.
Considerato talvolta come una divinità connessa con Zeus; a prova di una fase [...] a Sparta soltanto nel VI sec. a. C. al tempo della egemonia di questa città; oggi è noto anche l'Agamennonèion di Micene che risale all'VIII sec. a. C.; inoltre conosciamo anche un culto eroico degli Atridi a Taranto, connesso ovviamente con l'epos ...
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TEMPERA
M. Cagiano de Azevedo
La tecnica della pittura a t. ha per particolarità di usare colori sciolti in acqua e addizionati di un glutine, che deve fissarli al supporto dopo che saranno stati spalmati. [...] , p. 175); la si conosce nell'ambiente della civiltà cretese-micenea, poiché alcune delle pitture di Cnosso, Festo, Tirinto e Micene, condotte su di una preparazione a gesso, sono eseguite con colori che oggi non presentano tracce di agglutinante, ma ...
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È l'ispirato cantore (il nome, che vale loquace, è ben adatto per un aedo) che allieta con l'arte sua la mensa nella casa di Ulisse e per forza serve ai Proci. Nel primo libro dell'Odissea egli intona [...] a fargli salva la vita dopo la strage dei Proci. Una leggenda narrava che egli fosse venuto da Sparta a Itaca quale custode di Penelope, alla stessa guisa che il fratello di lui Cariade o Demodoco o Glauco sarebbe andato con Clitennestra a Micene. ...
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micena
micèna s. f. [lat. scient. Mycena]. – Genere di funghi basidiomiceti con un centinaio di specie delle regioni temperate: di modeste dimensioni, o piccole, gracili, sono comuni anche in Italia su legni morti e su vegetali in decomposizione.