Powell, Michael
Giorgio Reineri
USA • Filadelfia (Pennsylvania), 10 novembre 1963 • Specialità: Salto in lungo
Allievo dell'Università della California a Irvine e, quindi, della UCLA (University of [...] salti mai vista (m 8,68 nullo; 8,83 m ventoso; 8,91 m ventoso; 8,87 m con vento contrario; 8,84 m), non riuscì a superare Powell, che al quinto tentativo, dopo aver già saltato 7,85 m, 8,54 m e 8,29 m, si produsse nel suo capolavoro, 8,95 m, con ...
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Regista e produttore cinematografico (Bekesbourne, Kent, 1905 - Avening, Gloucestershire, 1990). Nel cinema dal 1925 come assistente di R. Ingram, diresse nel 1936 l'interessante The edge of the world, cui fece seguito una serie di film spesso realizzati in collab. con altri registi (The spy in black, 1939; The thief of Baghdad, 1940; The lion has wings, 1940; ecc.). Nel 1941 fondò con E. Pressburger ...
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(A. T., 166-167).
Sommario. - Geografia: Generalità (p. 387); Storia dell'esplorazione (p. 388); Geologia (p. 393); Morfologia (p. 394); Clima (p. 399); Idrografia (p. 401); Flora (p. 404); Fauna (p. 406); [...] alta e più arida. Una grande area a sud del Creek Powell e del Tavolato di Barkley è poco conosciuta, per quanto la loro paese d'origine; ma è innegabile che nelle lievi poesie di Michael Robinson (poesie varie d'occasione, 1810-1821) e di Barron ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] L'uomo di Aran) di Flaherty, girato nell'arcipelago a ovest dell'Irlanda, The edge of the world (1937), girato da MichaelPowell nelle isole Shetland (rifilmate nel 1978 per il prologo e l'epilogo di Return to the edge of the world), En handfull ris ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] Borradaile, Jack Cardiff, a.d. Vincent Korda); e in The thief of Bagdad (1940; Il ladro di Bagdad) di Ludwig Berger, MichaelPowell, Tim Whelan (fot. G. Périnal, O. Borradaile, a.d. V. Korda) dove, insieme ai sorprendenti effetti speciali, la magia è ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] Orson Welles, The little hut (1957; La capannina) di Mark Robson e They're a weird mob (1966; Sono strana gente) di MichaelPowell, girato in Australia, terra che Chiari amò molto e che considerava una seconda patria.
È stato però il teatro a dare a ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] di avventure esotiche The thief of Bagdad (1940; Il ladro di Bagdad), che porta tra le altre la firma dell'inglese MichaelPowell; quest'ultimo aveva esordito nel lungometraggio con The spy in black (1939; La spia in nero).
Nel campo industriale l ...
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] ; ore 12: appuntamento al Midi-Minuit accanto alla porta di Saint Martin per il film fantastico del giorno, per esempio MichaelPowell o Roger Corman; ore 14: la seduta esclusiva, sui Champs Elysées o al Quartiere latino; poi seguono le tre sedute ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] in produzioni di qualità, talvolta sfarzose e sempre formalmente inventive (come i film di David Lean o quelli di MichaelPowell e Emeric Pressburger), eccelse in adattamenti letterari e melodrammi in costume, elaborò, con gli ironici film prodotti ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] alcuni esiti di grande rilievo per la storia del cinema. In tal senso The red shoes (1948; Scarpette rosse) di MichaelPowell ed Emeric Pressburger, e Limelight (1952; Luci della ribalta) di Chaplin sono senza dubbio fra i casi più rappresentativi ...
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