Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] potere, la rivoluzione e la repressione, la musica e le danze tradizionali, con stile basato sul piano-sequenza e ispirato a Michelangelo Antonioni, che J. ha sempre considerato il suo maestro. Nel 1972 ha vinto al Festival di Cannes la Palma d'oro ...
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Fusco, Giovanni
Ennio Speranza
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ottobre 1906 e morto a Roma il 31 maggio 1968. Un'inesausta tendenza alla rarefazione [...] strumentali e impasti timbrici desueti fecero di F. il compositore preferito di registi pensosi, asciutti e antiretorici come Michelangelo Antonioni e Alain Resnais. La collaborazione con il primo si tramutò anzi in un sodalizio artistico che portò ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] derivato, trasforma Visconti nel Luchino nazionale, ne certifica definitivamente icona e peso, insieme ai paralleli Federico e Michelangelo, altrettanto nazionali.
Nel Sessantotto non c'è posto per niente che gli somigli. Io, che a quella generazione ...
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Birkin, Jane
Paolo Marocco
Attrice cinematografica e cantante inglese, nata il 14 dicembre 1947 a Londra. Inizialmente relegata in ruoli minori, è diventata famosa a seguito dell'unione sentimentale [...] in teatro nella commedia musicale Passion flower hotel ed esordire poi nel cinema in Kaleidoscope (1966) di Richard Lester. Michelangelo Antonioni la scelse per una piccola parte nel suo film londinese Blow-up (1966), in cui la B. interpreta ...
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Fabbri, Diego
Francesco Suriano
Drammaturgo, sceneggiatore, giornalista e operatore culturale, nato a Forlì il 2 luglio 1911 e morto a Riccione il 14 agosto 1980. Il tema centrale della sua opera ‒ [...] forma di confessione e di 'teatro aperto', offrirono al cinema di registi importanti quali Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni e Roberto Rossellini una notevole e salda chiarezza drammatica. Nel 1962 ottenne una nomination all'Oscar per ...
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Storico e critico d'arte italiano (Lucca 1910 - Firenze 1987). Studiò a Pisa con M. Marangoni. Di formazione crociana, nel 1935 fondò con R. Bianchi Bandinelli la rivista Critica d'arte elaborando il suo [...] poi in Arte della visione (1975, 1976, 1979); realizzò anche documentarî che definì "critofilm" (Urne etrusche a Volterra, 1957; Michelangelo, 1958; ecc.). Tra i suoi scritti: l'edizione critica delle Vite del Vasari (4 voll., 1942-44), Profilo della ...
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Regista cinematografico statunitense (Iron Mountain, Michigan, 1884 - Dummerston, Vermont, 1951), uno dei maggiori esponenti del genere documentaristico. Dopo studî naturalistici e attività di esplorazione, [...] of Aran (1934), storia di un pescatore irlandese e della sua famiglia, da molti considerato l'opera più riuscita di F.; Elephant boy (in collab. con Z. Korda, 1937); The land (1942); Louisiana story (1948); The Titan: story of Michelangelo (1950). ...
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Gaslini, Giorgio
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, pianista e direttore d'orchestra, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Musicista tra i più originali del jazz europeo, ha fuso felicemente procedimenti [...] sonore che ha composto e interpretato, sia per il cinema sia per la televisione, spicca quella per La notte di Michelangelo Antonioni (1961), premiata con il Nastro d'argento nel 1962.Iniziò a suonare fin da giovanissimo in diverse formazioni jazz ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] genio, che si trovava già in Platone e che era poi tornata nella cultura rinascimentale, in particolare in Leonardo e Michelangelo). Quelle che vennero chiamate le arti 'belle' (cioè l'arte nel senso moderno della parola) trovavano la loro regola in ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] il primitivo progetto, diventa flusso coerente di sequenze, visione, racconto. Prestigiose le sue numerose collaborazioni, da Michelangelo Antonioni a Ettore Scola, da Giuseppe Patroni Griffi a Louis Malle, da Jerzy Kawalerowicz a Marco Bellocchio ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...
colare2
colare2 v. tr., ant. letter. – Onorare, venerare. Fu così interpretato concordemente dagli antichi commentatori il passo di Dante (Inf. XII, 120): Colui fesse in grembo a Dio Lo cor che ’n su Tamisi ancor si cola, intendendo colare...