Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] pp. 159-181.
277. Ricostruzione puntuale in Luigi Messedaglia, La dedizione di Verona a Venezia e una bolla d'oro di MicheleSteno, "Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti", 95, 1935-1936, pp. 75-103; cf. anche Carlo Cipolla, Compendio ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] di culto era doppiamente sacro alla memoria dei successi veneziani in Terraferma in quanto ospitava il sepolcro di MicheleSteno, sotto il cui dogado, nel 1405, Padova e Verona erano state assoggettate alla Repubblica (60).
Nessuna andata era ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] Regierung in der Republik Venedig zu Beginn des 15. Jahrhunderts, Göttingen 1996, in partic. pp. 129 ss.
178. Il doge MicheleSteno aveva scritto che quella nomina veniva da Dio, non dagli uomini: ex Deo immediate fuisse (ibid., p. 134).
179. Giorgio ...
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Le milizie terrestri
Hannelore Zug Tucci
Guerre e ribellioni
Le operazioni militari che precedono nel tempo la prima vera guerra terrestre, che fu la scaligera - quelle dirette contro Padova (1304) [...] governatori, Leonardo Dandolo miles e Pietro della Fontana, che non apparteneva al patriziato veneziano, ma era genero di MicheleSteno. Se la guerra prese una svolta favorevole, con la vittoria presso Buonconforto, il merito fu dei governatori ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] per il doge Antonio Venier, che morì in novembre proprio all'avvio del progetto, l'onore di essere ritratto nella rappresentazione toccò al successore, MicheleSteno. In base ad una iscrizione, l'opera fu completata nel 1404 (213). Il doge ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] vivo il ricordo della loro persona e della loro famiglia mediante immagini ed iscrizioni al di fuori del palazzo Ducale. Da MicheleSteno in poi venne proibito, sotto pena di una severa ammenda, di collocare gli stemmi dei dogi "in aliquo loco ...
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] senato viene raddoppiata, salendo a quaranta membri (28); 28/12 nel corso della correzione seguita alla morte di MicheleSteno, si ampliano le facoltà delle rason vecchie e nuove, e si stabilisce che siano sufficienti due avogadori per incriminare ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] reputa scarsamente attendibile, secondo il quale l'offesa sarebbe venuta da MicheleSteno, il futuro doge: in occasione di una festa a palazzo ducale, infatti, lo Steno sarebbe stato allontanato dal doge per il suo atteggiamento irriguardoso verso ...
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La difesa dell'impero
Bernard Doumerc
Il Trecento, un secolo di lotte
Si apre il Trecento, nel panorama della storia di Venezia, su un periodo doloroso. Domina incontrastato il re Polemos, e le società [...] delle incombenze, il controllo dell'accesso al Golfo. Per quanto circondati da una fama eroica, Vettor Pisani, MicheleSteno e Giovanni Trevisan, considerati i responsabili della disfatta, rischiano la pena di morte, ma come sempre il governo ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] 1404, dette al L. la possibilità di inserirsi nella nuova realtà politica. Già nel giugno 1406 per conto del doge MicheleSteno fu inviato a Roma come ambasciatore presso Innocenzo VII per chiedere la nomina a vescovo di Vicenza del veneziano Angelo ...
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stenotipia
stenotipìa s. f. [comp. di steno(grafia) e -tipia]. – Sistema e tecnica di abbreviazione della scrittura per mezzo di speciali macchine, realizzata sia con lettere alfabetiche (sistema Grandjean) sia con segni stenografici (sistema...