oculare
oculare [agg. e s.m. Der. del lat. ocularis, da oculus "occhio"] [OTT] s.m. (a) Generic., la lente alla quale s'accosta l'occhio per osservare qualcosa, per es., quella di cui sono dotate certe [...] dall'obiettivo dello strumento; di questa immagine obiettiva l'o. presenta all'occhio un'immagine virtuale ingrandita (per es., v. microscopia ottica: III 857 c). Di norma un o. è costituito da più lenti, al fine di conseguire un forte ingrandimento ...
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Disciplina che studia la risposta a stimoli, elettrici ed elettromagnetici ma anche chimici e magnetici, di molecole, aggregati atomici e molecolari di dimensioni nell'ordine dei nanometri. L'e. m. è riveste [...] stato solido, chimica, scienze dei materiali e biologia; i due contributi fondamentali per essa vengono dalle tecniche degli strati autoassemblanti monomolecolari (SAM, Self-Assembled Monolayer) e di microscopia a effetto tunnel e a forza atomica. ...
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Anatomista e istologo (Pistoia 1812 - Firenze 1884), prof. di anatomia e d'istologia nell'univ. di Firenze (dal 1847) e direttore del Museo di anatomia della stessa città. Nel 1835, ancora studente, comunicò [...] di P.). Studiando i problemi etiologici e clinici del colera, vide e disegnò per primo, nel 1854 (Osservazioni microscopiche e deduzioni patologiche sul cholera asiatico), il vibrione da lui denominato microbio colerigeno, che nel 1884 fu più ...
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Biologia
In istologia, varietà di cellula nervosa di piccole dimensioni con protoplasma scarso. La corteccia granulare, (o coniocortex) è una varietà di corteccia cerebrale, tipicamente rappresentata nell’area [...] dimensioni che egli ravvisò in alcuni corpuscoli colorabili nei preparati opportunamente fissati. Successivamente, la microscopia elettronica ha messo in evidenza l’esistenza di granulazioni ultramicroscopiche (ribosomi) nel citoplasma.
Tecnica ...
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Biochimico svizzero (n. Aigle 1942). Ha studiato nell'università di Ginevra e in quella di Basilea, è stato ricercatore presso l’European Molecular Biology Laboratory ed è professore di Biofisica nell'università [...] senza danneggiarli. Nel 2017 è stato insignito, con J. Frank e R. Henderson, del Premio Nobel per la chimica “per aver sviluppato la microscopia crioelettronica per determinare in alta definizione le strutture delle biomolecole in soluzione”. ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] fisiologica di Basilea e di Berlino, e dal igoi aveva ricevuto l'incarico dell'insegnamento, nell'ateneo parmense, della microscopia e della chimica clinica. In questo ambiente ebbe origine il peculiare orientamento clinico del F., basato da un lato ...
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UDITO
Enrico de Campora
(XXXIV, p. 605)
Negli ultimi anni molteplici progressi sono stati raggiunti nelle conoscenze della fisiopatologia dell'u., in particolare riguardo alle ricerche sui potenziali [...] principalmente all'investigazione della fisiologia dell'orecchio interno, di cui, grazie all'introduzione della microscopia elettronica, è stato possibile studiare i fini particolari anatomici e conoscere l'organizzazione ultrastrutturale. Com ...
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GHERARDINI, Pietro
Stefano Arieti
Nato a Bologna il 21 sett. 1863 da Federico e da Teresa Landini, dopo aver compiuto gli studi classici, si laureò all'Università di Bologna in zooiatria col massimo [...] . Negli anni accademici compresi tra il 1896-97 e il 1901-02 impartì corsi liberi di tecnica microscopica e microscopia clinica veterinaria e dal 1898-99 al 1902-03 fu anche incaricato dell'insegnamento della anatomia patologica dimostrativa ...
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preformazione
Teoria sullo sviluppo degli organismi, elaborata nel 17° sec., secondo cui gli organismi adulti con tutte le loro varie parti sono già presenti o nell’uovo o nello spermatozoo (detto animaculo [...] ’animaculo spermatico. La teoria della p., come opposta alla teoria della epigenesi, si impose soprattutto con lo sviluppo della microscopia e dopo la scoperta degli spermatozoi avvenuta nel 1677 da parte di A. van Leeuwenhoek che utilizzò tale sua ...
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SUPERFICIE
Alessandro Cimino
Gianfranco Chiarotti
(XXXIII, p. 1)
Chimica delle superfici. - Introduzione. - Gli atomi (o ioni) presenti sulla s. di un solido sono intrinsecamente in uno stato diverso [...] modo adiabatico agli atomi 1 e 3 in C.
La conferma definitiva del modello di Pandey è venuta ancora una volta dalla microscopia STM che ha permesso l'osservazione diretta delle catene (R.M. Feenstra e altri, 1986). L'immagine STM riportata in fig. 21 ...
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microscopia
microscopìa s. f. [comp. di micro- e -scopia]. – In generale, l’osservazione del «molto piccolo» e anche l’interpretazione dei risultati che tale osservazione fornisce; correntemente, la teoria e la pratica d’impiego del microscopio,...
microscopico
microscòpico agg. [der. di microscopio] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al microscopio, all’osservazione col microscopio o all’uso del microscopio: obiettivo m.; analisi m.; anatomia m.; preparato m.; anche, più genericam., che si...