Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] , ha ripreso in esame la struttura della cellula e dei suoi elementi costitutivi spingendosi oltre i limiti di risoluzione del microscopioottico (circa 0,2 μ) fino a raggiungere le dimensioni delle macromolecole dell'ordine di grandezza di 100 Å e ...
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. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] . 1 A, B). La fibra elementare, ripiegata e avvolta in ordini successivi di spiralizzazione, diventa il cromosoma visibile al microscopioottico, alla mitosi e alla meiosi.
Metodi classici di studio della citogenetica. - La prima fase dell'analisi c ...
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Nerve Growth Factor (NGF)
Pietro Calissano e Rita Levi-Montalcini
Scoperta e proprietà del Nerve Growth Factor
di Pietro Calissano
Un organismo è costituito da miliardi di cellule, organizzate in tessuti [...] dell'amputazione un grosso gomitolo di fibre (neuroma) (fig. 1).
Negli embrioni sezionati serialmente ed esaminati al microscopioottico dopo l'intervento, si era potuto osservare che la colonna motoria era estremamente ridotta e i gangli spinali ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] , submicroscopica (o ultramicroscopica) a seconda che sia rispettivamente osservabile senza ingrandimento, al microscopioottico o al microscopio elettronico. Il termine indica anche la disposizione relativa degli atomi in una molecola e di ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] e sono stati rivelati ulteriori interessanti particolari anatomo-istologici immediatamente al di là della risoluzione del microscopioottico, e scoperti numerosi organelli e ultrastrutture fino al livello delle grosse molecole. La biologia molecolare ...
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Tecnica di colorazione che evidenzia bande costanti più o meno intensamente colorate lungo il cromosoma.
La denaturazione o la digestione enzimatica della cromatina, seguite dall’incorporazione di un colorante [...] una serie di bande alternantesi in senso trasversale fino a un totale di 400, 550 o 850 visibili al microscopioottico.
Le bande G si ottengono sottoponendo i cromosomi a digestione con tripsina prima della colorazione con Giemsa; si formano ...
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Genere (Chlamydia) di batteri gram-negativi. In passato, la loro filtrabilità e la difficoltà a individuarli al microscopioottico li fece classificare come virus; in seguito furono considerati come forme [...] intermedie tra i virus e le rickettsie; per essere virus, sono infatti troppo voluminosi, oltre a essere sensibili alle tetracicline. F.M. Burnet nel 1960 propose il termine Magnovirus, poi prevalse il ...
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sferosoma In biologia cellulare, piccolo organello citoplasmatico presente nelle cellule vegetali, circondato da membrana, contenente enzimi idrolitici e grandi quantità di lipidi.
Nel citoplasma delle [...] cellule vegetali già da tempo erano note particelle sferiche rifrangenti di 0,5-1 μm di diametro, visibili al microscopioottico, ma il loro isolamento è stato per lungo tempo difficile, in quanto i metodi usati per la separazione di particelle ...
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Termine usato soprattutto in biologia e cristallografia per indicare una struttura submicroscopica, o ultramicroscopica, cioè non risolubile con il normale microscopioottico, perché relativa a dimensioni [...] inferiori a 0,2 μm (dimensioni ultramicroscopiche); il limite inferiore delle dimensioni ultramicroscopiche è pari al potere risolutivo lineare dei più potenti microscopi elettronici e ionici, dell'ordine di qualche decimo di nm (qualche Å). ...
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Costituente citoplasmatico del neurone evidenziabile con opportuni metodi di fissazione e di colorazione. Le n. visibili al microscopioottico sono un aggregato di neurofilamenti di circa 100 Å di spessore. ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...