La batteriologia, che deve il suo sviluppo all'essersi creata una sua tecnica particolare, nel suo ulteriore progredire ha beneficiato di tutte le conquiste della fisica, della chimico-fisica e della biochimica [...] delle diluizioni, al numero dei germi della sospensione o coltura originaria, oppure con la conta diretta dei germi al microscopio in speciali cellette a volume noto (Thoma-Zeiss).
Oltre questi metodi, per seguire e determinare lo sviluppo di un ...
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rabbia
Malattia infettiva provocata da un virus neurotropo che determina un’encefalite a esito letale. Viene trasmessa all’uomo da animali infetti: fra quelli domestici, particolarmente pericolosi sono [...] , i lupi e le volpi.
Eziologia e patogenesi
Il virus rabbico appartiene al genere Lyssavirus, famiglia Rhabdoviridae. Al microscopio elettronico si presenta con una caratteristica e inconfondibile forma a pallottola ed è costituito da un involucro ...
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binoculare
binoculare [agg. Comp. del lat. bini "a due a due" e oculare] [FME] [OTT] Nell'ottica medica, qualifica della visione normale, con entrambi gli occhi, cui si ascrive la proprietà di percepire [...] il rilievo del campo osservato. ◆ [OTT] Qualifica di strumenti ausiliari della visione, fatti per essere usati nella visione b.: cannocchiale b. (cioè binocolo: ←), microscopio b., ecc. ...
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Tecnica di colorazione che evidenzia bande costanti più o meno intensamente colorate lungo il cromosoma.
La denaturazione o la digestione enzimatica della cromatina, seguite dall’incorporazione di un colorante [...] delle bande G, ma i cromosomi sono colorati con un colorante fluorescente, per es. la quinacrina. Si osservano quindi al microscopio a fluorescenza bande luminose (bande Q) e spente (bande Q negative).
Le bande R sono il contrario delle bande G ...
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Batteriologo (Montreal 1873 - Parigi 1949); prof. di biologia alla Yale University (1928-33) e poi all'Istituto Pasteur di Parigi. Importanti i suoi studî che portarono alla scoperta dei virus che infettano [...] le colture batteriche distruggendole, da lui stesso denominati batteriofagi (1917). Egli riuscì anche a dimostrare la natura corpuscolare del batteriofago, in seguito confermata dalle osservazioni al microscopio elettronico. ...
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Plastidio che contiene la clorofilla. I c. si trovano singoli o numerosi nelle cellule delle parti della pianta esposte alla luce; mancano nelle oloparassite, nelle saprofite (funghi, batteri ecc.) e nei [...] nelle membrane tilacoidi che formano i grana o nello stroma (a in fig.) che li circonda. Ricerche al microscopio elettronico hanno evidenziato due tipi fondamentali di c.: lamellari (b in fig.), contenenti soltanto lamelle continue, e granulari ...
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citodiagnosi
Metodo di esame clinico che, in base allo studio delle cellule contenute in materiali organici, liquidi o semiliquidi, variamente prelevati (essudati, trasudati, pus, contenuto cistico, [...] . Dai liquidi si ottiene per centrifugazione un sedimento che si esamina a fresco o su strisci colorati al microscopio, osservando la specie, il numero e le caratteristiche morfologiche degli elementi cellulari contenuti (globuli rossi, leucociti ...
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centrica
cèntrica [s.f. dall'agg. centrico] [OTT] La distribuzione spaziale di intensità, con un netto massimo centrale, della luce diffratta alla Fraunhofer da un'apertura circolare, detta anche distribuzione [...] di Airy (v. diffrazione della luce: II 143 f), qual è, per es., quella dell'immagine di un oggetto luminoso puntiforme data da un telescopio o un microscopio. ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] ; la m. interna, o anatomia, indaga la struttura interna, sia ad occhio nudo (anatomia macroscopica) sia con il microscopio (anatomia microscopica). L’istologia e la citologia studiano i tessuti e le cellule animali e vegetali. Quando la m. si occupa ...
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SANGUE (lat. sanguis; gr. αἷμα; fr. sang; sp. sangre; ted. Blut; ingl. blood)
Ettore REMOTTI
Adolfo FERRATA
Leone LATTES
Rodolfo MARGARIA
Agostino PALMERINI
Mario DONATI
Nino BABONI
Il sangue dei [...] loro numero è di circa 400.000 per mmc. di sangue. Le piastrine intervengono nella coagulazione del sangue; osservando al microscopio la coagulazione, si vede che i primi filamenti compaiono a livello delle piastrine. Si ritiene abbiano un'azione di ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
microscopia
microscopìa s. f. [comp. di micro- e -scopia]. – In generale, l’osservazione del «molto piccolo» e anche l’interpretazione dei risultati che tale osservazione fornisce; correntemente, la teoria e la pratica d’impiego del microscopio,...