Fisico (Straubing, Baviera, 1787 - Monaco 1826). Si occupò prevalentemente di ottica e di astronomia fisica; è noto per la scoperta delle righe spettrali che hanno il suo nome e per le applicazioni che [...] fece alla chimica solare e stellare, nonché per i suoi studî sulla diffrazione. A lui si devono anche la costruzione del grande telescopio riflettore di Tartu, l'invenzione di un eliometro, di un micrometro, e varî perfezionamenti del microscopio. ...
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microsporum
Fungo deuteromiceto moniliale del gruppo dei Tricofiti. I m. sono parassiti dei peli e determinano tigne. M. audouini: agente eziologico della maggior parte dei casi di tigna microsporica; [...] in modo da formarvi come una guaina. M. furfur, agente eziologico della pitiriasi versicolore; si presenta al microscopio con ammassi di spore rotondeggianti e brevi filamenti miceliali. M. minutissimum, agente eziologico dell’eritrasma; si presenta ...
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È uno scisto argilloso di colorazione per lo più grigio-cupa, che ha in grado eminente la proprietà di potersi separare in lastre sottili; tali lastre, di superficie piana, un po' squamosa, lisce nell'insieme, [...] presentano lucentezza metallica, talvolta serica. La polvere è grigio-biancastra, dolce al tatto.
Al microscopio si riconosce un impasto di colorazione variabile, racchiudente una quantità di elementi cristallini, quali la mica, il feldspato, la ...
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MISURATORI di lastre
Gilberto Bernardini
Nelle ricerche spettroscopiche, come nelle applicazioni della spettroscopia per quel largo dominio delle frequenze dove è possibile l'uso dei metodi fotografici, [...] deboli, si contrassegna con una sottile incisione sulla gelatina.
Dopo ciò si passa all'uso del misuratore vero e proprio, che ha un microscopio di più forte ingrandimento (da 8 a 30) e che, come già si è detto, ha un portalastre montato su una vite ...
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risoluzione
risoluzióne [Der. del lat. resolutio -onis "atto ed effetto del risolvere", dal part. pass. resolutus di resolvere "risolvere"] [LSF] Generic., con rifer. a un determinato sistema fisico, [...] localizzatori. ◆ [FSN] R. in energia di un rivelatore: v. rivelatori di particelle: V 54 b. ◆ [ELT] R. interpretabile: v. microscopia elettronica e ionica: III 846 c. ◆ [OTT] R. lineare: v. sopra: R. di strumenti focalizzatori. ◆ [ELT] R. puntuale ...
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In biologia, la materia vivente, cioè la sostanza fondamentale che costituisce le cellule di tutti gli organismi (animali o vegetali) e in cui si esplicano le funzioni vitali. Nella cellula si possono [...] , si trova il p. indifferenziato, detto anche ialoplasma o matrice citoplasmatica o citoplasma fondamentale. Movimento protoplasmatico o corrente protoplasmatica, flusso del p. entro la cellula in una data direzione, osservabile al microscopio. ...
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Nella tecnologia chimica, p. elettrostatico, lo stesso che elettrofiltro, apparecchio nel quale si effettua l’elettrofiltrazione. P. termico Strumento impiegato per la misurazione della polverosità dell’atmosfera: [...] particelle di polvere, accelerate dalla turbolenza provocata dal riscaldamento, vengono proiettate contro i vetrini, sui quali si depositano; la conta al microscopio dei granelli depositati su una determinata area fornisce un indice di polverosità. ...
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TESSUTO
Giuseppe LEVI
Enrico CARANO
. Biologia. - Per i tessuti in genere v. istologia.
Coltura dei tessuti.
Si dice coltura o coltivazione dei tessuti, o anche coltura di cellule (v. cellula) il [...] Levi e W. Lewis non si ha quasi mai continuità plasmatica fra queste, soltanto intima adesione; se si esamina al microscopio per un lungo periodo un gruppo di cellule, si acquista la convinzione che l'unione è illusoria; cellule apparentemente unite ...
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È un corpo pietroso che si trova nell'interno di speciali cellule vegetali, assai grandi, che prendono il nome di "cellule a cistolito". Prende origine per ispessimento di un punto della membrana cellulare [...] grappolo, su cui si deposita carbonato di calcio che conferisce al cistolito consistenza lapidea e che sotto il microscopio può essere sciolto con effervescenza con acido cloridrico. I cistoliti sono caratteristici della più gran parte delle Moracee ...
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Ramo della medicina che ha per oggetto di studio le malattie dell’orecchio e delle vie aeree superiori (naso e seni paranasali, faringe, laringe).
Sviluppi
L’o. ha cominciato a strutturarsi, come branca [...] carico della membrana timpanica e dell’orecchio medio e interno), grazie all’uso dell’otomicroscopio operatorio, costituito da un microscopio binoculare a vari ingrandimenti. L’o. ha così subito profonde innovazioni che ne hanno ampliato i confini e ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
microscopia
microscopìa s. f. [comp. di micro- e -scopia]. – In generale, l’osservazione del «molto piccolo» e anche l’interpretazione dei risultati che tale osservazione fornisce; correntemente, la teoria e la pratica d’impiego del microscopio,...