fluorocromo
Mauro Cappelli
Sostanza in grado di far diventare fluorescente un’altra sostanza con la quale è posta a contatto. I fluorocromi, associati o meno ad altre molecole, possono essere impiegati [...] di un tessuto. La scelta del particolare fluorocromo dipende dalla lunghezza d’onda caratteristica dello strumento di microscopia impiegato. Tra i fluorocromi maggiormente utilizzati vi sono l’isotiocianato di fluoresceina (FITC) e l’isotiocianato di ...
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In anatomia umana, canale o vaso di calibro ridottissimo.
C. sanguiferi Costituiscono una fitta rete intercalata tra le terminazioni delle arteriole e le radici delle venule. Hanno calibro assai esile: [...] .
C. linfatici I vasi che formano le reti linfatiche iniziali.
L’osservazione microscopica dei c. ( capillaroscopia), mediante il capillaroscopio o anche con un comune microscopio, viene effettuata in vivo su piccoli vasi (al di sotto dei 500 μm ...
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In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule, detto anche cariocinesi. La divisione per m. interessa le cellule somatiche e gli stadi immaturi delle cellule germinali (oogoni e spermatogoni). [...] la m. si suddivide in quattro fasi (v. fig.). Nella profase (A-D in fig.) i cromosomi sono distinguibili al microscopio, costituiti da due filamenti detti cromatidi; quelli dello stesso cromosoma sono i cromatidi fratelli e sono uniti tra loro dal ...
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Famiglia della Classe Schizomycetes (batterî) fondata da W. Zopf nel 1884. Cellule di forma globosa, o irregolarmente tondeggianti, o lanceolate o anche ellittiche, specialmente durante il periodo di riproduzione; [...] globose di 4 μ, Micrococcus progrediens non misura più di 0,15 μ, trovandosi presso al limite di visibilità al microscopio. La riproduzione delle Coccacee avviene per scissione, secondo una, due o tre direzioni dello spazio; le cellule così formate ...
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TRIDIMITE
Ugo Panichi
Minerale. Costituisce (oltre al quarzo α e β), con la varietà calcedonio e la cristobalite α e β, un'altra modificazione della silice. La tridimite, che può essere α e β, ha, rispetto [...] piccole tavolette vitreo-biancastre con aspetto esagonale. Spesso le tavolette si addossano formando pile caratteristiche. Al microscopio polarizzante queste tavolette si mostrano costituite di plaghe diversamente orientate e biassiche; e quindi non ...
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Informatica
Processo che permette di ottenere un documento digitale partendo da un documento cartaceo, mediante l’uso di un apposito dispositivo detto scanner. Lo scanner è essenzialmente costituito (v. [...] quali gli antivirus.
Tecnica
Operazione di esame e di analisi di situazioni, di immagini, di dati ecc., secondo una certa sequenza. In particolare, nella microscopia a s. vengono illuminate e/o osservate sequenzialmente piccole porzioni dell’oggetto ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'epigenesi al preformismo, all'epigenesi riformata
Giulio Barsanti
Dall'epigenesi al preformismo, all'epigenesi riformata
Il problema della generazione animale [...] di nutrimento, come semi che non si trovano in buona terra" (ed. 1741, I, p. 160). Orbene, il fatto che il microscopista olandese fosse costretto a teorizzare che "la generazione non avviene in un unico e identico modo" (Leeuwenhoek a Wren, 16 luglio ...
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La grande scienza. Nanostrutture
Emanuele Rimini
Francesco Priolo
Nanostrutture
Il controllo preciso e la manipolazione dei singoli atomi hanno recentemente reso possibile la fabbricazione di strutture [...] ricoprendo il tubo con una pellicola isolante come uno strato sottile di ossido di silicio.
Un'immagine ottenuta con il microscopio a forza atomica del dispositivo è mostrata nella fig. 16A. L'invertitore è formato da un nanotubo a parete singola ...
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Oogonio delle Alghe Floridee, o alghe rosse (➔ Rodofite), formato da una cellula allungata, rigonfia alla base, nella quale si trova il nucleo femminile (oosfera), e prolungata in un filamento uninucleato [...] dal carposporofito e, germinando, produce un individuo diploide, il tetrasporofito, così detto perché, a maturità, un certo numero delle sue cellule subiscono la meiosi e originano le tetraspore, visibili al microscopio nell’interno del tallo. ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] l'editto del 1616, più che non avesse già fatto nelle lettere sulle macchie solari. Tornato a Firenze inventò e perfezionò il microscopio composto e ne inviò uno al Cesi (settembre 1624): "un occhialino per veder da vicino le cose minime".
Ed eccoci ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
microscopia
microscopìa s. f. [comp. di micro- e -scopia]. – In generale, l’osservazione del «molto piccolo» e anche l’interpretazione dei risultati che tale osservazione fornisce; correntemente, la teoria e la pratica d’impiego del microscopio,...