Astronomo, ottico, naturalista (Modena 1786 - Firenze 1863). Costruì obiettivi acromatici per microscopi e inventò l'obiettivo a immersione omogenea; fondamentali le sue ricerche sulla fecondazione delle [...] fu nel 1831 chiamato a Firenze da Leopoldo II come astronomo nel Museo di fisica e storia naturale. Costruì obiettivi acromatici per microscopi, di una notevole perfezione, e inventò (1847) l'obiettivo a immersione omogenea, aumentando la potenza del ...
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Oogonio delle Alghe Floridee, o alghe rosse (➔ Rodofite), formato da una cellula allungata, rigonfia alla base, nella quale si trova il nucleo femminile (oosfera), e prolungata in un filamento uninucleato [...] dal carposporofito e, germinando, produce un individuo diploide, il tetrasporofito, così detto perché, a maturità, un certo numero delle sue cellule subiscono la meiosi e originano le tetraspore, visibili al microscopio nell’interno del tallo. ...
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Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] più pesanti, dagli altri costituenti delle cellule vegetali. Si presenta sotto forma di polvere bianca i cui granuli al microscopio mostrano aspetti caratteristici per ogni singola specie vegetale. In natura, è presente in due forme: l’ amilosio (fig ...
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Ramo delle discipline biologiche che studia la struttura microscopica e ultramicroscopica dei tessuti e degli organi animali e vegetali, dal punto di vista morfologico, istochimico e delle attività funzionali [...] tessuti.
Tecniche istologiche
Nel suo periodo classico, descrittivo, l’i., che come strumento fondamentale di indagine ha il microscopio, si è valsa di una tecnica utile a conservare nelle cellule e nei tessuti prelevati dagli organismi, e quindi ...
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Naturalista (Roma 1585 - Acquasparta 1630); fondatore (1603) dell'Accademia dei Lincei, alla quale dedicò tutte le sue energie, curando o promuovendo a sue spese varie pubblicazioni scientifiche collegiali [...] morfologia. Notevole anche in tal senso è l'inedita Syntaxis plantaria (rinvenuta nel 1985) che ne fa l'iniziatore della microscopia dei vegetali. Nel 1625 pubblicò l'Apiarium, oggi rarissimo, che è la prima opera a stampa contenente osservazioni su ...
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legno
Laura Costanzo
Un prezioso dono della natura
Il legno è un tessuto vegetale presente nel fusto degli alberi. È formato da cellule specializzate nel trasporto della linfa grezza dalle radici alle [...] tutte le altre parti della pianta, è assicurato invece da un altro tessuto, chiamato libro o floema.
Osservando al microscopio il legno delle Dicotiledoni…
Faggio, pioppo, noce, castagno, ciliegio e tutte le querce – tra cui rovere, farnia, cerro e ...
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Nome comune delle piante del genere Linum e in particolare di Linum usitatissimum (fig.), coltivato per la pregiata fibra tessile che se ne ricava e per i semi.
Botanica
Il l. è un’erba annua della famiglia [...] . Nel fusto della pianta sono presenti lunghi filamenti (30-100 cm), formati da fasci di fibre che osservate al microscopio appaiono affusolate, con un sottile canale centrale; di tratto in tratto presentano dei nodi di rottura e punti d’inserzione ...
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PASSERINI, Giovanni
Fabrizia Fossati
PASSERINI, Giovanni. – Nacque a Pieve di Guastalla, allora nel Ducato di Parma, il 23 giugno 1816 da Gaetano, proprietario terriero, e da Barbara Allegretti.
Compì [...] a una serra calda e a un semenzaio. Egli fu uno dei primi in Italia a introdurre nel laboratorio il microscopio ottico come mezzo di indagine scientifica e come strumento didattico per l’osservazione diretta da parte degli studenti della Scuola di ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] , submicroscopica (o ultramicroscopica) a seconda che sia rispettivamente osservabile senza ingrandimento, al microscopio ottico o al microscopio elettronico. Il termine indica anche la disposizione relativa degli atomi in una molecola e di ...
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Botanico (Amburgo 1804 - Francoforte sul Meno 1881). Laureatosi in diritto a Heidelberg (1827), esercitò la professione di avvocato fino al 1832. Studiò poi medicina a Gottinga, a Berlino, dove [...] momento storicamente più rilevante nello sviluppo della teoria cellulare. S. contribuì alla diffusione dell'uso del microscopio tra i biologi; osservò e descrisse accuratamente varie strutture e funzioni vegetali, indicò in particolare l'importanza ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
microscopia
microscopìa s. f. [comp. di micro- e -scopia]. – In generale, l’osservazione del «molto piccolo» e anche l’interpretazione dei risultati che tale osservazione fornisce; correntemente, la teoria e la pratica d’impiego del microscopio,...