Conteggio al microscopio delle cellule contenute in un liquido organico: si ottiene con apparecchiature elettroniche che registrano le variazioni di conduttività al passaggio di singole cellule in soluzione [...] entro microcapillari.
La c. a flusso è una metodica ampiamente diffusa, in grado di utilizzare proprietà morfologiche di cellule attraverso un flusso opportunamente distribuito in una strumentazione ottica ...
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L'Ottocento: biologia. Microscopia e istologia
Brian Bracegirdle
Microscopia e istologia
Microscopi
All'inizio dell'Ottocento, il microscopio composto era ancora largamente insoddisfacente, poco [...] su vetrino. Per diversi anni allo scopo di preservare i tessuti fu usato l'alcol, che continuò a essere impiegato in microscopia anche durante il XIX secolo. L'acido acetico era adoperato da tempo, sotto forma di aceto, per conservare i cibi, ma ...
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In citologia, la parte del citoplasma (detta anche citoplasma fondamentale), che al microscopio ottico appare omogenea, amorfa, cioè priva di struttura. ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] state spesso realizzate in seguito all’introduzione di nuove tecniche o alla modificazione di tecniche già sperimentate. La microscopia rimane un punto di partenza essenziale ed è ancora uno strumento insostituibile in questo campo insieme con le ...
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Costituente citoplasmatico del neurone evidenziabile con opportuni metodi di fissazione e di colorazione. Le n. visibili al microscopio ottico sono un aggregato di neurofilamenti di circa 100 Å di spessore. ...
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Genere (Chlamydia) di batteri gram-negativi. In passato, la loro filtrabilità e la difficoltà a individuarli al microscopio ottico li fece classificare come virus; in seguito furono considerati come forme [...] intermedie tra i virus e le rickettsie; per essere virus, sono infatti troppo voluminosi, oltre a essere sensibili alle tetracicline. F.M. Burnet nel 1960 propose il termine Magnovirus, poi prevalse il ...
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In biologia, lo stadio precoce della divisione nucleare durante il quale i cromosomi si condensano e diventano visibili al microscopio ottico (➔ meiosi; mitosi). ...
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In ematologia forense, metodo di ricerca del sangue, effettuato deponendo su una macchia una soluzione di celloidina e osservando al microscopio la presenza di globuli rossi. ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] in fibrille.
Un modello filamentoso molto simile ai filamenti a dovrebbe essere riconoscibile, in base ai dati forniti dalla microscopia elettronica, nei filamenti gliali (v. fig. 4), che sono microfilamenti di circa 8 nm con prevalente struttura a 6 ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....
microscopia
microscopìa s. f. [comp. di micro- e -scopia]. – In generale, l’osservazione del «molto piccolo» e anche l’interpretazione dei risultati che tale osservazione fornisce; correntemente, la teoria e la pratica d’impiego del microscopio,...