FOLLI (Folius, Follius, Fuoli), Cecilio
Antonella Pagano
Figlio di una Ludovica di cui non si conosce il casato e di Ercole, appartenente all'illustre e rinomata famiglia di Fanano presso Modena, la [...] In particolare, distinguendo in base alla densità quattro qualità di grasso - la pinguedine, l'adipe, il sevo e il midolloosseo - intende dimostrare che il grasso non è un "escremento" ma una parte integrante del corpo umano. Pur essendo distribuito ...
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GHEDINI, Giovanni
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Mirano, nell'entroterra veneziano, il 31 dic. 1877 da Giuseppe, avvocato, e da Elena Tommaseo, cugina di Nicolò. Conclusi con il conseguimento della [...] , ibid., XXIV [1911], p. 284; Nuovi contributi alla diagnosticadelle malattie degli organi emopoietici mediante la puntura esplorativa del midolloosseo, in La Riforma medica, XXVII [1911], pp. 58-67). Il procedimento ideato e messo a punto dal G ...
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Elena Cattaneo
Staminali: il trapianto delle cellule perdute
Le cellule staminali popolano i nostri tessuti, dalle prime fasi di vita fino all’epoca adulta. Esse sono caratterizzate da una forte capacità [...] uomo per la terapia rigenerativa del miocardio dopo l’infarto. Le cellule usate sono le
staminali ematopoietiche derivanti dal midolloosseo o dal sangue, di provenienza sia autologa sia allogenica
2007 Un pool di scienziati, comprendenti l’italiano ...
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FIESCHI, Aminta
Massimo Aliverti
Nacque a Vescovato (prov. di Cremona) il 6 luglio 1904, da Roberto, medico condotto, e da Antonietta Cicognini. Allievo del collegio "Ghislieri", si laureò in medicina [...] sperimentale, clinico e terapeutico sul sangue e sugli organi emopoietici. Nel 1938 pubblicò a Pavia l'opera Semeiologia del midolloosseo. Studio di morfologia clinica (che uscì in seconda edizione a Milano nel 1946, e che nel 1940 fu edita ...
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linfociti B e cellule NK
Mauro Capocci
Cellule fondamentali della risposta immunitaria specifica derivate da una cellula staminale pluripotente del midolloosseo e maturate nel midolloosseo stesso. [...] è stata osservata per la prima volta la loro maturazione. Tuttavia, in gran parte dei Mammiferi essi maturano nel midolloosseo. Esiste un meccanismo di ricombinazione genetica che genera diversità tra i linfociti B. Ognuno di essi esibisce infatti ...
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linfociti T
Cellule fondamentali della risposta immunitaria specifica derivate da una cellula staminale pluripotente del midolloosseo e maturate nel timo. I linfociti T hanno un recettore specifico [...] di cellule con elevata affinità per complessi formati da autoantigeni e molecole MHC sulle cellule dendritiche della zona cortico-midollare del timo. Dopo la selezione negativa, le cellule T singole positive lasciano il timo. La differenza fra CD4 e ...
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mastocita
Cellula del sistema immunitario che riveste un ruolo centrale nella reazione allergica. Il suo nome significa ‘cellula nutritiva’, dal tedesco Mastzellen, e fu coniato da Paul Ehrlich nel 1878. [...] ai leucociti basofili (un altro tipo di cellule con funzione proinfiammatoria), i mastociti si originano nel midolloosseo da precursori CD34+ ed entrano nel circolo sanguigno ancora immaturi (diversamente dai basofili): la maturazione avviene ...
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sangue cordonale, banca del
Bruno Rotoli
Banca per la raccolta e la conservazione delle cellule staminali. Il sangue cordonale è contenuto nella placenta con la quale viene espulso, insieme agli annessi [...] utilizzazione per scopi trapiantologici. Le staminali progenitrici di tutte le cellule del sangue risiedono normalmente nel midolloosseo, dove rappresentano l’1% delle cellule nucleate; nel sangue periferico sono presenti normalmente in piccolo ...
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cellula dendritica
(*)
Cellula che appartiene al sistema immunitario e ha la funzione di presentare l’antigene ai linfociti B e T. Le cellule dendritiche nascono dalle cellule staminali emopoietiche [...] nel midolloosseo e sono le più importanti dell’insieme delle APC (Antigen presenting cell), insieme ai macrofagi e ai linfociti B. Il loro nome deriva dalla particolare forma ramificata che assumono. Prima della maturazione sono presenti nei tessuti ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] m., che spesso si avvolgono intorno a un segmento osseo e all’articolazione, per inserirsi sulla superficie opposta del . Le atrofie muscolari nucleari sono dovute a lesioni del midollo spinale, del bulbo o del mesencefalo e colpiscono in età ...
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midollare
agg. [dal lat. tardo medullaris]. – 1. Del midollo o relativo al midollo, nel sign. anatomico: canale m., il canale delle diafisi delle ossa lunghe entro cui è contenuto il midollo osseo; compressione m., la compressione del midollo...
midollo
midóllo (ant. o dial. medóllo) s. m. [variante di midolla] (pl. -i, non com.; in senso collettivo e fig., le midólla). – 1. In anatomia, nome dato a formazioni molli racchiuse, circoscritte o protette da tessuto osseo: a. M. osseo...