Scrittore russo (1897 - 1933), autore di molti racconti e del romanzo Mëd i krov´ ("Miele e sangue", 1928) sulla vita meschina di una città di provincia. Caratteristici il suo "umanitarismo astratto" e [...] la sua predilezione per le figure ricche di individualismo e per le tipologie pessimistiche ...
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Poeta ucraino (Majaniv, Podolia, 1885 - Saltiv, Char´kov, 1941). La sua poesia, quantitativamente esigua (Liryčni poeziji "Poesie liriche", 1922; Veresen´ "Settembre", 1927; Poeziji "Poesie", 1940; Medobir [...] "Gli alberi del miele", post., 1975), partì da posizioni simboliste per giungere a un intimismo riflessivo e filosofico che combinava la lezione dei classici latini e greci (che S. tradusse) con gli stimoli della letteratura europea contemporanea. ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] più grandi poeti del Trecento, illustra bene quale sarà lo spirito degli umanisti, ossia di quei pensatori e di quegli artisti che – nel corso del Quattrocento – hanno realizzato la ‘riscoperta’ della ...
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Pseudonimo dello scrittore ucraino Il´ja Šlëmovič Gurevič (Konstantinograd, od. Krasnograd, Char´kov, 1908 - Kiev 1973). I temi fondamentali della sua produzione di poeta, prosatore e drammaturgo sono [...] legati alle vicende della guerra civile e della seconda guerra mondiale; da ricordare il romanzo Dikij mëd ("Miele selvatico", 1963). ...
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Scrittore (Pola 1927 - Torino 1987); collaborò a La Stampa. Nei suoi numerosi romanzi e racconti (Sei stato felice, Giovanni, 1952; Gli anni del giudizio, 1958; La suora giovane, 1959, particolarmente [...] L'ombra delle colline, 1964; Un'anima persa, 1966; La babbuina e altre storie, 1967; 27 racconti, 1968; Il buio e il miele, 1969; Randagio è l'eroe, 1972; Domingo il favoloso, 1975), al centro di un ambiente nel quale si riflettono la condizione e il ...
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Scrittore (Comiso 1920 - Vittoria, Ragusa, 1996). Esordì al termine di una lunga carriera di insegnante con il romanzo Diceria dell'untore (1981), ambientato in un sanatorio siciliano ove sono ospitati [...] dell'autore di toni che svariano dall'elegiaco all'ironico: Museo d'ombre (1982), prose di memorie; L'amaro miele (1982), che raccoglie versi giovanili; Argo il cieco (1984), romanzo; L'uomo invaso (1986), racconti; Il malpensante (1987), raccolta ...
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Giornalista e scrittore italiano (Roma 1939 – ivi 2013). Inviato ed editorialista del Corriere della Sera, per cui ha iniziato a lavorare dal 1966, ha diretto Il Lavoro di Genova e negli ultimi anni ha [...] e di saggi sulle inchieste giornalistiche da lui condotte, ha anche pubblicato romanzi, tra i quali: Edizione straordinaria (1979), Vita, vita, vita! (1985), Il miele delle foglie (1995), Ci vediamo al Bar Biturico (2006) e Niente lupi (2009). ...
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Poeta greco della lirica corale, di Iulide nell'isola di Ceo (520 circa - 450 circa a. C.). Gli antichi conoscevano di B. epinici, ditirambi, peani, iporchemi, parteni, prosodi, carmi erotici e conviviali.
Vita
Nipote [...] nei suoi epinici in gara con Pindaro; in polemica con questo, B. chiamava sé stesso "l'usignolo di Ceo dalla lingua di miele". Morto Ierone, B., dopo un esilio nel Peloponneso di cui si hanno vaghe notizie, tornò in patria.
Opere
Ai moderni erano ...
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(gr. Κέρβερος) Favoloso cane della mitologia greca, custode dell’entrata dell’Ade. Compare per la prima volta nella Teogonia esiodea, dove è detto figlio di Tifone e di Echidna, fratello dell’Idra di Lerna [...] di Ovidio. Fu trascinato una volta sulla Terra da Eracle. Nel culto, l’elemento rituale più connesso con C. era la focaccia di miele che si dava ai morti perché la offrissero al portiere dell’Ade.
Dante fa di C. una fiera mostruosa e sozza che vigila ...
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miele
mièle (poet. o region. mèle) s. m. [lat. mĕl (genit. mellis), affine al gr. μέλι -ιτος]. – 1. a. Sostanza zuccherina di consistenza viscosa e di color biondo, che alcuni insetti imenotteri, in partic. l’ape domestica, elaborano dal nettare...
mielato
(o melato) agg. [der. di miele]. – 1. a. Condito o addolcito col miele: vivanda m.; vino mielato. b. fig. Dolce come il miele, detto spec. di parole, atti, comportamenti, per lo più insinuanti o melliflui, che tendono a lusingare o...