viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] alcuni intendono " nervo visivo "); era men che notte e men che giorno, / sì che 'l Latini (If XV 27), i mille visi cagnazzi dei traditori della IX 14, XX 7, XLIV 8.
Prelude invece a una sequenza di alto valore liturgico, immersa in un'aura di sacro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I culti degli eroi
Marella Nappi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Oltre a essere protagonisti dei miti, gli eroi greci rivestono ruoli [...] , fulcro del culto eroico. L’eroe assume una funzione vitale per il benessere della comunità grazie e notturne).
Quest’ultimo si svolge di notte e consiste di libagioni (choai e degli scudi e delle lance di mille guerrieri, e proteggerà Atene dai ...
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SAVOIA CARIGNANO, Odone (Oddone), di. – Nato a Racconigi l’11 luglio 1846, fu il quarto figlio di Vittorio Emanuele principe di Piemonte, e più tardi re di Sardegna e d’Italia come Vittorio Emanuele [...] numismatica (lasciò oltre mille esemplari, tra monete lucido praticamente fino alla fine, morì nella notte tra il 21 e il 22 gennaio , La Galleria d’Arte Moderna di Genova. Storie da una collezione, in Ead., Galleria d’Arte Moderna di Genova, ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] era ideologicamente legato per mille tramiti, sulla base orientato non ci si può aspettare una trattazione teorica del tipo di quella compresa riferimento alle porte di Gerusalemme che resteranno aperte notte e giorno e alla potenza dei popoli che ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] , era stata assalita di notte da una banda di "martelossi", che una situazione economica floridissima, non intaccata dalla crisi di liquidità che il banco di famiglia aveva traversato due anni prima, nel 1537: un elenco lunghissimo di lasciti, mille ...
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andare
Freya Anceschi
. Lo ‛ spettro d'azione ' dantesco del verbo è esaurientemente documentato, per quanto riguarda la lingua antica, dalle sue 600 occorrenze, ricche di valori semantici e varie nelle [...] entra in ballo vergine lieta; Fiore CCXXIX 1 Tant'andai, giorno e notte camminando; e ancora Vn XIII 6, Cv IV VII 14, XXX figurato, " imitare " (Cv I XI 9 se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte l'altre l'andrebbero dietro; III XV ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn [...] IV 121-140 (nove presenze); Io vidi più di mille in su le porte (VIII 82); vidi gente (XXX 49); io vidi due ghiacciati in una buca (XXXII 125); vidi ombre con manti 9), alla notte (Tutte le stelle già de l'altro polo / vedea la notte, If XXVI ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] riesce a trascorrere un'intera notte tra le braccia della ritmici, per un totale di oltre mille), dal titolo Cur Deus homo: Esculum e Federico II. L'imperatore e la città: per una rilettura dei percorsi dellamemoria, a cura di E. Menestò, Spoleto ...
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qui
Ugo Vignuzzi
. Nominativo del pronome relativo latino, che ricorre alcune volte nell'opera volgare di Dante. È riferito ad Amore, nella frase attribuita allo spirito de la vita (Ecce deus fortior [...] ', X 118 Qui con più di mille giaccio; il Purgatorio e i suoi 10, 107 e 133, XV 6 vespero là, e qui mezza notte era, XVII 83 (qui nel giro) e 87, XIX 114, II XV 9 E però è da sapere che qui parla l'una de le parti, e là parla l'altra... Onde non ...
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BELMONTE, Giuseppe Ventimiglia e Cottone principe di
Giuseppe Giarrizzo
Nacque a Palermo nel 1766, primogenito di Vincenzo e di Anna Maria Cottone di Castelnuovo, la sorella del futuro capo dei "costituzionali". [...] dominato dalla corte aveva però rigettato. La notte del 15 febbraio però il B., poté ottenere dal Bentinck l'appoggio per una politica decisa che portasse al successo i baroni ' 28 di marzo, che dopo mille brighe e dicerie fu eletto Belmonte ...
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mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, nell’uso scientifico, 103) e a dieci volte...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...