MIMESI (μίμησις)
S. Ferri
È il termine filosofico dei Greci per definire l'origine e l'essenza dell'arte nelle sue molteplici estrinsecazioni (suoni, parole, figure). L'arte è, nel loro concetto, imitazione [...] della natura circostante agli uomini. In sede puramente filosofica Platone svalutò l'arte-mimesi in quanto imita le cose, gli oggetti, che a loro volta sono imitazioni dell'"idea" assoluta di ciascun gruppo di cose e di oggetti; onde Aristotele cercò ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] che per la forma (morphé) stessa (Politica, viii, 5, 1340 a, 25). - Sì come ci compiacciamo per tutto ciò che rientra nella mimèsi, come la pittura, la scultura, la poesia, in una parola per tutto ciò che è ben imitato, anche se l'oggetto imitato non ...
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PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus)
P. E. Arias
Scrittore e moralista dell'età flavio-traianea, nato a Cheronea circa il 46 d. C. - morto nel 120 d. C., autore delle celebri Vite Parallele (Βίοι παραλλήλοι), [...] . L'arte più alta è per lui quella che imita in maniera perfetta il suo modello, è insomma una eccellente mimesi; è da lamentare la perdita del suo Scritto Υπὲρ (Sulla bellezza) dove esponeva certamente alcuni concetti estetici, di cui restano ...
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RATIO
S. Ferri
È vocabolo di uso lessicale assai lato in latino; questa latitudine di significato si rivela anche nei riflessi artistici.
i) Ratio - supputatio, calculus; computo, valore numerico. Lisippo [...] e consapevole, invero, estensione lessicale nel senso della funzionalità che può ben urtare colla venustà, colla simmetria e con la mimesi (v.) naturale. In retorica, del resto, si ammette che talora la consuetudo sia più valida della ratio nella ...
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CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] storica nella stessa epoca classica: oltre l'insegnamento retorico dei sofisti e l'affievolimento della creazione originale, la mimesi platonica, in una ovvia estensione di significato, può ben ammettere un quarto grado, mimetico, che sarebbe appunto ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] mediterranea fu più stretto e fecondo (nella Gallia meridionale in età romana), l’arte celtica sembrò reagire alla mimesi classica trasformando i motivi naturalistici in una sintassi di forme astratte (➔ Gallia). Si tratta di un’arte eminentemente ...
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Vedi CICERONE dell'anno: 1959 - 1994
CICERONE (Marcus Tullius Cicåro)
G. Becatti
A. Giuliano
Oratore e uomo politico romano. Nato ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. C., educato a Roma nell'oratoria [...] sua fantasia, come Fidia per creare il suo Zeus (Or., ii, 8-10), e riconosce che, se pure l'arte si basa sulla mimesi, l'imitazione sola non basta a creare l'opera; occorre il freno dell'arte nella elaborazione del dato di natura (De or., iii, 57 ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] non hanno que' tronchi imperfetti e le membra senza capo o in altro modo difettose e tronche". Completamento e mimesi divengono da quel momento le caratteristiche del restauro dei manufatti antichi, soprattutto della scultura; si avvia una gara con ...
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ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] come al-Fārābī (sec. 10°) e al-Ghāzālī (1058-1111) formularono teorie della bellezza centrate su antiche idee di mimesi di modelli reali e sul piacere provocato nel fruitore e nello spettatore. Da teorici della letteratura come Gurgānī (sec. 11 ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] diventa un'alternativa della realtà, cancellando la funzione che da sempre era stata propria dell'arte greca, di essere mimesi della realtà stessa.
Ma un altro aspetto appare importante da rivedere nella concezione generale di a. e storia dell ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...