SOTADE di Maronea o di Creta
Augusto Rostagni
Poeta satirico, vissuto fra la fine del sec. IV e i primi decennî del III a. C., nell'ambiente alessandrino. Probabilmente egli è da identificare con un [...] mare. In complesso, S. è il principale rappresentante d'un genere di poesia licenziosa e mordace, che teneva della farsa, del mimo, della parodia, dei fliaci, e che i grammatici antichi designano col nome di "cinedologia" o "ionicologia".
Il dialetto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attore teatrale del Novecento fonda il senso della propria identità artistica e della [...] generale coltivato per il teatro teatrale. Il riferimento è qui ai generi cosiddetti minori quali il teatro popolare e dialettale, il mimo o la pantomima, il cabaret o il varietà, l’operetta, l’avanspettacolo, la rivista o il music-hall, ma anche a ...
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Williams, Robin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 21 luglio 1951. Nel cinema americano degli anni Ottanta si è imposto con un tipo di recitazione esagitata, basata [...] l'università, entrò alla Juillard School of Music and Drama di New York. Dopo essersi esibito a New York come mimo, raggiunse il successo televisivo con Mork, un simpatico extraterrestre protagonista della serie Mork & Mindy (1978). Dagli anni ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] degli anni, e ha assunto profili e assetti sempre nuovi: è stato un'arte muta, per qualcuno un'evoluzione del mimo, per poi diventare un'arte parlante, qualche volta troppo vicina al teatro; è stato un'occasione di divertimento popolare, presentato ...
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Ballerina e coreografa italiana di origine ungherese (n. Budapest 1926). Compiuti gli studî di danza con F. Nádasy e S. Berczik, seguì poi corsi di perfezionamento in Francia e negli USA. Dopo aver esordito [...] ). Di formazione identica a quella di Susanna E., è sua sorella Martha (n. Budapest 1931) che, oltre a interpretare ruoli nei suoi balletti, ha curato la scuola di mimo e coreografia al Teatro Stabile di Torino, ma ha lasciato l'attività nel 1963. ...
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Rintracciare l'origine del castigo è lo stesso che volere risalire al costituirsi della società, poiché ogni gruppo associato, necessariamente, sempre punì quel membro o quei membri che si ponevano in [...] e in forme talora crudeli, si servì del castigo, e ne rimane il ricordo nelle pitture pompeiane come negli scrittori. Basta leggere il mimo terzo di Eronda (Il maestro di scuola); l'epistola prima del II libro di Orazio in cui abbiamo il ricordo del ...
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CASARES, Maria
Catherine McGilvray
Casarès, Maria (propr. Casarès Quiroga, Maria)
Attrice cinematografica e teatrale spagnola, naturalizzata francese, nata a La Coruña (Spagna) il 21 novembre 1922 e [...] da Jacques Prévert; in una Parigi d'epoca romantica la C. è Nathalie, moglie di-staccata e ambigua del mimo Baptiste Debureau, logorato dal suo amore impossibile per la spregiudicata Garance (Arletty). Sempre lo stesso anno fu la protagonista ...
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Azione scenica muta, la cui espressione risiede nel gesto e negli atteggiamenti del corpo, talora accompagnati dalla musica.
Originaria della Grecia, la p. si trasferì poi a Roma e assunse forme più precise [...] alla figura di J. Rich (1682 ca.-1761), celebre Arlecchino. Solo nel 20° sec. la p. ha ricuperato la propria dignità di espressione teatrale autonoma, grazie soprattutto ai Francesi, che hanno saputo imporla all’interesse del pubblico (➔ mimo). ...
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TIMARCHOS (Τίμαρχος, Timarchus)
P. Moreno
1°. - Figlio di Prassitele, ateniese, scultore attivo tra il IV ed il III sec. a. C.
Plinio ne pone l'acmé alla cxxi Olimpiade (296-293 a. C.) insieme a quella [...] ultimo si può forse identificare con l'altare sulla terrazza mediana del santuario (v. kephisodotos, 2°), ma è noto soprattutto da un mimo di Eronda, dove si ha l'impressione che si parli dei figli di Prassitele come di persone ancora viventi: il che ...
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Famiglia di marionettisti italiani. Capostipite fu Giuseppe (1805-1861), marionettista girovago attivo fin dal 1835 e padre di Giovanni, di Antonio, che operò dal 1885 e dal 1906 si stabilì al Teatro Gerolamo [...] del repertorio marionettistico ricorrendo, dal 1980 (in vista della creazione di un teatro originale in cui coesistessero mimo, musica e pittura), al contributo del pittore L. Veronesi, disegnatore di costumi, scene e visualizzazioni cromatiche, e ...
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mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...
mimo2
mimo2 s. m. [dal nome lat. scient. del genere Mimus, che è dal lat. class. mimus «attore» (v. la voce prec.)]. – Nome con cui sono indicati la maggior parte degli uccelli appartenenti alla famiglia dei mimidi. La specie più nota è il...